Annalisa

È una cantante “in carriera”, ma ha una laurea in Fisica in tasca. E  quest’estate niente vacanze, solo concerti: «Perché la musica è  sacrificio, altro che sesso, droga e rock’n’roll...»

«Le vacanze? Le passerò in tour. E va bene così». Annalisa è impegnata in un lungo giro di concerti su e giù per l’Italia. Infatti, la intercettiamo al telefono mentre sta tornando in auto a Roma dopo una serata dalle parti di Foggia.

Periodo tosto per la cantante savonese, 28 anni il 5 agosto, che dopo il passaggio sanremese (dove ha presentato Scintille) sta presentando live il suo ultimo cd Non so ballare.

Com’è la vita in tour?
«Altro che sesso, droga e rock’n’roll: al massimo un buon bicchiere di vino. Fare musica è il mio sogno, ma richiede tanto amore e anche qualche sacrificio».

Per esempio?
«La precarietà regna sovrana. Non puoi distrarti un attimo».

Paura del futuro?
«Non ho idea di dove sarò fra 3 o 4 anni. Perciò lavoro sodo. Salvo le mie idee sul pc e appena ho un attimo mi metto al pianoforte».

Ha studiato musica?
«Chitarra classica. Poi lezioni di canto e di piano. E, per non farmi mancare nulla, mi sono laureata in Fisica».

Una materia che c’entra poco con le note...
«In apparenza. Sono entrambe discipline che esigono tanto impegno. E un pizzico di follia: per imbarcarsi in certe avventure un po’ matti bisogna esserlo. Gli anni dell’Università sono stati un inferno, ma mi hanno temprato».

Il suo ultimo singolo s’intitola A modo mio amo. Solo un gioco di parole?
«No. Volevo uscire dal cliché della solita storia a due. Qui la fine di una relazione è il pretesto per parlare di quella
forza che ti fa superare le delusioni».

In Spara amore mio, invece, parla di femminicidio.
«Un tema doloroso e attuale, che affronto con delicatezza. A chi si trova in certe situazioni do un piccolo consiglio: alle prime avvisaglie, mollate il vostro uomo. Non vi merita».

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