Fotogallery Marie-Ange Casta: «Non ho paura di mia sorella»
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Marie-Ange Casta, 12 anni meno di Laetitia, ha deciso di seguirne le orme. Di modella e attrice. Ma senza complessi: «Se va male, troverò un’altra strada». Intanto, però, ha già girato tre film e una serie tv
Marie-Ange Casta, 12 anni meno di Laetitia, ha deciso di seguirne le orme. Di modella e attrice. Ma senza complessi: «Se va male, troverò un’altra strada». Intanto, però, ha già girato tre film e una serie tv.
Marie-Ange Casta non è un tipo che si lascia impressionare. A 21 anni ha deciso di seguire le orme della celebre sorella, Laetitia, e si è lanciata nella carriera di modella e di attrice.
Paura del confronto? «Non mi sono mai posta il problema. Ho voglia di fare questo lavoro, ho voglia di provarci. Se dovesse andare male, niente drammi. Ho tutta la vita per trovare un’altra strada».
Mentre soffia su un tè alla menta super bollente nel bar di un hotel parigino, a due passi dal Marais, Marie-Ange ha l’aria di una bambina: il volto dalla pelle diafana, che non ha ancora perso i profili arrotondati dell’infanzia, è incorniciato da capelli biondo grano, lunghi fino alla vita, trattenuti su un lato da una semplice molletta dorata.
Tutta vestita di nero - ampio giaccone, maglione, jeans e stivaletti - è lontana anni luce dalla pin up che i francesi stanno scoprendo al cinema e nei servizi di moda sui giornali. Lanciata dal film Mineurs 27 di Tristan Aurouet, Marie-Ange Casta sarà di nuovo sul grande schermo francese a metà dicembre con Des vents contraires di Jalil Lespert.
Nel frattempo, ha girato un serie televisiva (Les Lascars), ancora un film (Viens là que je te tue ma belle, di Jean-Stéphane Sauvaire) e si è fatta notare all’ultima sfilata di Miu Miu indossando un sensualissimo abito color crema che le lasciava completamente scoperta la schiena.
Quanto lavoro... Non le gira un po’ la testa?
«Per niente, sono felicissima. E pensare che fino a due anni fa volevo diventare professoressa di educazione artistica».
E che cosa le ha fatto cambiare idea?
«Mi è bastato un anno d’università. Mi sono subito resa conto che non era la mia strada. Ho fatto le valigie, ho lasciato la Corsica, dove sono nata, e sono sbarcata a Parigi, decisa a riflettere sul mio futuro. Dopo un rapido passaggio in una scuola di moda, mia sorella Laetitia mi ha presentato alla sua agente. Poi la griffe Mango mi ha scelta come modella e la mia carriera è decollata».
Lei ha l’aria di una persona molto determinata.
«Sono sempre stata precoce. A 12 anni conoscevo già i miei limiti e le mie aspirazioni. Sapevo che l’arte avrebbe fatto parte della mia vita, pensavo che l’avrei potuta insegnare. Ma una vita tranquilla da funzionario statale, no, non faceva per me».
Che cosa l’attira nel mestiere d’attrice?
«Non sono abbagliata dall’aspetto “strass e paillettes”. Conosco il mondo della moda e del cinema da quando ero bambina, grazie a Laetitia, che ha 12 anni più di me. E so che richiede tenacia e duro lavoro. Diciamo che il mio approccio è molto pragmatico».
Si dice che lei abbia un caratterino non facile.
«Sono un’istintiva e un’impulsiva. Passo facilmente dal riso al pianto, e viceversa. Ma non penso che sia un difetto per un’attrice».
Perché?
«Credo sia necessaria una dose eccessiva di emozioni per vivere ed esprimere al massimo i ruoli e i personaggi che ci vengono proposti».
Anche in amore agisce d’impulso?
«Certo. A costo di bruciarmi le ali. La vita è fatta per essere vissuta, non bisogna avere paura. Preferisco soffrire che non provare alcun sentimento. Controllarsi troppo è come essere morti dentro».
