Fotogallery Julia Roberts: «Piacere, sono la strega!»
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Che cosa significa quando ti offrono il ruolo di regina cattiva? «Che hai nervi saldi e non temi confronti con le attrici più giovani». Julia Roberts è la matrigna nella nuova versione di Biancaneve. Sorprendente perché sfoggerà una personalità «schizofrenica» e proverà a far cadere il principe azzurro ai suoi piedi («Sì, sarò una “cougar” in crinoline»). Niente male per l’ex Cenerentola...
Che cosa significa quando ti offrono il ruolo di regina cattiva? «Che hai nervi saldi e non temi confronti con le attrici più giovani». Julia Roberts è la matrigna nella nuova versione di Biancaneve. Sorprendente perché sfoggerà una personalità «schizofrenica» e proverà a far cadere il principe azzurro ai suoi piedi («Sì, sarò una “cougar” in crinoline»). Niente male per l’ex Cenerentola...
Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Chissà se Julia Roberts se lo è mai chiesto davanti allo specchio di casa sua... «Io?», risponde l’indimenticabile Pretty woman, spalancando gli occhi castani. «Mai. A parte il sorriso, su cui ho puntato parecchio fin dall’inizio della mia carriera, quando qualche produttore di Hollywood mi disse che sarebbe stato il mio asso nella manica sui manifesti dei film, non mi sono mai considerata una grande bellezza.
Da ragazzina ero più che altro una “giraffona” goffa con gambe lunghe e un’orribile ferraglia come apparecchio per i denti. Certo, oggi sto bene nella mia pelle e sono sicura del mio aspetto. Però vanitosa non lo sono mai stata». Ottimo motivo per diventarlo, con largo uso di ironia naturalmente, sul set di Biancaneve, il film diretto da Tarsem Singh e in uscita in Italia il 4 aprile, dove la Roberts interpreta la regina invidiosa, nonché strega cattiva, nella versione action-movie tratta della celebre fiaba dei fratelli Grimm.
«Sarò insopportabile, perfida e isterica. Anche perché il copione prevede che io voglia conquistare il principe (nel film sarà interpretato dal giovane Armie Hammer, ndr), sfidando Biancaneve. Insomma, una vera “cougar” in crinoline», spiega l’attrice, che avrà come figlioccia nel film la giovane e dolcissima Lily Collins, figlia della rockstar Phil Collins (vedi intervista a pagina 53). Mamma di tre figli (il marito è il cameraman Daniel Moder), incontriamo la Roberts a Los Angeles, dove vive tutto l’anno nonostante qualche fuga («Fa bene ai bambini, ma soprattutto a me») nel suo ranch a Taos, in New Mexico.
Hollywood ha in serbo anche un’altra versione di “Biancaneve” con Charlize Theron nel ruolo di regina cattiva. Come mai, secondo lei, le favole piacciono così tanto?
«In realtà questo sembrerebbe proprio il grande momento dei fratelli Grimm... Ma in ogni caso da Beastly a Shrek, passando per Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton, tutte le riletture cinematografiche delle fiabe sono un’occasione per riflettere su noi stessi, attraverso personaggi molto sfaccettati che forse, proprio per questo, continuano ad affascinarci. Anche la Biancaneve di questo film sarà una ragazza fuori dal comune. Fugge dal castello e stringe amicizia con i sette nani, che non sono innocenti minatori, ma ladroni. Da loro apprende molti trucchi del mestiere e il principe Alcott ne farà le spese. Insomma, una Biancaneve che dà pugni e schiaffi...».
Invece la sua regina cattiva come sarà?
«Nel mio ruolo c’è, senza dubbio, una componente di doppia personalità, quasi schizofrenica. Ma è stato proprio questo elemento a farmi accettare il copione. La regina è, infatti, molto inquieta e scostante rispetto al suo “doppione” che appare riflesso nello specchio e che è, invece, una donna decisamente più calma, sicura e disinvolta nei modi. Nel personaggio c’è tutta l’ambivalenza del narcisismo femminile e della profonda insicurezza, comune a quasi tutte le donne, nei confronti della loro immagine e del tempo che passa».
