Fotogallery Ilaria Spada: «Tutto è cambiato (anch’io)»
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Grandi manovre nella vita di Ilaria Spada. Un incontro fatale (con Kim Rossi Stuart) durante una festa, un figlio in arrivo (a novembre, dieci mesi dopo quella sera), una parte, da cattiva, nella Cenerentola tv. Una casa nuova (tutta sua). E il matrimonio? “Vedremo”
Grandi manovre nella vita di Ilaria Spada. Un incontro fatale (con Kim Rossi Stuart) durante una festa, un figlio in arrivo (a novembre, dieci mesi dopo quella sera), una parte, da cattiva, nella Cenerentola tv. Una casa nuova (tutta sua). E il matrimonio? “Vedremo”.
Doveva essere l’anno della “solitudine perfetta” (e, invece, è stato quello della gravidanza). Doveva farsi una stanza palestra “tutta per sé” (e, invece, l’ha trasformata nella stanza di un bambino). I programmi, per il 2011, di Ilaria Spada sono saltati tutti. E che salto.
Ha cominciato l’anno brindando con gli amici al piacere di essere single. Un mese dopo ha conosciuto Kim Rossi Stuart, a febbraio ha deciso di sposarlo (se, quando e come ancora non si sa) e il 30 novembre («o giù di lì») partorirà il loro bambino. Un maschio dal nome ancora indefinito («Meglio guardarlo in faccia, prima»). Peso previsto: più di 4 chili. Ergo: «Voglio il cesareo!».
Ilaria Spada ha trascorsi televisivi non proprio eclatanti: da Ciao Darwin («Dove il costume di scena era un perizoma») a Libero («Stendiamo un velo…»). Sul web ha un “album” di foto decisamente provocanti («Pose da gattina sexy») che tende a rinnegare: «È stata solo una parentesi».
Da lì in poi è cominciata la sua carriera di attrice («Sì, lo so, volevo fare la ballerina - e ho studiato tanto per riuscirci - ma sempre di arte si parla, sempre di espressione corporea»): ultima apparizione in Ris, delitti imperfetti.
Ma il 30-31 ottobre sarà di nuovo in tv (RaiUno) con una parte da “cattiva” nella fiction Cenerentola. Fra una parentesi e l’altra, adesso Ilaria ha la faccia splendida della bella ragazza qualunque, all’ottavo mese di gravidanza.
La vita l’ha fatta inciampare in Kim Rossi Stuart. Inciampare letteralmente: lui era seduto per terra nel guardaroba di una sua amica, dove lei era andata a togliersi il cappotto. Hanno parlato (sempre seduti per terra) per quattro ore. Poi un’altra serata di parole, e un’altra ancora. Fino al primo bacio e poi fin qui.
Ilaria, qui e ora, ha una fame pazzesca. «Per la verità sono sempre stata una mangiona, solo che adesso ho un alibi: se mi faccio porzioni per due nessuno si scandalizza» (l’alibi è la pancia, che lei accarezza lentamente per tutto il tempo dell’intervista).
Va in cucina e ne esce con una piccola montagna di tramezzini e polpettine fritte, dall’aria decisamente sospetta. «Sono di carne, di melanzane, di tonno: ne vado matta, ho svaligiato la rosticceria… Prenda, prenda». Glisso e sorrido.
Poco ferrata in cucina?
«Pochissimo. Ma imparerò. Adesso non ho tempo, sto seguendo i lavori di ristrutturazione della mia futura casa. Mi trasferisco nell’appartamento accanto».
Sarà la sua casa o la “vostra” casa?
«Mia. L’ho comprata prima di conoscere Kim. Così ci divideremo in tre case: la sua, la mia e quella che abbiamo deciso di comprare insieme. In campagna».
Dove?
«Ma, non so… Sono ancora alle prese con i lavori qui a fianco. Avevo fatto un progetto che prevedeva una stanza completamente dedicata alla palestra. Invece sarà la camera del bambino».
Che nascerà dieci mesi dopo il suo incontro con Kim… Coraggio o incoscienza?
«Io e Kim lo abbiamo cercato tantissimo».