Quale aspetto del suo carattere modificherebbe?
«Nessuno. Quello che oggi può danneggiarmi, domani mi sarà utile. La vita cambia, le situazioni evolvono. Forse a volte sono troppo testarda, e sbaglio. Ma gli errori mi hanno fatto diventare quella che sono. E sono fiera del mio percorso».
Pensa che il mondo dello spettacolo non la cambierà?
«Bisogna aver fiducia in se stessi. Certo, se cominciamo a pensare che le ragazze di oggi devono avere tutte lo stesso fisico, parlare nello stesso modo e avere le stesse ambizioni, andiamo male... Sono convinta che si possa conservare la propria personalità. E anche il proprio stile».
E il suo, com’è?
«Amo mescolare le tendenze, detesto le uniformi e tutto quello che è “it”. Porto solo quello che mi sta bene. E non sempre va di moda. Forse le ragazze molto alte e molto magre possono mettersi di tutto. Non è il mio caso».
Be’, lei non è certo piccola e grassa.
«No, però ho delle forme, ho un seno, un corpo di donna e ci sono cose che non posso indossare senza sentirmi a disagio».
Non le hanno mai chiesto di perdere dei chili?
«Non accetterei. Questo è il mio corpo. Faccio questo mestiere per stare bene, non per torturarmi».
Dunque non è una fanatica della palestra?
«La detesto! Non sono per niente una sportiva, anche se dovrei sforzarmi un po’, visto che l’attività fisica fa bene alla salute. Sono due mesi che devo iscrivermi a un corso di danza, ma rimando sempre. Giuro, lo farò...»
E che rapporto ha con il cibo?
«Adoro mangiare, mi piace tutto, soprattutto la cucina asiatica: spazio da quella coreana a quella indiana. Amo molto le spezie. In ogni caso, non sono certo il tipo di ragazza che digiuna».
Ma come fa a essere così saggia alla sua età?
«Grazie ai valori che mi hanno trasmesso mia madre e mio padre».
Quali, per esempio?
«Restare fedeli a se stessi e alla propria cultura, essere rispettosi e tolleranti, e non cambiare solo per far piacere agli altri. Io, Laetitia e nostro fratello Jean-Baptiste siamo molto grati ai nostri genitori per come ci hanno preparato alla vita».
Come s’immagina tra 15 anni?
«Circondata da bambini. D’altronde lo sono sempre stata: ho cinque nipotini di cui mi occupo molto spesso. Quando è nata la prima figlia di Laetitia avevo solo 11 anni, mi sentivo sua sorella maggiore. Sono diventata grande con lei. Nella nostra famiglia i bambini sono molto importanti, ogni nascita è una festa: nuove personalità, nuove scoperte, nuove vite».
Il fatto che anche sua sorella abiti a Parigi la rassicura?
«Certo, per me la famiglia e gli amici veri vengono prima di tutto. Non amo particolarmente la mondanità».
E la moda, le interessa?
«Ho un armadio strapieno, ma detesto fare shopping. Girare tutto il giorno per negozi è noioso e faticoso, ma se passo per caso davanti a una boutique e vedo qualcosa che m’interessa, allora non posso resistere. Sono attirata soprattutto dagli accessori».
Quali?
«I bijoux. E le borse: mi piacciono un po’ folli, rosa, ricoperte di paillettes... Adoro quelle di Prada e Miu Miu».
E le scarpe?
«Ah, un tasto dolente. Confesso: non sopporto i tacchi alti. Mi piacciono, certo, ma mi fanno troppo male ai piedi».
E come fa quando è obbligata a portarli per lavoro?
«Stringo i denti e sopporto. Ma mi è successo più di una volta di ritrovarmi alla fine di una serata a piedi nudi. Meno male che hanno inventato ballerine e infradito. Riesco sempre a infilarne un paio nella borsetta».
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