Fotogallery Kirsten Dunst: meglio sposata (e tradita) o zitella bon ton?
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Nel film On the road, Kirsten Dunst è una moglie infelice mentre nella commedia The Wedding Party interpreta il ruolo di una damigella d’onore invidiosa della sposa.
Nel film On the road, Kirsten Dunst è una moglie infelice mentre nella commedia The Wedding Party interpreta il ruolo di una damigella d’onore invidiosa della sposa.
12 anni baciava Brad Pitt e a 17 rifiutava un ruolo in American Beauty (premiato con cinque Oscar), perché proprio non le andava di flirtare con Kevin Spacey.
Dopo quel famoso bacio, non le è rimasto che fidanzarsi con un supereroe come Spider-Man.
Lei è la biondissima Kirsten Dunst, 30 anni, dei quali 27 trascorsi sul set diretta da registi come Woody Allen, Brian De Palma, Sofia Coppola, Lars von Trier, al fianco di superstar (Tom Hanks, Kiefer Sutherland, Julia Roberts, per citarne solo alcuni).
Non stupisce, quindi, che abbia le idee molto chiare su come comportarsi con i giornalisti. Infatti, esordisce così: «Sono contenta di fare questa intervista, è il genere che mi piace di più: c’è un motivo e si parla di quello».
Il motivo è l’uscita di due film: On the road, tratto dal romanzo cult di Jack Kerouac, e The wedding party, sull’incubo più antico delle donne moderne: rimanere zitelle.
Detto questo, di tornare in redazione con una marea di informazioni cinematografiche e basta non se ne parla.
Che non sia giornata, però, si capisce subito: se c’è una cosa che notoriamente Kirsten Dunst detesta di sé è il suo naso («Troppo rotondo, troppo cicciotto», dice), e oggi ha un raffreddore di quelli che non danno tregua (consumerà due scatole di fazzoletti di carta in mezz’ora).
Ma qualche speranza di rompere il suo silenzio-stampa c’è, perché l’attrice è una donna piena di contraddizioni (un po’ come tutte noi). Volete qualche esempio? Ha cominciato a recitare a tre anni, ribadisce di volere fare l’attrice tutta la vita, ma ha già pensato di mollare tutto due volte.
Adora i suoi capelli biondi naturali, ma li ha tagliati cortissimi solo perché così piacevano al suo ragazzo di allora (non si sa chi fosse).
Sostiene di girare indisturbata e che nessuno la riconosce («È tutta una questione di atteggiamento, basta non fare la diva»), ma i suoi fidanzati sono attori (Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal) o musicisti rock (il cantante Johnny Borrell e Jason Boesel, ex batterista dei Rilo Kiley), comunque e sempre nel mirino dei paparazzi.
Il suo ultimo amore è il bellissimo Garrett Hedlund, che ha conosciuto sul set di On the road.
Al Festival di Cannes, dove è stato presentato il film (e dove l’anno scorso è stata premiata con la Palma d’Oro come miglior attrice in Melancholia di Lars von Trier), i due erano praticamente inseparabili.
Nei mesi seguenti, lei ha dichiarato di desiderare un bambino («Ma solo dopo il matrimonio». Anche le star sognano l’abito bianco), e lui di essere «molto felice», per il resto bocche cucite...
Facciamola contenta e cominciamo dai film.
In quello di Walter Salles, On the road, interpreta la moglie di Neil Cassidy. Non le è venuta voglia di conoscerla personalmente? (Carolyn Cassidy ha 88 anni e vive nel Berkshire, in Inghilterra, ndr).
«Purtroppo non ci sono riuscita. Ma leggendo i suoi libri mi sono fatta un’idea precisa di lei: una donna che voleva una famiglia e una vita normale, ma sposata a un uomo che andava e veniva (e la tradiva), mentre lei tirava su da sola i loro tre figli».
Secondo lei, come può una donna intelligente accettare un rapporto così? Tutta colpa dell’amore?
«Carolyn era molto più che innamorata di Neil: lei era stregata da lui, dal suo carisma, dal fascino, dalla bellezza. E non era l’unica».
Come si è trovata con il resto del cast (sul set è cominciata la storia con Garrett Hedlund e destino vuole che lui nel film sia suo marito, ndr)?
«Sono arrivata che le riprese erano già cominciate. Ero nervosa, temevo di sentirmi tagliata fuori. Invece, mi sono trovata benissimo!».
Dopo 60 titoli (tra film e serial tv), non pensa mai di cambiare lavoro?
«Mi è venuta l’idea quando avevo 18 anni, un’età strana. E poi più tardi, quando mi sono persa nella depressione. Tutti viviamo alti e bassi, in quei due momenti della mia vita i bassi erano di più».
Nessun rimpianto per l’infanzia che non ha vissuto?
«Ho avuto un’infanzia serena, una famiglia affettuosa, genitori attenti. Questo mi ha aiutato a tenere i piedi per terra, a non farmi incantare dalle sirene della popolarità».
Al cinema, quali film preferisce vedere?
«I film di azione e gli horror».
C’è qualcosa che le fa davvero paura?
«Ho il terrore dei fantasmi! Ricordo che durante la promozione di Spider-Man (è stata la protagonista dei primi tre episodi, ndr), sono scappata in pigiama dalla mia camera perché avevo visto un’ombra: dormivo a Parigi, nello stesso albergo dov’è morto Oscar Wilde, forse mi sono lasciata suggestionare…».
E quali sono i film che le piace interpretare?
«Mi sono molto divertita a recitare in The wedding party di Leslye Headland. Purtroppo sono pochissimi i ruoli femminili nelle commedie: o fai la bambina o fai la fidanzata/moglie. Protagonista quasi mai».
Come reagisce a un mancato successo?
«Non vado in crisi e non mi deprimo. Ho imparato a prendere le cose come vengono, a non farne una questione personale, insomma a non mettere ogni volta in gioco la mia autostima».
Che cosa ama di se stessa?
«I capelli e le gambe».
Quando vuole sentirsi a casa, immagina di trovarsi…
«In California, a Los Angeles, dove ho fatto il college e dove abita la mia migliore amica».
Al momento è in vacanza?
«No, sono sul set di un thriller alla Hitchcock, The two faces of January, con Viggo Mortensen e Oscar Isaac».
Che cosa c’è scritto nel suo futuro? Hollywood?
«Spero tanti bei film, con bravi registi e ottimi attori. Sono tempi difficili, direi che sarebbe già molto».
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