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Grazia

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Lifestyle

Emanuele Filiberto: «Il mio regno per una pizza»

Emanuele Filiberto: «Il mio regno per una pizza»

foto di Marika Surace Marika Surace — 6 Febbraio 2012

Fotogallery Emanuele Filiberto: «Il mio regno per una pizza»

  • EmanueleFiliberto EmanueleFiliberto
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Vittorio Emanuele, Marina Ricolfi Doria ed Emanuele Filiberto Vittorio Emanuele, Marina Ricolfi Doria ed Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto e Clotilde Courau Emanuele Filiberto e Clotilde Courau Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto e Natalia Titova Emanuele Filiberto e Natalia Titova Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto, Pupo, Georgia Luzi e Valeria Marini Emanuele Filiberto, Pupo, Georgia Luzi e Valeria Marini Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto e Pupo Emanuele Filiberto e Pupo Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto e Milly Carlucci Emanuele Filiberto e Milly Carlucci Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto e Simona Ventura Emanuele Filiberto e Simona Ventura Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
  • Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia, noto semplicemente come Emanuele Filiberto, nasce a Ginevra il 22 giugno 1972.
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No, non è un sosia. il pizzaiolo nella foto è proprio Emanuele Filiberto. Che, all’occorrenza, diventa anche netturbino, dogsitter, contadino... perché il lavoro nobilita l’uomo (e anche i principi)

No, non è un sosia. il pizzaiolo nella foto è proprio Emanuele Filiberto. Che, all’occorrenza, diventa anche netturbino, dogsitter, contadino... perché il lavoro nobilita l’uomo (e anche i principi).

Prima di chiamare Emanuele Filiberto di Savoia per la nostra intervista, faccio un giro sul suo account Twitter (@efsavoia), social network che il principe apprezza particolarmente perché, come mi dirà più tardi, «è il miglior ufficio stampa che ci sia e, se scrivi una stronzata, puoi rettificare un minuto dopo».

Scopro che segue siti americani di gossip e che fotografa qualunque cosa, dalla cena nel ristorante dello chef Davide Scabin ai pomeriggi al parco, a Parigi, con le sue bimbe (Vittoria, 9 anni, e Luisa, 5, avute dalla moglie, l’attrice Clotilde Courau).

Non solo momenti lieti: in questi giorni Emanuele ha reso noto che, a dicembre, è stato operato per un tumore (fortunatamente benigno). «Ne parlo  perché tutti si rendano conto di quanto è importante la prevenzione», ha detto. E poi via, subito al lavoro. Su e giù per l’Italia, dal Trentino alla Puglia, quasi sempre all’alba e ogni volta con un commento scherzoso (ma neanche troppo) su quanto sia faticoso alzarsi presto per andare a lavorare.

Una presa in giro a chi non vive di rendita come lui? Tutt’altro. Perché le levatacce mattutine e la fatica di rimboccarsi le maniche il principe le sta sperimentando davvero, visto che è impegnato nel reality Il principiante - Il lavoro nobilita (ogni martedì alle 21 su Cielo).

Principe, pur di andare in tv si è messo a lavorare…
«È una delle esperienze più formative della mia vita, dico davvero. E nonostante oggi la stanchezza si faccia sentire, raramente mi sono sentito così soddisfatto a fine giornata. Sa che per alcuni lavori mi sono alzato anche alle quattro del mattino?».

Però, fa sul serio... In che cosa consiste lo show?
«Saranno dieci puntate in tutto e in ognuna mi cimenterò in un mestiere diverso. Ho già sperimentato il lavoro di spurgatore di fogne, quello di toelettatore di cani e sto tornando adesso da Rumo, in provincia di Trento, dove ho fatto per tre giorni il fattore. Ho imparato a mungere le mucche...» (sbadiglia, ndr).

Stanco?
«Be’, non sono abituato a ritmi e orari di lavoro così rigidi. So bene di essere un privilegiato e la trasmissione gioca molto su questo dualismo: nella prima parte verrà mostrata la mia classica vita da principe, tra viaggi, cene, party e un maggiordomo che asseconda i miei capricci. Che, però, vengono interrotti da un videomessaggio di una persona che fa un lavoro faticoso e che mi invita, senza troppi complimenti, a prendere il suo posto per un po’. E io, ovviamente, accetto la sfida».

