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Lifestyle

Anne Hathaway e Jim Sturgess: «Ci amiamo…ma solo per un giorno»

Anne Hathaway e Jim Sturgess: «Ci amiamo...ma solo per un giorno»

foto di Carlo Bizio e Giuliana Cillario Carlo Bizio e Giuliana Cillario — 10 Novembre 2011

Fotogallery Anne Hathaway e Jim Sturgess: «Ci amiamo…ma solo per un giorno»

  • Hathaway Sturgess Hathaway Sturgess
  • Anne Hathaway Anne Hathaway Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Anne Hathaway Anne Hathaway Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Anne Hathaway Anne Hathaway Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Anne Hathaway Anne Hathaway Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Anne Hathaway e Adam Shulman Anne Hathaway e Adam Shulman Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Jim Sturgess Jim Sturgess Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Jim Sturgess Jim Sturgess Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Jim Sturgess Jim Sturgess Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Jim Sturgess Jim Sturgess Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
  • Jim Sturgess e Mickey O’Brien Jim Sturgess e Mickey O’Brien Anne Jacqueline Hathaway nasce a New York il 12 novembre 1982.
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In One day Anne Hathaway e Jim Sturgess sono protagonisti di una love story a intermittenza che dura 20 anni. E nella vita vera? Lui è fedelissimo alla fidanzata musicista («E odio gli appuntamenti al buio»). Lei ha una certezza: «Ciascuno di noi ha più di un’anima gemella». Non vi sembrano la coppia perfetta?

In One day Anne Hathaway e Jim Sturgess sono protagonisti di una love story a intermittenza che dura 20 anni. E nella vita vera? Lui è fedelissimo alla fidanzata musicista («E odio gli appuntamenti al buio»). Lei ha una certezza: «Ciascuno di noi ha più di un’anima gemella». Non vi sembrano la coppia perfetta?

Emma e Dexter sono due ragazzi che si conoscono il giorno della laurea a Edimburgo, il 15 luglio del 1988. Un giorno speciale per loro. E anche se quella stessa notte finiscono a letto, non scatta niente. Troppo diversi: lui snob e di famiglia altolocata, lei hippy, sensibile, idealista, nonché aspirante attrice.

I due si separano, col patto di rivedersi una volta all’anno, lo stesso giorno di quel primo incontro, il 15 luglio (vedi intervista a pag. 66). Come andrà a finire, si innamoreranno davvero? One day, il film tratto dal romanzo best seller Un giorno (Neri Pozza) di David Nicholls, meritava una coppia speciale.

L’americana Anne Hathaway e l’inglese Jim Sturgess, che incontriamo in una suite del Waldorf Astoria a New York, lo sono. Basta osservarli per pochi minuti per capire che sono fatti l’uno per l’altra e hanno la “chimica” giusta per raccontare una storia di sesso e sentimento di quelle molto complicate e spalmate nel tempo.

Anche se, nella realtà, Anne è legata da tre anni all’attore Adam Shulman (conosciuto dopo la rottura col faccendiere italiano Raffaello Follieri), mentre Sturgess, diventato famoso con Across the universe nel 2007, è fedelissimo alla fidanzata musicista, Mickey O’Brian, con cui sta registrando in Inghilterra un album.

Il romanzo di Nicholls, da cui è tratto il film, è  quasi un fenomeno di culto in Inghilterra. Questo vi ha fatto sentire sotto pressione nell’interpretare i due protagonisti?
ANNE HATHAWAY: «Per quanto mi riguarda, sì. Soprattutto perché sono americana e non inglese come la protagonista. Ho faticato molto a perfezionare l’accento, ho studiato per mesi aiutata da un tutor e ho trascorso diverse settimane a Londra, prima delle riprese, per capire come si esprimono i miei coetanei. Tenevo molto al ruolo di Emma. Avevo letto il romanzo appena uscito e l’avevo trovato strepitoso».  
JIM STURGESS:  «Impossibile non sentire il peso di questa parte, anche se sono inglese. Il libro è stato molto amato. A Londra lo vedi dappertutto: in mano alle persone sulla metropolitana, al parco, sul tavolo nei pub. Dexter ed Emma sono un po’ “dentro” tutti noi».

