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Grazia

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Lifestyle

Drew Barrymore: «Se volete l’amore non dovete distrarvi»

Drew Barrymore: «Se volete l’amore non dovete distrarvi»

foto di Claudia Catalli da Berlino Claudia Catalli da Berlino — 3 Luglio 2014

Fotogallery Drew Barrymore: «Se volete l’amore non dovete distrarvi»

  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore, Cameron Diaz e Lucy Liu Drew Barrymore, Cameron Diaz e Lucy Liu Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore e Steven Spielberg Drew Barrymore e Steven Spielberg Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore e Tom Green Drew Barrymore e Tom Green Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore e Will Kopelman Drew Barrymore e Will Kopelman Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
  • Drew Barrymore Drew Barrymore Con “E.T. l’extra-terrestre” (del 1982) riscuote un enorme successo internazionale.
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Diventare mamma l’ha cambiata profondamente. Così Drew Barrymore, la ragazza terribile di Hollywood, si è lasciata alle spalle gli eccessi sfrenati e le notti brave, a base di alcol e droga. ora l’attrice torna al cinema con il film Insieme per forza e racconta a Grazia il segreto della coppia perfetta

Ormai è ufficiale, la ragazzaccia di Los Angeles ha messo definitivamente la testa a posto.
L’epoca degli eccessi, dei party sfrenati, di droga, alcol e copertine sexy è solo un vago ricordo per Drew Barrymore .
Sorridente, radiosa, con il viso dolcemente rotondo dopo la nascita due mesi fa della piccola Frankie, sorellina di Olive che di mesi ne ha 21, Drew oggi è una madre felice. Che, per prima cosa, tiene d’occhio l’orologio: non tanto per vedere quanto durerà la nostra intervista. Il problema è che da un po’ di tempo la sua vita segue un coprifuoco naturale e salutare, fissato alle ore 21.
Tutta colpa di sua cognata Jill, la sorella del consulente d’arte Will Kopelman, che Drew ha sposato due anni fa ed è padre delle sue figlie. «Quando l’ho conosciuta, quattro anni fa, l’ho presa per un’esagerata», mi racconta. «Ripeteva: “Alle nove di sera? Mica vivo a Barcellona! A casa mia si cena alle sei”. Sulle prime non la capivo, e mi urtava i nervi, anche perché, tra l’altro, adoro Barcellona. E sa che c’è? Oggi m’infurio quando qualcuno mi invita a cena alle otto. Perché mi metto a calcolare e penso: “Ok, questo vuol dire che non mangeremo mai prima delle 21... No, decisamente troppo tardi. Non si può fare, devo mettere a letto le bimbe!».

A 39 anni, la figlioccia di Sophia Loren e Steven Spielberg, che ha avuto questo privilegio perché proviene da una delle famiglie di attori più potenti di Hollywood, tiene i capelli lunghi e mossi sciolti sulle spalle, sfoggiando un dégradé sul biondo molto trendy. Le mani tempestate di anelli e bracciali, il look sobrio con un abito nero che le scende morbido sui fianchi, a mascherare il recupero post-gravidanza. Mi svela subito il suo tallone d’Achille: «L’argomento mamma: se iniziamo a parlarne, mi commuovo e non mi fermo più».

Inizieremo la nostra chiacchierata comodamente sedute in un salottino berlinese, parlando del nuovo film Insieme per forza, commedia romantica nelle nostre sale dal 3 luglio, dove la vedremo proprio nei panni di una mamma sprint, costretta (come tante, come tutte) a essere quotidianamente multitasking. E single, finché nella sua vita, per caso, non irromperà un padre scemotto e tuttofare, interpretato dall’amico e collega Adam Sandler.

Com’è stato rincontrarvi per la terza volta sul set dopo Prima o poi me la sposo e 50 volte il primo bacio?
«Ah, io adoro Adam. È una benedizione: in questo nostro mondo pieno di problemi, lui ti fa ridere. Ero innamorata del suo talento già prima di incontrarlo, ormai 16 anni fa: lo adoravo in Saturday Night Live, e nei film Un tipo imprevedibile o Billy Madison. Credo abbia quello che si definisce un “dono”. Sa essere leggero, e la sua leggerezza è qualcosa che ammiro, soprattutto quando siamo solo io e lui a gestire la situazione».

Quindi improvvisate molto in scena?
«Sì, fin dai tempi di Prima o poi me la sposo. Ci divertiamo da matti. Ma di base c’è una sceneggiatura solida. Così succede che ti senti sospesa: da una parte hai la sensazione confortante che qualunque cosa accada hai dalla tua una buona sceneggiatura, e al contempo terrore al pensiero di doverti inventare battute e situazioni».

