Fotogallery Arrivederci, Salone del Libro!
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La nostra top ten del Salone del Libro di Torino.
Il Salone del Libro di Torino si è concluso ieri; ma dopo cinque giorni a sgomitare tra stand affollati, presentazioni più o meno interessanti, chiacchiere con editori, scrittori, giornalisti e blogger, che cosa rimane di questo Salone 25? Tanti dubbi, molte opportunità, poche certezze e alcune sorprese.
Per fare chiarezza ecco la nostra top ten (l’ordine è casuale non di importanza)
1. Twitter. Ve l’avevamo già detto . L’hashtag #SalTo12 ha spopolato. Si twittava prima, durante e dopo gli incontri. Si twittava per incontrare persone, segnalare eventi e consigliare libri, tanto che c’è chi parla di “twitteratura”. Bene o male? Non sta a noi dirlo. Per un approfondimento intelligente sul tema cliccate qui .
2. L'incertezza. In apertura del Salone, l’Aie (Associazione Italiana Editori) ha reso pubblici i dati di Nielsen Bookscan, che segnavano una perdita del mercato del libro dell’11,8% in questo primo trimestre del 2012. Sicuramente non un fatto incoraggiante, nell’anno in cui il Salone ha deciso di dedicare il suo tema portante alla “Primavera digitale”. Gli ebook e il selfpublishing si mangeranno il sistema editoriale? Che fine farà il “profumo della carta”? Nessuno può saperlo, quello che possiamo dirvi, però, è che tra gli stand si respirava grande aria di cambiamento. Tante piccole case editrici hanno lanciato nuove proposte, come Aisara con “eZagreb” di Arturo Robertazzi. Un ebook arricchito, che oltre a trasferire il testo da cartaceo a formato digitale, vi aggiunge link, immagini e video come se fossero i contenuti extra di un dvd. Un ottimo modo per non ammazzare il piacere della lettura e far dialogare un romanzo con il web.
3. Il Kindle Touch. Per il primo anno nella storia del Salone, Amazon si è presentato tra i padiglioni con il suo stand. In vendita – cosa straordinaria perché di solito si può comprare solo online - il Kindle scontato. Sia nella versione base che Touch e Touch 3G. Amazon non rende noti i dati sui volumi di vendita, ma dalle code che abbiamo visto alla cassa, possiamo affermare con un certo grado di certezza che è stato un successo.
4. La Bocconi. Per chi pensa che il Salone sia un luogo solo per laureati in Filosofia, Lettere e Dams con magliette bucate e barbe folte, è stato smentito. Facce giovani, fresche e sorridenti ci hanno accolto nello stand (fatto tutto di bottiglie di coca cola di riciclo) di 20lines , una nuovissima idea per la scrittura sociale. A creare il progetto un gruppo di ragazzi di 24, 25 anni laureandi o laureati quasi tutti alla Bocconi. Con il marketing in testa e la creatività nel cuore.
5. Gli stand più belli (secondo me). Quello del social network Zazie.it e della piattaforma Bookrepublic . Caramelle colorate e una strana macchina che regalava ebook.
6. La tv. Fabio Volo, Geppi Cucciari, Ilaria D’amico, Serena Dandini. Code interminabili e pubblico da capogiro per i libri scritti dai volti tv (che quest’anno erano davvero tantissimi). «Siete tutti qui per tenere il posto per Ligabue», ha detto Fabio Volo in apertura del suo one man show che veniva qualche ora prima dell’incontro con il rocker «ma tanto i libri me li scrive lui!».
7. Il libro più cercato. Sulla base delle nostri fonti è stato «In stato di ebbrezza» di James Franco .
8. I miei consigli. Tre sono i libri di cui forse si è parlato un po’ meno ma che vi consiglio perché sono davvero belli. «Derrumbe» di Ricardo Menendez Salmon , «Nostalgia» di Mircea Cartarescu e il delizioso «Prudenti come serpenti» di Lola Shoneyin .
9. Il cocktail più in voga . Mi piacerebbe dire cose raffinate come l’Americano, ma invece, sempre sulla base delle nostre fonti, si tratta del whisky&coca.
10. La chicca per la vostra libreria. Si chiama «Para comprender la Moda» ed è edito da add . «L’eleganza vera non è solo questione di guardaroba: ha a che fare con l’anima».
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