Fotogallery Joss Stone: «Musica e uomini: decido io»
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Voce soul, spirito indipendente. Per il suo nuovo cd la cantante ha fondato un’etichetta tutta sua. E in amore preferisce restare single: «Io non cambio per nessuno, fidanzati compresi»
Voce soul, spirito indipendente. Per il suo nuovo cd la cantante ha fondato un’etichetta tutta sua. E in amore preferisce restare single: «Io non cambio per nessuno, fidanzati compresi».
Joss Stone ha un grande amore per la musica nera.
A 16 anni debuttava con la raccolta di cover The soul sessions: un grande successo. E oggi, con alle spalle tante esperienze e svariate hit, la cantante inglese 25enne chiude il cerchio con The soul sessions volume 2 (Warner Music).
La sua voce è sempre splendida. E molto “black”.
Simpatica e sorridente, guai a imporle qualcosa: diventa una belva (ne sa qualcosa la sua casa discografica...).
Un disco di cover: è un ritorno al passato?
«No, io non torno mai indietro. Rispetto al debutto è un’altra cosa. Prima ero una ragazzina spaventata che cantava e basta: in questo cd, invece, ci ho messo molto di mio».
Dieci anni di carriera. Cosa salverebbe e cosa no?
«Salvo le emozioni dei concerti davanti a migliaia di persone. E i duetti con big come James Brown e Solomon Burke. Butto via i problemi avuti con la mia vecchia casa discografica: volevano che fossi diversa, che rinnegassi me stessa. Come se il mio ragazzo mi dicesse: non mi piace come sei, puoi cambiare? Non voglio più trovarmi nella posizione di dover chiedere il permesso di essere quella che sono».
Come ne è uscita?
«Ho fondato una mia etichetta, la Stone’d, e non ho un contratto con nessuno, ma lavoro a progetto con case diverse. Faccio un cd e lo sottopongo ai discografici: se vi piace firmiamo e voi lo pubblicate. Il mio ultimo lavoro è nato così: ero in giro per l’Europa col mio van e i miei cani, quando un amico produttore mi ha telefonato: “Sono a Nashville, perché non vieni e incidiamo un cd?” Ci ho pensato un attimo e poi... ok, perché no?».
Lei ha lavorato con Mick Jagger nel progetto “SuperHeavy”: che tipo è il leader degli Stones?
«Una persona normale, più o meno come lei...». (La guardo perplesso e Joss ride, ndr). «Glielo giuro. Ti aspetti un pazzo scatenato e, invece, ti trovi davanti a un uomo equilibrato, intelligente, che sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo. Keith Richards? Be’, no. Non è come Mick, lui sì che è una vera rockstar».
Non solo musica: lei è impegnata anche nel sociale.
«Sì, sostengo l’associazione Global angels (globalangels.org), che opera in Africa».
È fidanzata?
«Sono single. Non ho ancora incontrato il tipo giusto e non voglio perdere tempo con quello sbagliato».
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