Al cinema la vedrete nuda, tutta dipinta di blu. Jennifer Lawrence si è sottoposta a mesi di estenuanti make-up per diventare la mutante più sexy mai apparsa nella saga di x-men. E ora Hollywood punta tutto su di lei, perché a 20 anni è già arrivata a un soffio dall’Oscar, ha un fidanzato cool e di sé dice: "La mia forza? Avere una pazienza infinita..."

La nuova stella di Hollywood, ma non se ne è ancora accorta. Nonostante la nomination all’Oscar, lo scorso febbraio per Un gelido inverno, e i critici ai suoi piedi, Jennifer Lawrence, 20 anni, arriva all’intervista con un semplice miniabito, splendida anche (quasi) senza trucco.
L’appuntamento è al Dorchester Hotel di Londra per parlare di X-Men - L’inizio, il quarto film della serie dedicata ai fumetti della Marvel, di cui è protagonista insieme a James McAvoy (intervistato a pagina 52) e Nicholas Hoult. Quest’ultimo, il giovane attore british lanciato da A single man di Tom Ford, è il suo fidanzato.
«Lo sanno tutti», spiega Jennifer. «Noi, però, preferiamo non toccare l’argomento. Perché una volta che l’hai fatto, tutti si sentono autorizzati a dire la loro». Diretto da Matthew Vaughn, il film, ora nelle sale, riporta il pubblico alle origini della storia. È un prequel della saga resa famosa dai muscoli di Hugh Jackman e racconta di Charles Xavier (James McAvoy) ed Erik Lehnsherr (Michael Fassbender), due amici con poteri speciali che tentano di formare una scuola per giovani mutanti. Tra questi la misteriosa Mystica (Jennifer, appunto).
Il suo personaggio sfoggia un look total blu che le è costato ogni giorno più di quattro ore di make up...
«Lo sa che cosa ho scoperto? Di avere una grande pazienza, qualità che mi auguro di conservare per tutta la vita. In realtà non posso lamentarmi. Durante le riprese, le sette ragazze del trucco sono diventate una seconda famiglia. Ogni giorno era come se fossimo a una pigiama party tra amiche. Una festa un po’ strana dove io, completamente nuda, lasciavo che mi dipingessero di blu e mi trasformassero in una vera e propria opera d’arte».
Come facevano?
«Per prima cosa mi sfregavano con un prodotto a base alcolica, poi venivo rasata. Completamente intendo (sussurra, ndr). Quindi, spruzzavano il colore, applicavano le squame, una per una, e davano un ulteriore ritocco al colore spennellandomi con cinque diverse gradazioni di blu, in modo da creare un effetto marmorizzato».
Si è mai sentita in imbarazzo?
«In realtà, solo le make up artist mi vedevano nuda. E quando ero sul set, continuavo a pensare che, in fondo, “indossavo” un costume e che tutta la troupe stava semplicemente guardando il colore».
Per i provini di “Un gelido inverno” si era imbruttita. Per le audizioni di “X-Men” che cosa le hanno chiesto?
«Poco o niente. Questa volta è stato tutto molto più semplice. Per avere la parte in Un gelido inverno, invece, ero disposta a tutto. Non ammettevo rifiuti».
A proposito di audizioni faticose, se non sbaglio, quella per “Twilight” non andò bene. A distanza di tempo è felice di non avere avuto la parte di Bella?
«Credo che tutto accada per un motivo ben preciso. Alla fine sono felice di come sono andate le cose. E poi, non trova che Kristen Stewart sia perfetta come Bella?».
Chi è, invece, Mystica?
«Vuole una definizione lampo? È una ragazza alla scoperta di se stessa e della propria sessualità».
Anche lei lo è?
«Non direi proprio».
Si sente diversa dalle sue coetanee?
«Per nulla, ma mi sono accorta di venire trattata in maniera differente. All’improvviso, sono diventati tutti più gentili. Ma è solo per via del mio lavoro, non perché sia diventata davvero cool. Una delle mie amiche più care, per esempio, va ancora a scuola, lavora in panetteria e sta cercando di pubblicare il suo primo album. Come vede, ho una vita e frequentazioni molto normali».
Parliamo di Oscar. Che tipo d’esperienza è stata?
«Surreale, straordinaria, strana, gratificante... Chissà se riuscirò ancora ad andare così vicino alla statuetta...».
Intanto sul red carpet il suo abito, un Calvin Klein rosso fiammeggiante, è stato giudicato uno dei più sexy della scorsa stagione.
«Il merito va tutto a Elizabeth Stewart, la mia stylist. Io l’ho solo indossato».
Mi sta dicendo che la moda è un mondo che non fa per lei?
«Al contrario, ma ho imparato che per questo tipo di occasioni è importante affidarsi ai professionisti. Io sono cresciuta in un ambiente molto maschile e spartano. Ho due fratelli maggiori che, per tutta l’adolescenza, non hanno fatto altro che prendermi in giro perché ero femmina. Il risultato? Nonostante abbia fatto anche la cheerleader a scuola, continuo a non sapermi truccare. Sono goffa, non conosco le astuzie delle star e delle stylist. Per questo, da sola, evito anche di mettermi l’ombretto».
Che cosa le è rimasto della notte degli Oscar?
«L’onore e la magnifica sensazione di aver sentito pronunciare il mio nome insieme a quello di attrici che ammiro e le cui interpretazioni mi hanno convinta a scegliere questa carriera. Sono estremamente riconoscente per tutto quello che sto vivendo. Ma sono anche consapevole che Hollywood, per quanto affascinante, non è il mondo reale: il mio è solo un “mestiere”, entusiasmante, ma che potrebbe anche finire da un momento all’altro».
Ha sempre desiderato fare l’attrice?
«Forse inconsciamente sì. Ma è stato solo a 14 anni, quando sono stata scoperta e ho iniziato a partecipare alle audizioni, che ho capito che era la mia strada».
Lei ha un ruolo anche in “Mr Beaver” dove recita diretta da Jodie Foster e con un divo come Mel Gibson, in questo periodo molto controverso. Che impressione le ha fatto lavorare con loro?
«Jodie è straordinaria, non solo come attrice o come regista, ma come donna. È molto semplice e diretta, gentile e dolce. Ha sempre in ogni momento i piedi per terra. Di Mel che posso dire? A me è parso eccezionale».
Se non sbaglio tra i suoi sogni c’è anche la regia.
«Ci penso da quando ho 17 anni, ma non sono ancora pronta. Farei solo un flop».
Dimenticavo, quale super potere le piacerebbe avere?
«Quello di riuscire a respirare sott’acqua».
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