Claudia Gerini: «Attenti uomini, con me rischiate grosso»

Metti un giorno a Los Angeles, una delle attrici più popolari del cinema italiano e un famoso fotografo di celeb, e lasciali liberi d’inventare un servizio di moda. Il risultato lo vedete in queste pagine, nelle immagini scattate nella suite del Sunset Tower Hotel con un ferro da stiro in mano, nella residenza del console italiano, lungo i viali del Sunset Boulevard.

Claudia Gerini e Fabio Lovino si conoscono da sempre, anzi di più: «Io e Fabio siamo amici. Ho posato per lui in varie occasioni, ma questa volta è stata speciale: un’avventura americana, poco tempo e tanto entusiasmo», racconta l’attrice, protagonista del film Indovina chi viene a Natale?, scritto e diretto da Fausto Brizzi (regista di Notte prima degli esami, ma anche scrittore, ha appena pubblicato con Einaudi il suo primo romanzo, Cento giorni di felicità), in uscita il 19 dicembre.

Incontriamo Claudia Gerini a casa sua, un attico sulla Cassia, a Roma, con un panorama verde tutt’intorno. Sul campanello c’è scritto Enginoli-Zampaglione, i cognomi delle sue due bambine: Rosa, che ha 9 anni, avuta dall’ex marito, il dirigente finanziario Alessandro Enginoli, e Linda, 4, avuta dall’attuale compagno, Federico Zampaglione, cantautore, leader dei Tiromancino, e regista.
La prima a venire alla porta è Beige, il barboncino di famiglia. Al seguito Claudia, in leggings e maglia extralarge, capelli raccolti e viso senza trucco. È appena tornata da Los Angeles.

Ci parli del suo ruolo nel nuovo film di Natale.
«È una commedia corale che racconta la festa di una famiglia allargata, come tante di oggi. Io sono Chiara, mamma di due bambini nati da due matrimoni falliti che però questo Natale sembra avere trovato finalmente l’uomo giusto, un maestro elementare interpretato da Claudio Bisio. Ma i miei figli sono gelosi di lui e gliene combinano di tutti i colori».

Come passerà il 25 dicembre?
«Qui a Roma, a casa mia, con le mie figlie, il mio compagno, i miei genitori e mia sorella. Poi, vorrei partire, la vera vacanza comincia su un aereo».

L’incontro con Federico Zampaglione ha cambiato in qualche modo la sua vita?
«Sono cresciuta e mi sento più sicura, ma in realtà il cambiamento era già in atto dentro di me».

Lei è attrice e lui regista. Lei si definisce «una cantante mancata» e lui è un musicista. Quanto è importante in una coppia condividere le stesse passioni?
«Secondo me lo è molto. Non devi spiegare troppe cose e ci si capisce meglio. L’ambiente è lo stesso».

Vi siete conosciuti dieci anni fa sul set del videoclip Amore impossibile, dei Tiromancino. Si ricorda con che parole l’ha conquistata?
«Non credo abbia detto niente di speciale. Federico mi ha colpito perché è divertente e assolutamente autentico, in un mondo di maschere ho riconosciuto in lui una persona vera».

Le piacerebbe avere un terzo figlio?
«Mi piace molto fare la mamma, le mie bambine stanno crescendo, mi manca un bebè. Sono ancora in quell’età in cui posso avere altri figli e... Sì, ci penso, ma con serenità».

Lei è cintura nera di taekwondo. Se un uomo l’aggredisse saprebbe come difendersi?
«Eccome! Se un malintenzionato becca me capita proprio male. Con un calcio potrei anche ucciderlo. Certo non sai mai fino in fondo quanto giocano la paura e la sorpresa, però solo il fatto di sapere come difenderti ti dà una grande sicurezza. Nelle scuole dovrebbero insegnare difesa personale alle bambine invece che farle giocare a pallavolo».

Esile e sensuale, non ci si aspetta tanta forza da lei.
«Gli uomini, infatti, ci rimangono malissimo quando dico di essere cintura nera. Già sono terrorizzati dalle donne in generale, figuriamoci se una è pure forte fisicamente...».

Secondo lei se una coppia dura nel tempo è soprattutto per merito della donna?
«Forse sì. È la donna che tiene in piedi tante cose tutte insieme, anche l’amore. L’uomo, lo sappiamo, fa una cosa per volta».

Perché molti italiani scelgono una donna dell’Est?
«Le donne dell’Est - non tutte, ovvio - li fanno sentire importanti, al centro della loro vita. Non azzardano carriere, non inseguono l’indipendenza economica a tutti i costi, si riconoscono nel ruolo più tradizionale della donna che accudisce il suo uomo. Sono rassicuranti. Magari è perché non hanno niente di meglio. Ma generalizzare non va bene».

Le ragazze di oggi sognano di sposarsi o di realizzarsi nel lavoro?
«Tutte e due le cose. In qualsiasi generazione, il sogno d’amore viene per primo. E meno male».

Ci interrompiamo perché entra una bellissima bambina dai capelli lunghi e gli occhi chiari: è Rosa, la primogenita dell’attrice che debutta al cinema a fianco della mamma in Indovina chi viene a Natale?, nel ruolo di sua figlia.

Con il suo lavoro riesce a stare abbastanza con le sue bambine?
«Sì. Fino a febbraio farò la mamma a tempo pieno. Da sempre, per scelta, faccio in media due film all’anno, il che vuol dire lavorare cinque mesi e stare 
a casa sette. Non potrei mai passare da un set all’altro come fanno alcune mie colleghe».

Frequenta i social network?
«Facebook no, non m’appassiona. Twitter sì, scrivo e subito mi chiedo: “Gliene frega a qualcuno?”. Instagram l’ho scoperto da poco grazie a Rosa che scambia le foto con i suoi cugini di Milano».

Le fa paura o le piace avere una figlia 2.0?
«Per i nostri bambini è normale maneggiare cellulari e computer. La più piccola, Linda, ha soltanto 4 anni e già usa il tablet. Da un lato può essere inquietante ma per loro è assolutamente naturale e a noi genitori spetta il compito di sorvegliare. I ragazzini sono molto più svegli di quanto fossimo noi alla loro età, mancano purtroppo di ambizioni: io, da bambina, desideravo fortemente molte cose, loro quelle cose le hanno già».

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