Anche lei, come diva, ha una doppia anima?
«Da giovane, dopo il successo di Pretty Woman, ammetto di aver avuto momenti schizofrenici e di essermi sentita un po’ come la regina di Biancaneve. Da una lato ero certa di essere amata dal grande pubblico, dall’altro mi sentivo molto insicura. Oggi ho raggiunto l’equilibrio. E non mi sognerei mai la rivalità con una ragazza più giovane come Lily Collins. Anzi, è divertente essere diventata “grande”. Così posso fare la strega cattiva».
Che rapporto ha con lo specchio?
«Diciamo che non ho ancora l’età in cui diventa un’ossessione. Ma temo che col tempo sarò meno spavalda» (ride).
Ha mai pensato a ritocchi estetici?
«Non penso di averne bisogno. Ma se cambiassi idea, cosa di cui dubito, sarete i primi a saperlo».
Nell’ultima scena del film la vediamo truccata da vecchietta. Che effetto le ha fatto vedersi così?
«Vuole sapere la verità? Non mi sono ancora vista. So che deve essere stato difficile per Lily Collins recitare di fronte a me, così conciata, con 50 pallini verdi sulla faccia... Le rughe e l’invecchiamento del mio volto, però, sono stati fatti al computer».
Leggeva “Biancaneve” da piccola?
«Certo, sono cresciuta sognando di essere tutte le principesse possibili e immaginabili. I miei genitori insegnavano recitazione e allestivano delle performance ispirate alle favole. Io mi alternavo tra Cenerentola e le perfide sorellastre. Che, ovviamente, mi piacevano molto di più».
Racconta mai favole ai suoi figli?
«Certo, come tutte le mamme. Magari ogni tanto evito qualche passaggio troppo cruento, come quando, nella versione originale della favola di Biancaneve, i nani si vendicano contro la strega. Nel film, girando le relative scene, ho avuto pena per me stessa...».
Farà vedere questo film ai suoi figli?
«Non adesso, li ritengo ancora troppo piccoli. Henry ha solo quattro anni e i gemelli (Hazel Patricia e Phinneaus Walter, ndr) non ancora otto. Solo quando saranno abbastanza grandi potranno apprezzare la mamma in versione strega. Ora si spaventerebbero. E mi odierebbero. Non sopporto nemmeno l’idea che i miei figli possano detestarmi per il mio lavoro».
Gli ha mai mostrato altri suoi film?
«Qualcuno, ma non tutti. Però è interessante scoprire come ognuno di loro reagisca in maniera diversa a una storia o a un mio personaggio. Io ho molto pudore nel condividere il mio lavoro con i ragazzi. Non sempre li porto sul set con me e non gli faccio vedere le mie foto o le mie interviste sui giornali. Preferisco che abbiano un’idea più “normale” di quella che sono. Certo, forse tra qualche anno le cose cambieranno, ma nel frattempo per me e mio marito Daniel è fondamentale dar loro un’idea semplice e sana della famiglia. E in più una certezza: papà e, soprattutto, mamma sono due genitori uguali a tutti gli altri».
Quindi i suoi figli ignorano la sua popolarità?
«Non ne sono ancora consapevoli. Per loro sono la mamma e basta. Immagino che, quando saranno adolescenti, avranno altri problemi da affrontare e che non gli importerà niente del mio successo. O almeno lo spero... Non mi piacerebbe che i miei ragazzi si sentissero schiacciati da un genitore star di Hollywood. Se così fosse, sarei davvero una orribile strega!».
Lei è diventata famosa con “Pretty Woman” dove era una specie di Cenerentola moderna. Oggi è la regina cattiva di Biancaneve... Una curiosità: crede nel principe azzurro?
«Ecco una figura che, nella vita reale, è sempre più deludente di quanto ci si aspetti. Però credo molto in Daniel, mio marito».
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