Tantissimo nel senso di “intensamente”, certo non “a lungo”…
«Sì, sono rimasta incinta dopo un mese che lo conoscevo. Lo so, è da incoscienti. Ma avere un figlio è comunque una scelta che non fai mai razionalmente. Tanto vale provarci quando sei piena di entusiasmo. La lunghezza di un amore non garantisce niente, ho visto coppie decennali sfasciarsi all’arrivo del primo bambino».
Vero. Della vostra coppia si dice: lui è algido, intellettuale, snob. Lei è mediterranea, solare, nazionalpopolare…
«L’invidia degli altri mi fa pena. Le mie amiche mi dicono di non ostentare troppa felicità. Ma io, a costo di riempirmi la casa di “cornetti portafortuna”, lo voglio dire a tutti: sono molto, molto felice».
Non vedo “corni”, ma immaginette sacre e libri sulla vita dei santi…
(Ride) «I miei amici mi prendono in giro. Ma a me piace leggere queste cose, mi tranquillizza. Ma leggo anche biografie di donne famose e infelici: Edith Piaf, la Duse, la Callas…».
Che cosa le piace di queste vite?
«Vorrei capire perché il talento e la felicità non stanno mai insieme. Queste donne hanno avuto tanto successo e tanto dolore. Perché?».
Non lo so. Che altro legge?
«Libri di psicologia» (indica una piccola collezione di volumi)».
Letti tutti?
«No, ma li leggerò».
Lei è molto credente?
«Molto, per nascita (la mia è una famiglia ultra cattolica). E moltissimo, per scelta. Da quando sono adulta prego tantissimo».
Per chi?
«Per chi non sta bene. O per me: quando ho bisogno di una mano, quando non so che cosa scegliere… Prego. E la risposta arriva sempre».
Mi faccia un esempio: una scelta maturata pregando…
«No».
In che cosa altro crede?
«Che nulla avvenga per caso. Qualche mese fa mi sono rotta una mano: un dolore terribile che non potevo alleviare con i sedativi… Bene: anche quell’incidente ha avuto un senso, mi ha aiutato a chiarire alcune cose, che avevo in sospeso».
Che genere di cose?
«Non lo dico».
E vabbè, quanti misteri...
«Il fatto è che devo proteggere la mia vita privata».
Lei fa un lavoro molto esposto, in un mondo in cui, in passato, si è anche “molto esposta”…
«Però non ho mai fatto calendari, né ho mai partecipato a un reality».
Lei ha detto di non avere mai accettato scorciatoie: avance di uomini più o meno influenti… Si fa carriera comunque?
«Lo vede che carrierone ho fatto per ora?».
Adesso che parte vorrebbe fare?
«Medea, a teatro».
Medea, la sterminatrice dei propri figli, detto da una donna incinta….
(Ride) «È un ruolo intenso, meraviglioso. La storia di una donna che ama totalmente, perdutamente. L’ho visto da ragazza, interpretato da Mariangela Melato, e da allora sogno di interpretarlo».
Quasi evocato, entra Kim Rossi Stuart (detto “amore” da Ilaria): saluta con gli occhi, in silenzio, prende un mazzo di chiavi e se ne va.
Chi è Kim, visto da lei?
«Non lo dico».
Eddai.
«Sono una gran chiacchierona, ho paura di sbagliare».
Va bene: cambiamo argomento. Che cosa ci fanno le creme per pelli over 50 nel suo bagno?
(Ride) «Ho la fissa della disidratazione. Mi porto avanti, meglio esagerare no?».
Ha detto che vuole sposarsi in chiesa. Abito bianco e tutto il resto. Quando?
«Mah, non so».
Non sa?
«Vedremo. Per ora tutte le nostre attenzioni sono per il bambino. La data si avvicina. E ho una paura. Che dice? Meglio il cesareo? Alla mia età…».
Ilaria, lei ha appena compiuto trent’anni.
«Ho una fifa! Poi penso: ce l’hanno fatta tutte, ce la farò anch’io».
Le manca il lavoro?
«Per niente. Ho rinunciato a una cosa che avrebbe dovuto cominciare a gennaio, voglio godermi i primi mesi di mio figlio. Poi mi organizzerò».
Babysitter? Tata fissa? Nido?
«Mamma. All’inizio voglio che ci sia lei con me».
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