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Lifestyle

Zac Efron e Michelle Pfeiffer: «I sogni si avverano»

Zac Efron e Michelle Pfeiffer: «I sogni si avverano»

foto di Carlo Bizio e Giuliana Cillario Carlo Bizio e Giuliana Cillario — 2 Gennaio 2012

Fotogallery Zac Efron e Michelle Pfeiffer: «I sogni si avverano»

  • Schermata 01 2455929 alle 13.24.05 Schermata 01 2455929 alle 13.24.05
  • Zac Efron Zac Efron Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Zac Efron Zac Efron Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Zac Efron Zac Efron Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Zac Efron Zac Efron Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Zac Efron e Vanessa Hudgens Zac Efron e Vanessa Hudgens Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Michelle Pfeiffer Michelle Pfeiffer Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Michelle Pfeiffer Michelle Pfeiffer Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Michelle Pfeiffer Michelle Pfeiffer Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Michelle Pfeiffer Michelle Pfeiffer Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Michelle Pfeiffer e David E. Kelley Michelle Pfeiffer e David E. Kelley Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
  • Zac Efron e Michelle Pfeiffer Zac Efron e Michelle Pfeiffer Zachary David Alexander Efron, noto come Zac Efron, nasce a San Luis Obispo, in California, il18 ottobre 1987.
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Michelle Pfeiffer odia le liste («Ormai faccio solo quella della spesa»), ma nel suo ultimo film è una segretaria depressa che cerca di realizzare tutti i suoi desideri prima dell’arrivo del nuovo anno. Ad aiutarla c’è Zac Efron, nei panni di un fattorino-principe azzurro: «Io, invece, volevo solo baciare la mia attrice preferita. E ora ci sono riuscito»

Michelle Pfeiffer odia le liste («Ormai faccio solo quella della spesa»), ma nel suo ultimo film è una segretaria depressa che cerca di realizzare tutti i suoi desideri prima dell’arrivo del nuovo anno. Ad aiutarla c’è Zac Efron, nei panni di un fattorino-principe azzurro: «Io, invece, volevo solo baciare la mia attrice preferita. E ora ci sono riuscito».

E se l’Italia avesse esportato in America il “cinepanettone”? Il dubbio viene guardando Capodanno a New York, commedia corale con poco champagne e molti buoni propositi, in cui si incrociano tante storie (e star hollywoodiane) diverse.

Per esempio quella di Michelle Pfeiffer e Zac Efron. Alla vigilia del nuovo anno lei veste i panni dimessi di Ingrid, segretaria 50enne che lascia il lavoro e promette i biglietti per una festa esclusiva al fattorino Paul, interpretato dalla star di High School Musical, a patto che lui l’aiuti a realizzare una serie di “desideri impossibili” prima della mezzanotte.

Le loro vicende s’intrecceranno con quelle delle altre star presenti nel film: Robert De Niro che interpreta un malato terminale assistito da una generosa infermiera che ha il volto di Halle Berry; Sarah Jessica Parker, madre alle prese con le ribellioni della figlia adolescente; Ashton Kutcher, disegnatore di fumetti che odia il Capodanno e che resta chiuso in ascensore con una sconosciuta (Lea Michele di Glee); Hilary Swank, impegnatissima manager responsabile dei festeggiamenti in Times Square; Jessica Biel, partoriente in competizione con un’altra donna per dare alla luce il primo nato newyorkese del nuovo anno.

Insomma, per questo film il regista Garry Marshall (quello di Pretty Woman) ripropone la trama corale già usata a San Valentino - con scarso successo, a dire il vero - in Appuntamento con l’amore.

Noi abbiamo incontrato la Pfeiffer ed Efron a Los Angeles. Insieme sono davvero una strana coppia: lei, 53 anni e sposata da oltre 20 con il produttore David E. Kelley, lui, appena 24 e un viso che potrebbe essere suo figlio. Protagonisti di una casta (ma sognante) relazione nel film, dal vivo non nascondono l’evidente simpatia reciproca.

“Capodanno a New York” sembra fatto per tutti quelli che, il 31 dicembre, si fanno prendere da un leggero senso d’ansia. Siete così anche voi?
PFEIFFER: «Non c’è mai un solo Capodanno: c’è la versione classica con champagne, abiti glitter e baci a mezzanotte, ma c’è anche quello di tante persone che si ritrovano sole e giù di morale. Ingrid, il mio personaggio, è così».

E lei?
PFEIFFER: «Non amo in particolar modo le celebrazioni, soprattutto quelle “comandate”. Mi trasmettono ansia, mi fanno sentire in dovere di divertirmi per forza. Invece, sono una a cui piace decidere autonomamente quando è il momento di far festa e come farla. Però, ho la fortuna di essere circondata da persone che amo e che mi ricambiano ed è questa, tornando al film, la più grande differenza tra me e Ingrid. Lei è piuttosto sola».

