Fotogallery Bradley Cooper: «Sì, piaccio a tutte»
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Pazienza per l’Oscar mancato... Bradley Cooper è il sex symbol del momento. Irresistibile come spostato borderline (al cinema questa settimana) e quando dichiara a Grazia: «Sono un mammone in cerca di fidanzata»
Pazienza per l’Oscar mancato... Bradley Cooper è il sex symbol del momento. Irresistibile come spostato borderline (al cinema questa settimana) e quando dichiara a Grazia: «Sono un mammone in cerca di fidanzata»
Ha mancato l’Oscar per un soffio come migliore attore protagonista di Il lato positivo, al cinema dal 7 marzo.
Eppure la hall dell’hotel dove mi ha dato appuntamento per l’intervista è piena di fotografi e giornalisti che sgomitano pur di avere un momento soli con lui.
Mentre passeggio avanti e indietro per i corridoi, capisco dalle quattro guardie del corpo che lo circondano e dallo sguardo severo con cui la sua addetta stampa tiene alla larga fan e curiosi che Bradley Cooper è l’uomo su cui Hollywood ha deciso di puntare (non a caso è stato il sex symbol più ricercato la notte degli Oscar e ha firmato un accordo con la Warner Brothers, che vuole un diritto di prelazione su di lui per i prossimi due anni).
Bradley ha una carriera fuori dal comune, una manciata di film sicuramente riusciti (Yes Man con Jim Carrey, Una notte da leoni e La verità è che non gli piaci abbastanza), tutti grandi successi al botteghino, ma niente che avesse la marcia in più. È adesso, con il regista David O. Russell, che ha svoltato.
In Il lato positivo è un uomo con un disturbo bipolare che ha perso casa, lavoro e moglie e ha trascorso mesi in un ospedale psichiatrico. Eppure riesce a ricostruire la propria vita grazie anche all’incontro con una giovane e sconclusionata vedova, Tiffany, interpretata da Jennifer Lawrence (Oscar come migliore attrice). Quando finalmente riesco a entrare nella sua stanza per l’intervista, mi rendo conto del senso di questa isteria collettiva. Mi accoglie in jeans e felpa grigia. Gli occhi blu e un fisico bestiale fanno il resto.
Il film inizia in una clinica psichiatrica e si capisce al volo che lei non è andato a pescare nei soliti stereotipi per interpretare una persona problematica. Posso farle i complimenti? Lei come bipolare è bravissimo...
«Meno male, temevo stesse per dire “noioso”. Quando ti offrono un ruolo così importante, e la proposta viene da un regista noto per volere attori che “non recitano”, non hai alternative: devi farlo, subito e bene».
Sta dicendo che quando le chiedono molto...
«Do tanto, è come se mi impegnassi di più».
In passato è stato campione di canottaggio. Lo sport le ha insegnato a essere più disciplinato?
«Sì, per esempio non posso far aspettare una persona un minuto oltre il previsto. L’unica volta che mi è capitato di girare un film e di vedere che un attore non arrivava sul set non potevo crederci: come si fa a non presentarsi al lavoro? Fossi il regista lo licenzierei».
Oltre che attore, lei è produttore esecutivo di Il lato positivo.
«Adoro avere il controllo totale di quello che faccio. Con questo ruolo avevo la possibilità di intervenire senza dovere sempre mediare diplomaticamente. La posizione me lo permetteva».
È dispiaciuto di aver mancato l’Oscar? Si accettano solo risposte molto sincere...
«Vincere sarebbe stato stupendo... Ma ho toccato il cielo già quando sono stato nominato, da quel momento me la sono goduta. Senza pensare troppo a come sarebbe andata a finire».
Lo sa di avere la fama di uno molto competitivo?
«E lo sono, ma sono anche realista, e quando sbaglio so incassare gli insuccessi».
Il suo nome è da sempre associato a molte donne, a partire da Jennifer Lawrence, sua partner in questo film.
«Be’, stiamo insieme (lungo silenzio, ndr). Sto scherzando! Non c’è la minima scintilla erotica tra noi, mi creda».
Tra tante donne che le vengono attribuite, ce ne sarà una vera...
«Non parlo della mia vita privata e non faccio caso a quello che si dice, il più delle volte non c’è niente di vero in quello che si legge su di me. A Hollywood basta che due persone siano alla stessa festa, fotografate vicine e subito partono i gossip più sfrenati. Capisce il paradosso? Questo è il motivo per cui non parlo dell’argomento. Almeno finché non ci saranno cose serie da dire. È una decisione presa tanto tempo fa».
In Il lato positivo la madre del protagonista è importantissima. La sua era al suo fianco agli Oscar. Che rapporto avete?
«Sa che viviamo insieme? Purtroppo mio padre è mancato da poco e ho sentito che dovevo prendermi cura di lei».
Comprarle una casa vicino alla sua non bastava?
«È ancora troppo presto, mia madre è italiana e sono stato tirato su come il tipico maschio italiano. A lei piace starmi intorno ovunque io vada. Le basta questo. Perché dovrei negarglielo?».
Sua madre influenza la sua vita amorosa?
«No, quella no. Faccio tutto da solo».
© Riproduzione riservata
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