Terrore, addirittura?
«Sì ma in senso positivo. È come giocare. La notte prima delle riprese ti vengono in mente idee assurde, e una volta sul set provi a vedere se funzionano. È fantastico, le assicuro, una delle cose più divertenti al mondo».

Con Adam vi sentite, fuori da situazioni lavorative?
«Moltissimo, magari non capita di vederci spesso. Ma ogni otto anni precisi il telefono squilla puntuale, ed è lui che mi chiama per dirmi: “Ehi, dobbiamo incontrarci a pranzo io e te”».

Intanto grazie a Insieme per forza avete fatto un bel viaggio in Sudafrica.
«Non me lo dica, vorrei tornarci ora. Il resort era pazzesco, proprio come vedete nel film. Durante i weekend uscivamo per visitare i dintorni del set, Johannesburg, Cape Town, quelle meravigliose riserve naturali. Adoro stare a contatto con la natura e gli animali, lontano dalla mondanità».

Tornando alla vita reale, qual è secondo lei il segreto per una coppia perfetta?
«Riassumerei tutto con la parola rispetto. Se rispetti qualcuno tutto funziona, nel bene e nel male, in amore e in amicizia. Per come la vedo io in qualunque relazione, anche nelle storie di pura passione, il rispetto è sempre il punto di partenza».

Ma il rispetto da solo non basta, concorda?
«Certo. Ci vuole impegno: parliamoci chiaro, le famiglie non vivono mai “felici e contente per 40 anni”. A volte bisogna trovare il modo di andare avanti nel migliore dei modi. E quando si avverte che c’è speranza, quando percepisci che c’è potenziale per continuare a camminare insieme, allora basta tenere duro. Sa una cosa?».

Mi dica.
«Pensavo proprio a questo, sul set, mentre la mamma che interpreto è costretta a subire sbuffi e alzate di occhi al cielo del figlio Jake. Ma c’è una scena in cui lui pare aver finalmente trovato un po’ di serenità, e finalmente ride a una sua battuta. Sta lì la svolta, in quel magico momento in cui inizi a dire: “Vedi? Forse allora possiamo essere una bella famiglia”. È un momento che mi ha molto toccato».

È una donna che si commuove facilmente?
«Diciamo che sono una donna che ha fame di emozioni e passioni. Voglio ridere e voglio piangere. Perché il riso e il pianto sono gemelli, e mi piace esplorarli entrambi, fino in fondo».

Beh, la maternità è un’esperienza che senz’altro glielo consente. Come la sta vivendo?
«Essere madre è fantastico. Non potrei stare meglio. E non potrei neanche fingere: sono davvero felice. Meglio di così non potrebbe andare».

La vedo entusiasta, in effetti.
«Vede, ci sono state volte nella vita in cui anch’io avevo bisogno di una madre. E ora sono una madre io. Non so cosa attraverserò, ma una cosa la so: io ci sarò per i miei figli (gli occhi le diventano lucidi, ndr). L’avevo avvisata, emotivamente parlando, l’argomento “mamma” è il mio tallone di Achille».

Parlavate di pappe e pannolini sul set con Adam Sandler, visto che è un papà?
«Di continuo! Adam è un buon padre, paziente, adorabile e divertente, molto simile al suo personaggio nel film. E poi ha la grande dote di soddisfare sempre il bisogno di comicità che tutti abbiamo».

Tra i suoi figli, naturali e acquisiti, nel film spunta l’attrice e cantante Bella Thorne che Sandler ha detto essere l’idolo dei suoi veri figli.
«Oh, io sono pazza di Bella, sono la sua più grande fan! Mi creda, la ragazza ha un talento incredibile. Quando recitavamo insieme, nella scena-madre, non riuscivo ad arrivare alla fine senza piangere. Davvero. Perché lei mi parlava come una bimba che ha bisogno di una madre. E io posso relazionarmi bene a questo. Così come mi rispecchio nei protagonisti quando si dicono quanto sia importante per loro essere ottimi genitori, o immaginano che cosa renderà felici i loro figli, o ancora cosa faranno da grandi. Tutto ciò mi appassiona da morire. È grave?».

Ride, e le rispondo che no, non mi sembra affatto grave, e le faccio tanti auguri per la nuova arrivata in casa. E penso che, chissà, forse anche lei, come la mamma, avrà la fortuna di recitare con un grande regista a soli sette anni in un film come E.T., destinato a rimanere nella storia del cinema.

© Riproduzione riservata

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