Ci descrivete i vostri personaggi e come li avete resi nel film?
Hathaway: «Emma è uno spirito libero con ambizioni artistiche. Suona il basso in una band femminile, scrive drammi per un gruppo teatrale e fa poesia. Nel frattempo si mantiene lavorando come cameriera in un ristorante messicano».
Sturgess: «Dexter subisce una complessa metamorfosi nel corso degli anni. Da giovane simpatico e affascinante, diventa un superficiale conduttore di talk show televisivi. Beve, si droga e si ritrova a essere un 30enne precocemente invecchiato. Incontra una donna più grande di lui, madre di una bambina, e grazie anche a questa imprevista “paternità” scopre se stesso.
Hathaway: «Jim è stato bravissimo a rendere un personaggio con molti tratti sgradevoli che solo alla fine, dopo 20 anni, si redime. Ci siamo incontrati il giorno del provino: io ero stata scelta subito dalla regista Lone Scherfig. Ma per il personaggio di Dexter la produzione era in difficoltà. Poi è arrivato Jim, che tutti avevano ammirato in Across the universe. Ci siamo piaciuti. Ci voleva un vero inglese per una storia come questa».
Sturgess: «Il provino per me è stato più snervante delle riprese del film. Hanno usato la tecnica del “chemistry read”, vale a dire una particolare audizione che stabilisce se i due attori sono in sintonia. È un po’ come un appuntamento al buio, quando esci con una ragazza che non hai mai visto prima. Una situazione che, tra l’altro, ho sempre odiato. E in più qui c’erano i produttori che ci spiavano per capire se tutto filava liscio o se scoppiavano scintille».

Anne, ha appena detto che “One day” è una storia molto inglese. Ma l’amore non è, invece, un tema universale?
Hathaway: «Solo in parte. La regista e la produttrice Nina Jacobson avevano pensato in un primo tempo di americanizzare One day. Poi, però, hanno cambiato idea. Perché gli americani dicono subito quello che sentono. E la storia tra Emma e Dexter non avrebbe senso,  finirebbe immediatamente se loro esprimessero i sentimenti fin dall’inizio. Gli inglesi non sono schietti e diretti come noi americani. Non ce la fanno. Giocano in difesa nel campo dei sentimenti. Il fatto che Emma e Dexter siano inglesi offre l’opportunità narrativa di un crescendo di equivoci, insicurezze e confusione emotiva».
Sturgess: «E poi il film, come il romanzo, è imbevuto di cultura inglese degli Anni 80 e 90. Con Anne ci siamo fatti una scorpacciata di video, libri e film su quel periodo. Ad alcuni può ricordare Harry ti presento Sally, ma per me c’è dentro molto più: Quattro matrimoni e un funerale e tante altre commedie romantiche british, molte delle quali con Hugh Grant».

E voi, credete nell’amore a prima vista?
Hathaway: «Io credo nell’amore in genere. È la cosa più bella della vita, la più brutta quando finisce male. Ho imparato che amare vuol dire impegnarsi e mettersi in gioco. Come, purtroppo, non sanno fare Emma e Dexter».
sturgess: «Tutti noi lo desideriamo e il percorso per trovarlo è spesso travagliato. L’amore è un’esplorazione, un’avventura».

Pensate che esista l’anima gemella?
Hathaway: «Non credo che siamo fatti per avere una sola persona nella nostra vita. Sono convinta che abbiamo diverse anime gemelle. Ma non nego che, forse, esiste chi sa “illuminarci” più di chiunque altro».
Sturgess: «Per me One day illustra bene il concetto di ciò che un individuo si ritrova ad affrontare quando cresce: nuove responsabilità, situazioni, ambienti, persone. Tutto questo ha il potere di trasformarci, come accade a Dexter nel film. Siamo sempre in evoluzione a seconda di dove e con chi ci troviamo. L’innamoramento è la scintilla che mette in moto tutto».

Jim, com’è cambiata la sua vita dopo il successo di “Accross the universe”?
Sturgess: «Molto, professionalmente parlando. Ora Hollywood sa chi sono e mi arrivano tante offerte. Ma sul piano personale non c’è proprio nulla di nuovo, sono sempre lo stesso ragazzo».
hathaway: «Sono convinta che Jim diventerà un grande, una specie di Hugh Grant mescolato a Hugh Jackman e con un tocco di Daniel Day-Lewis. Le sue potenzialità sono infinite».
Sturgess: «Grazie Anne, speriamo di recitare ancora insieme. Credi che Nicholls scriverà un seguito di One day in cui Emma e Dexter finiscono finalmente insieme? Mi sa di no. Ma noi rimaniamo uniti, vero? E, mi raccomando, non solo una volta all’anno...».

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