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Grazia

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Lifestyle

Luisa Ranieri: «Ma come fanno le mamme?»

Luisa Ranieri: «Ma come fanno le mamme?»

foto di David Allegri David Allegri — 24 Settembre 2011

Da quando è nata Emma, Luisa Ranieri dice di non essere più la stessa: "Sono così ansiosa che Luca (Zingaretti) non mi riconosce più". Divisa tra set e pannolini, riesce a fare tutto grazie a un babysitter d’eccezione. Proprio lui, il commissario Montalbano: "Non è un papà: è un mammo formidabile!". Certe donne hanno tutte le fortune...

Luisa Ranieri

Ho visto Luisa Ranieri ballare in un sensuale abito rosso a pois bianchi a bordo piscina in un’atmosfera felliniana.

Guidare a tutta velocità con un top bianco e pantaloni cortissimi in sella a uno scooter. E farsi massaggiare sul lettino con i vapori caldi sulla schiena.

Tutto questo a colazione... E tutto grazie al postino che mi ha recapitato proprio a quell’ora, in assoluta anteprima, il dvd di Mozzarella stories (nelle sale dal 23 settembre), il nuovo film interpretato dalla 37enne attrice napoletana, compagna di Luca Zingaretti, appena diventata mamma di Emma e già con la valigia pronta per volare in Grecia.

Non per una vacanza, ma per riprendere subito a recitare. «Mia figlia Emma verrà con me: sono una brava mamma che lavora, come tante».

Non si prende nemmeno un periodo di pausa dal set per maternità?
«Sto andando sulle isole di Paros e Mykonos, dove gireremo il sequel di Immaturi. In realtà sono stata ferma da gennaio fino a ora. Ho lavorato sino al quarto mese di gravidanza in un film francese, girato interamente su navi da crociera che si spostavano dal Canada ai Caraibi, passando per il Messico e Miami. Una commedia intitolata Bienvenue à bord».

È il suo secondo film oltralpe. Non starà rubando a Monica Bellucci il ruolo di bellezza mediterranea preferita dai francesi?
«Ma no, figuriamoci. Però mi fa piacere che i francesi  mi apprezzino, anche se io qualche volta il loro humour non lo capisco e non rido. Ma credo che accada anche a loro con la nostra comicità».

Parliamo di “Mozzarella stories”. In questo pulp fiction “alla casertana”, diretto dall’esordiente Edoardo De Angelis, lei è la sensualissima figlia di un imprenditore campano di mozzarelle. Altro che neo mamma: fa girare la testa con vestiti mozzafiato. Per non parlare di quella scena alla “Ghost” in cui fa il caglio...
«Il regista ha detto di avermi visto in Rockpolitick, il programma tv con Adriano Celentano, e di avere scritto il film pensando proprio a me. Mi sono innamorata di questa opera prima: ha una sua anima, è girata benissimo nonostante la poca esperienza del regista, che ha un talento eccezionale».

A un certo punto diventa un’assassina...
«Vero, però uccido chi rappresenta il male per far nascere il bene. De Angelis mi ha consegnato un personaggio meraviglioso, che matura scena dopo scena: da ragazza viziata con poche idee, anche malsane, si trasforma in un’imprenditrice della nuova generazione, che fa accordi con i cinesi».

Nel film dice una frase che mi è rimasta impressa: “La pazienza fa solo morire più lentamente”. La condivide?
«Meglio andare incontro alle cose: se le aspetti, rischi che non arrivino mai».

Lei e il suo compagno, Luca Zingaretti, vi siete conosciuti nel 2005 sul set dello sceneggiato tv “Cefalonia”. In questo film siete tornati a recitare insieme, anche se lui fa solo un cammeo, con i baffi...
«Luca si è proposto di sostituire, senza percepire alcun cachet, un attore americano che ha dato forfait all’ultimo momento. Gli avevo chiesto di leggere la sceneggiatura del film, per capire se condivideva il mio entusiasmo: mi disse che la storia era geniale. L’ha visto? Luca è uno schianto mentre balla attorniato da ragazze sudamericane: eccessivo e folle».

Lei sembra tutto meno che una mamma che ha partorito a metà luglio. Di certo non sarà merito delle mozzarelle.
«Sul set ne ho mangiate a bizzeffe, ho esagerato. In realtà sono stata fortunata: anche se ho preso 14 chili durante la gravidanza, subito dopo il parto ne ho persi 10 velocemente. Adesso sto ancora allattando e non posso permettermi di smaltire quei quattro chili in eccesso».

