Fotogallery Anne Hathaway: fame di Oscar
...
Ha perso 11 chili, non ha dormito la notte e si è fatta tagliare u2028i capelli con un coltello. Per u2028Les Misérables Anne Hathaway u2028ha dato tutta se stessa: «Ma non per i premi, per avere lo stesso ruolo di mia madre.»
Ha perso 11 chili, non ha dormito la notte e si è fatta tagliare i capelli con un coltello. Per Les Misérables Anne Hathaway ha dato tutta se stessa: «Ma non per i premi, per avere lo stesso ruolo di mia madre.»
Anne Hathaway è passata in pochi mesi dalla sexy tutina nera di Catwoman in Il cavaliere oscuro - Il ritorno
agli stracci di Fantine, la ragazza madre che arriva a prostituirsi nel film musicale Les Misérables (nelle sale), ruolo per il quale ha già vinto il Golden Gobe e il SAG Award riservato alla migliore attrice non protagonista e per il quale è candidata all’Oscar (il film ha otto nomination).
Per lei, che ha solo 30 anni, è come un cerchio che si chiude: Fantine era proprio il personaggio che sua madre Kate McCauley interpretava nel 1987, nel primo tour americano del musica tratto dal romanzo di Victor Hugo, prima di abbandonare la carriera per dedicarsi ai figli.
Ma finora Anne non ha avuto successo solo nel lavoro, quattro mesi fa ha anche sposato il collega - abbastanza sconosciuto al grande pubblico - Adam Shulman.
Per questa intervista l’attrice sfoggia il suo nuovo, cortissimo taglio di capelli, larghi pantaloni neri,
tacchi di vernice e una camicia bianca. Come al solito,
se si fa eccezione per la maggior parte delle scene
di Les Misérables, sorride.
E, cosa piuttosto
insolita per una diva come lei, risponde anche alle domande più personali.
Sembra molto felice: è per il successo del film o per la sua nuova vita da donna sposata?
«Sono più contenta che mai, ma adesso devo essere anche più responsabile: ormai ogni decisione che prendo riguarda non solo la mia vita, ma anche quella di mio marito. Questo lavoro non ti rende mai del tutto una persona adulta - in fondo, non andiamo tutti i giorni in ufficio - però sento di essere cresciuta».
In Les Misérables, per interpretare Fantine, lei
si è messa completamente in gioco, anche fisicamente...
«Sono dimagrita 11 chili e, in alcuni momenti, mi sentivo davvero stanca, non riuscivo nemmeno
a cantare. Perdere tanto peso, per un corpo già snello come il mio, è un azzardo: avevo così fame che,
certe notti, non riuscivo nemmeno a dormire. Ma
non potevo rovinare tutta quella fatica per un pezzo
di cioccolata! E quindi, se avevo fame, andavo
a sfogarmi in palestra. E pensare che non sono mai stata una fanatica della forma fisica...».
A guardarla, dal Diavolo veste Prada in poi, non aveva dato quell’impressione...
«Non sono mai andata in palestra così tanto come negli ultimi mesi. Poi ho dovuto smettere poco
prima di Les Misérables: dovevo indebolire i muscoli per essere una Fantine credibile».
Questo film sembra essere stata una grande fatica fisica, ma anche emotiva. Chi l’ha aiutata?
«Mio marito e i miei genitori sono stati la mia ancora di salvezza. Mi sono documentata moltissimo sulla vita di chi è costretto a vendersi, ho sentito le storie di decine di donne e poi ho cercato di calarmi nella parte in un modo credibile. Non volevo fallire».
Perché questa donna rappresenta tanto per lei?
«La prima volta che ho visto il musical, da bambina, mi è piaciuto molto, ma la seconda volta Fantine
era interpretata da mia madre! Sentirla cantare ha fuso quel mondo con la mia anima. È stata quella
sera che ho deciso di diventare un’attrice. Mi sono detta: “Voglio cantare davanti a tanta gente”.
Questo musical significa tanto per me e la mia famiglia, e ora anche di più. Certo, dentro di me avrei voluto essere Cosette (il ruolo è andato ad Amanda Seyfried, ndr): è così carina...».
Perché sua madre si è ritirata dopo il ruolo di Fantine?
«Non voleva affrontare un tour di sei mesi lontana dalla famiglia, aveva un marito, dei figli... La sostituirono. Diciamo che si è presa una pausa di 15 anni per occuparsi di noi».
Lei, interpretando Fantine, sta commuovendo migliaia di persone. Come nella scena in cui le vengono tagliati i capelli con un coltello. Erano davvero i suoi?
«Già» (e si accarezza la testa). «Ero nervosa, impaurita, forse è la scena più tremenda che abbia mai recitato, ma sapevo che era la cosa giusta da fare: se il pensiero mi faceva paura, dovevo affrontarlo. Adesso sono a posto».
Un sacrificio che forse le varrà l’Oscar...
«Faccio questo lavoro da troppo tempo per sperarci. In passato ero sicura di aver interpretato ruoli straordinari e, invece, non si sono neanche accorti che avevo
fatto un film... No, stavolta non mi aspetto nulla».
Magari è presto per chiederglielo, ma vede anche per lei un futuro come quello di sua madre?
«Lei dice di non essersi pentita, ma non so se le
credo. Ho 30 anni e voglio dei bambini. Probabilmente succederà, ma non puoi prevedere queste cose e, comunque, per una gravidanza devi smettere di lavorare. Adesso, invece, c’è un film di fantascienza che mi aspetta, Robopocalypso: se ti chiama Steven Spielberg che cosa fai, gli dici di no?».
© Riproduzione riservata
© Riproduzione riservata