Fotogallery Giulia Michelini
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È riuscita a fare amare al pubblico anche un personaggio come la Boss mafiosa Rosy Abate di Squadra Antimafia. Vorrebbe fare più cinema e risolvere un piccolo problema...
«Strano che un personaggio così marcio sia tanto amato».
A parlare è Giulia Michelini , che dal 9 settembre sarà
di nuovo in tv, con Squadra Antimafia 5, nei panni di Rosy Abate, boss mafiosa adorata dal pubblico.
È proprio
grazie alla fiction di Canale 5 che l’attrice è diventata famosa.
Com’è, fare la mafiosa?
«Non facile. Ho cercato di trasmettere a questo personaggio un carisma particolare. È una che non grida, parla a voce bassa ma ti fa male comunque. Quando giravamo, la sera mi sentivo svuotata. È un bel ruolo, ma sento che si sta esaurendo e deve avere un epilogo».
Ha esperienza nel cinema (Ricordati di me, La ragazza del lago, Outing-fidanzati per sbaglio). Che cosa preferisce?
«Il cinema, per la cura del dettaglio,
ma sul set da fiction sono ormai diventata una macchina da guerra. Mi capita
di avere tre scene sconosciute da fare, le faccio di fila e... “buona la prima”».
Se non avesse fatto l’attrice?
«Mi sarei sentita realizzata comunque. Sto cercando di mettere da parte
qualche soldo per consentire a mio figlio (Giulio, 8 anni, ndr) un futuro sereno,
ma vorrei un’altra vita. Non perdere due ore a cercare il parcheggio, ma svegliarmi e vedere il mare».
Che tipo di madre pensa di essere?
«Lo sono diventata molto presto, una scelta che ha pro e contro. Sono
severa e a volte invece troppo permissiva, un po’ scombinata...».
E l’amore?
«Tasto dolente! Sono una che in passato si è annientata. Noi donne dovremmo capire che la serenità non sta nell’altro sesso. Lo stesso vale per gli uomini: una donna al fianco non è per forza sinonimo di felicità».
Lei ci riesce?
«Qualcuno al mio fianco c’è. Diciamo che a quell’autonomia di cui parlo, ci sto lavorando».
© Riproduzione riservata
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