Anche lei è maliconico, Zac?
EFRON: «No. Tra me e il mio personaggio non c’è grande differenza nel modo di vedere il Capodanno: lo consideriamo entrambi un’ottima occasione per uscire, andare alle feste, vedere gli amici e divertirsi tutti insieme. La notte del 31 dicembre è uno di quei rari momenti in cui ti senti, per una volta, in sintonia con il mondo intero. È come celebrare la consapevolezza che si vive una volta sola. E non due, come dice James Bond...».

Il 31 dicembre celebrerà l’anno che finisce o quello che inizia?
EFRON: «Non ho mai salutato il passato con nostalgia. Però sono sempre felice di lasciarmi un anno alle spalle. E, in tempi come questi, non credo di essere il solo a pensarla così».
Avete anche voi da qualche parte un elenco di desideri che vorreste realizzare entro la fine dell’anno, o entro il prossimo?
PFEIFFER: «Ormai non faccio più liste, a parte quella della spesa: ci ho rinunciato. Prima sì, compilavo lunghi elenchi, ma non sono mai riuscita a realizzare neanche un punto. Certo, nella mia testa c’è sempre qualche aspirazione impossibile...».

Per esempio?
PFEIFFER: «Dare precedenza alle questioni veramente importanti, imparare a delegare, rinunciare a controllare tutto e tutti... Quest’ultima cosa, in realtà, dovrei metterla al primo posto perché fa letteralmente impazzire i miei figli (Claudia, 8 anni, e John, 7, ndr) e forse hanno ragione! È sempre la solita storia: ogni dicembre mi trovo a rammentare questi buoni propositi per l’anno che verrà... Vediamo se nel 2012 farò meglio».
EFRON: «Quest’anno mi auguro solo di passare più tempo con la mia famiglia. Soprattutto con mio fratello più piccolo (Dylan, 18 anni, ndr), con cui vorrei fare un viaggio, e con mio padre, che adoro ma che, in questi ultimi anni, ho trascurato molto. Vorrei che mi portasse a fare trekking sugli Appalachi, in primavera. Anche se il mio sogno sarebbe far venire con noi anche la mamma: dice sempre che non la portiamo mai da nessuna parte!».

Dite la verità, avete accettato di recitare in “Capodanno a New York” per la lista di attori celebri che vi ha preso parte...
PFEIFFER: «Tra me e il regista, Garry Marshall, c’è una grande intesa: avevo già recitato per lui in Paura d’amare, con Al Pacino, e non potevo dirgli di no. E poi, effettivamente, come farsi sfuggire l’occasione di passare del tempo sul set con amici come Robert De Niro, Halle Berry o Sarah Jessica Parker? Non capita spesso di lavorare e divertirsi allo stesso tempo! Ciò detto, non sottovalutate la storia di Ingrid e Paul: sono agli antipodi eppure adorabili».

E lei, Zac?
EFRON: «Per me è stato più semplice: ho voluto fare questo film solo ed esclusivamente perché c’era Michelle Pfeiffer e perché il copione non prevedeva che fossi suo figlio! Volevo recitare con lei alla pari: la adoro dai tempi di Scarface, anche se il suo film che preferisco è I favolosi Baker. Lì è il massimo del sexy e canta anche benissimo».
PFEIFFER: «Quando ci siamo conosciuti sul set di Hairspray, quattro anni fa, non eri così esplicito! Eri un ragazzo giovane e timido. Ogni volta che mi parlava, arrossiva...».
EFRON: «Ho sempre avuto una cotta per te, Michelle, come facevo a non emozionarmi? Ma non è stato niente, rispetto al momento in cui, prima di girare Capodanno a New York, lei mi ha detto: «Diamoci da fare e rendiamo credibile il bacio». Quando mi ha detto così, non credevo alle mie orecchie. Dopo aver avuto il coraggio di baciare lei di fronte alla cinepresa, sento che non arrossirò più tanto spesso».

La produzione del film consiglia agli spettatori di non perdere i titoli di coda. E ha ragione: alla fine vi vediamo impegnati in una sequenza di danza molto divertente. Chi balla meglio?
PFEIFFER: «Zac ha dato ampia prova delle sue capacità nei vari High School Musical, che i miei figli conoscono a memoria. Forse lui è molto più bravo e agile di me: nella nostra scena Zac conduceva e io lo gli tenevo testa. Anzi, devo dire che per essere una 50enne che danzava con un 20enne me la sono cavata piuttosto bene. Dimostrazione ulteriore che la differenza d’età è un concetto davvero sopravvalutato».
EFRON: «Allora ho fatto bene a prendere lezioni da un maestro privato per quella scena! Non l’ho mai detto a nessuno, ma volevo far colpo su Michelle. In fondo, nella lista dei miei desideri più segreti, tra le donne che avrei voluto baciare, c’è sempre stata lei al primo posto».

© Riproduzione riservata

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