Fotogallery Ksenia Rappoport
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Sarà giudice alla Mostra del cinema di Venezia e ora gira un film sulla più grande paura delle donne: quella di invecchiare. Il suo antidoto? «Saper soffrire per amore»
Ha fatto una pausa. Ma ora Ksenia Rappoport , 37 anni, l’attrice russa lanciata da Tornatore con La sconosciuta e da film come Italians o La doppia ora, è tornata.
Sarà alla Mostra del cinema di Venezia (nel 2008 ne era stata la madrina) nella giuria Orizzonti. E ora è sul set a Roma per la commedia di Francesco Bruni Noi quattro.
Dov’era finita?
«A casa mia, a San Pietroburgo. Due anni e mezzo fa ho avuto la seconda figlia. Poi ho fatto teatro e sono tornata in Italia per girare il thriller di Claudio Noce La foresta di ghiaccio. Con un partner come Emir Kusturica: un incontro emozionante».
Nel film di Bruni che cosa fa?
«Una donna alle prese con un marito, due figlie, il lavoro, la paura di sfiorire».
Invecchiare la spaventa?
«Tutte noi, specchiandoci, scopriamo di non avere più 18 anni. Io ho fatto due figli. Lasciano il segno. Un bel segno, ma indelebile».
Che mamma è?
«Single, serena, ma sto troppo addosso a mia figlia grande, 19 anni, perché vorrei condividere tutto».
Com’è oggi la Russia?
«Una terra di contrasti: ci sono le Femen, le contestatrici nude, ma senza clamori sono state approvate leggi contro gli omosessuali. E tanti, dopo una vita di lavoro, si ritrovano una pensione da fame e a rimpiangere, a torto, il comunismo».
È vero che per essere presa da Tornatore, nel 2006, disse una bugia?
«Finsi di sapere l’italiano, ma non capivo nemmeno una parola».
La sua passionalità è un handicap?
«Certo, ma io continuo a seguire il cuore».
Ha sofferto per amore?
«Sì, ma essere innamorati è così bello e raro che anche il dolore rappresenta una fortuna. Se amo, è per sempre. Mai una mia storia è finita nell’odio».
© Riproduzione riservata
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