Ricorda molto “The real life”, il programma in cui Paris Hilton si metteva alla prova con i mestieri più disparati…
«Infatti. L’idea è quella di dimostrare che anche una persona che ha una vita privilegiata sa mettersi in gioco».

Per lei non è la prima volta da “principiante”. A Sanremo, senza nemmeno saper cantare, è arrivato secondo. A “Ballando con le stelle” ha addirittura vinto. Fortunato o raccomandato?
«Fortunato sicuramente, ma io sono anche uno che si impegna. Forse perché so di dover sempre dimostrare più degli altri, perché c’è sempre qualcuno pronto a criticarmi per il mio cognome. Le polemiche sulla mia partecipazione a Sanremo mi hanno lasciato senza parole. E dire che io c’ero andato per divertirmi!».

Polemiche che lei ha alimentato di nuovo scrivendo su Twitter che quest’anno ci sarebbe tornato con Morgan.
«Ma guardi, come al solito sono stato frainteso! Io ho scritto che sarei andato volentieri a Sanremo e che il mio amico Morgan ha scritto un pezzo bellissimo. Ovviamente il giorno dopo in Rete erano tutti contro di me».

Adesso non faccia il perseguitato, dopo tutto è lei che ha scelto di buttarsi, senza gavetta, nel mondo dello spettacolo. Non era meglio fare un altro mestiere?
«E perché? Ogni lavoro ha una sua dignità. E poi mi piace stare davanti alle telecamere. Lo ammetto, sono un esibizionista. E ne sono contento, perché la televisione mi ha aiutato ad aprirmi  e a ritrovare fiducia in me stesso».

Che cosa la rendeva insicuro?
«Ho un carattere timido, ma non è solo questo. La storia dell’esilio, la consapevolezza di venire giudicato per errori che non ho commesso io, ma che fanno parte del cognome che porto, non è stato d’aiuto. In televisione, invece, posso essere me stesso».

Quanto ha influito nella sua vita il rapporto con suo padre, uomo dal carattere certamente non facile?
«I miei genitori sono stati affettuosissimi, ma soprattutto mi hanno insegnato a essere consapevole di tutto ciò che significava essere un Savoia, nel bene e nel male. Quando ero piccolo, a Ginevra, ogni pomeriggio, oltre ai compiti, studiavo la storia della nostra casata, senza che venisse omesso nulla. So bene che molti momenti della storia d’Italia sarebbero stati diversi se alcuni miei antenati si fossero comportati meglio. Mio nonno ha firmato le leggi razziali, non ne sono fiero».

Ha la stessa premura con le sue figlie? Che cosa insegna loro dell’Italia e del suo cognome?
«Innanzitutto parlo con loro in italiano, o comunque ci provo. Vivono a Parigi, quindi è naturale che siano più a loro agio con il francese. Però ho comprato da poco una casa in Umbria, dove le porto spesso, e credo che non ci sia modo migliore per innamorarsi dell’Italia che ammirarne le bellezze. Per quanto riguarda il cognome, a suo tempo spiegherò loro ogni cosa».

Una curiosità: è vero che in passato ha avuto una storia d’amore con Kate Moss?
«Dire storia d’amore è troppo... diciamo un flirt estivo. È stato in Corsica, quasi 20 anni fa. Kate è bellissima ed è anche una donna forte, determinata. Ci sentiamo ancora e le sono molto affezionato. Però l’unico amore di cui sono fiero, oggi, è quello che provo per mia moglie e le mie figlie».

Dopo “Il principiante”, ha già altri progetti televisivi?
«Sto aspettando una conferma per una trasmissione che dovrebbe andare in onda negli Usa. E in Francia condurrò un programma che parlerà delle grandi storie d’amore di personaggi storici».

Insomma, non ha proprio intenzione di fermarsi.
«Assolutamente no. Almeno finché non vincerò un Emmy o un Mtv award! Visto che ci sono, volo alto. Faccio male?».

© Riproduzione riservata

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