Secondo me, sta mentendo. In realtà lei fa ginnastica tutti i giorni, anche guardando gli esercizi alla televisione. Come nel film, quando gioca a tennis con i videogame...
«Scherza? Io sono pigrissima, devo sempre cambiare sport altrimenti mi annoio. Ultimamente mi sono fissata con il gyrotonic, che unisce yoga, nuoto e danza. Nel film, nella scena con i videogame, ero imbranatissima, mi sembrava di giocare nel vuoto. Ma la posso dire una cosa sul mio fisico?».

Prego.
«Io sembro giunonica sullo schermo, il cinema e la televisione ingrassano parecchio. Tanto è vero che quelli che mi vedono dal vivo rimangono delusi, mi dicono: “Luisa, ma come sei piccola e magra...”. In effetti porto la taglia 40, ho gambe snelle, sicuramente con il mio metro e 73 centimetri sono più alta della media delle attrici italiane, ma non sono la stangona che posso sembrare vista dal video».

Ha sempre ammesso di essere una donna ansiosa. Ora che è mamma, lo è diventata ancora di più?
«È vero, sono sempre stata ansiosa, ma con una certa leggerezza e autoironia. Adesso invece, da quando è arrivata Emma, mi viene istintivo preoccuparmi per qualsiasi cosa. Luca dice che non mi riconosce più».

E Zingaretti che tipo di padre è?
«Più che un papà, è un mammo! È molto premuroso, sta sempre vicino a Emma, la coccola. Ci siamo imposti di non lasciarla mai sola con le babysitter. Così, quando uno di noi due non lavora, raggiunge l’altro sul set o a teatro. Per esempio, adesso Luca verrà con me ed Emma in Grecia».

In “Mozzarella stories” lei è sposata con un cantante partenopeo. Le piace la musica neomelodica?
«Mi fa impazzire quella canzone che fa “come una fetta di pastiera, come una notte nera nera...” (e la canticchia, ndr): più che neo melodico, un genere che sinceramente detesto, è underground campano».

Non mi dica che questa canzone è diventata la ninna nanna di Emma...
«No, per lei Children’s corner di Debussy, che la fa subito addormentare. Io le parlo sempre cantando, perché da napoletana quale sono, la musica e il canto mi accompagnano in ogni momento. La colpa è tutta del pediatra, non me lo avrebbe mai dovuto dire che le note e i suoni entrano subito nella testa dei neonati. Adesso è tutto un “trallalla”, anche per dirle che sto per cambiarle il pannolino... Emma, comunque, è buona, tranquilla e, cosa di cui sono molto fiera, pur somigliando molto al padre, ha la mia stessa bocca carnosa, che a mia volta ho ereditato dalla nonna».

Dica la verità: è gelosa di Luca?
«Mi gratifica quando le donne lo fermano per strada e gli dicono che è fichissimo. Lui fa il modesto: dice che è merito della televisione, altrimenti, essendo basso e senza capelli, nessuno se lo filerebbe. In realtà ha occhi magnetici».

E Luca è geloso di lei?
«Bisognerebbe chiederlo direttamente a lui. Comunque, è bello constatare l’affetto della gente nei nostri confronti. Le persone ci fanno gli auguri per la bimba, i complimenti anche per il nome che le abbiamo dato. Insomma, il pubblico ci vuole bene: significa che abbiamo meritato il suo rispetto con il nostro comportamento. Peccato solo per i paparazzi...».

E perché? Dovreste essere ormai abituati ai fotografi.
«Lo siamo. Se ci fotografano mentre siamo a spasso con il passeggino, non c’è problema. Ma alla partenza e al ritorno dall’isola di Pantelleria, dove trascorriamo le vacanze nella nostra casa, sono stati così invadenti all’aeroporto da rischiare di mettere in pericolo la sicurezza della bambina. Ho avuto attimi di panico».

Anche se sono trascorsi soltanto un paio di mesi da quando è diventata la mamma di Emma, sente di essere cambiata? È una donna diversa?
«Quando ascoltavo le altre donne dire che la maternità è un’esperienza incredibile, mi pareva scontato, quasi banale. Ora ho scoperto che davvero è come entrare in un’altra dimensione. Per me, poi, che non avevo orari, vivevo per me stessa, per il lavoro, andavo e tornavo da casa come e quando volevo, è un cambiamento radicale. Però... che felicità avere la piccina accanto a me e a Luca! Siamo al settimo cielo».

© Riproduzione riservata

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