Fotogallery Angelo Pisani e Katia Follesa: «Siamo genitori tutti da ridere»
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Separati sul palco di “Zelig”, insieme nella vita. Ora Angelo Pisani e Katia Follesa si ritrovano in tv per parlare dell’evento che ha davvero sconvolto la loro vita: «Nostra figlia agata»
Separati sul palco di “Zelig”, insieme nella vita. Ora Angelo Pisani e Katia Follesa si ritrovano in tv per parlare dell’evento che ha davvero sconvolto la loro vita: «Nostra figlia agata».
Angelo Pisani ha fondato con Marco Silvestri i Pali e Dispari, oggi a Zelig interpretano i Veleni, due filosofi ignoranti che parlano di tutto senza sapere niente. Ma ha anche intrapreso una carriera da solista, tra teatro e cinema.
Così, dopo Fuga dal call center, sarà presto nelle sale con Romanzo di una strage, ultimo film di Marco Tullio Giordana sull’attentato di Piazza Fontana del 1969. Katia Follesa, chiusa la collaborazione con Valeria Graci del fortunato duo Katia e Valeria, è sul grande schermo con la commedia Benvenuti al Nord e in tournée con 52 repliche di Sogno di una notte di mezza estate diretto da Gioele Dix, nel doppio ruolo di Quince ed Ermia.
Dalla sfera pubblica a quella privata: Angelo e Katia stanno insieme da sei anni e hanno una figlia di due, Agata. E, dopo aver lavorato insieme per la prima volta nel 2011, nello spettacolo Favelas, adesso raccontano in chiave ironica la loro esperienza di genitori a MAMMAmia!, il nuovo programma condotto da Camila Raznovich dedicato ai padri e alle madri dei nostri giorni, in diretta su La7 la domenica pomeriggio dalle 17.30 e con una striscia quotidiana da lunedì a venerdì alle 17.40 su La7d.
È vero che presenterete insieme dei pezzi a “Zelig”?
ANGELO PISANI: «Sì, stiamo lavorando a dei nuovi personaggi. Anche se non sappiamo ancora quando li porteremo in scena».
KATIA FOLLESA: «A noi fanno ridere, ma dobbiamo parlarne con Gino, Michele e Giancarlo Bozzo (gli ideatori dello show, ndr) quando sarò più libera».
Un passo indietro: come vi siete conosciuti?
PISANI: «Katia mi chiese un autografo al termine di una registrazione di Facciamo Cabaret, nel 1997. E poi ci siamo rivisti al laboratorio del CTS Scaldasole».
FOLLESA: «Fu una coincidenza! Ero andata per accompagnare la mia amica Geppi Cucciari. Rimasi stregata dalla comicità surreale di Angelo e Marco e, al termine della serata, scambiammo due chiacchiere. Da allora non mi persi più un loro appuntamento!».
E quando avete deciso di mettervi insieme?
PISANI: «Dopo parecchio tempo. Ero convinto di non essere adatto a una relazione seria».
FOLLESA: «È stata una storia tormentata: siamo stati amanti per ben sette anni, prima di fidanzarci».
Quali pregi apprezzate l’uno dell’altro?
PISANI: «La solarità e la capacità di vivere in sintonia con tutti. Grazie a Katia mi sono aperto, ho acquisito fiducia negli altri e sono diventato meno ombroso».
FOLLESA: «La curiosità e la costanza nel documentarsi. Angelo mi aiuta ad ampliare il mio panorama artistico: mi ha avvicinata ad autori, poeti e film che non avrei mai scoperto da sola».
E che difetti avete imparato a sopportare?
PISANI: «L’impulsività e la distrazione. Ci è capitato di accogliere a cena ospiti inattesi, perché Katia si era scordata di averli invitati».
FOLLESA: «La sua vena polemica».
Quanto conta il sesso nella vostra relazione?
PISANI: «È fondamentale. Dopo il parto abbiamo vissuto un periodo di crisi: entrambi ci sentivamo meno “desiderabili”. Ne siamo usciti continuando a prenderci cura di noi stessi. Perché se un figlio è una proiezione fantastica della coppia, questa deve esistere a prescindere. È un’entità che si ama, che si scontra e che fa sesso».
FOLLESA: «È importantissimo mantenere sempre alta l’attrazione con il proprio uomo, anche dopo tanti anni. Noi abbiamo un rapporto libero e appagante».
La ricetta per mantenere viva l’attrazione?
PISANI: «Superare la pigrizia. Stare insieme è un meraviglioso impegno e comporta una costante attenzione nei confronti del partner».
Perdonereste una scappatella?
PISANI: «Sì, se si trattasse di un episodio isolato, perché tradire non significa smettere di amare».
FOLLESA: «Sì, se non c’è coinvolgimento sentimentale».
Pensate di sposarvi, un giorno?
PISANI: «Non lo escludiamo, ma per ora abbiamo altre priorità».
Qual è il segreto della felicità?
PISANI: «Parliamo di tutto senza tabù, anche di sesso e di fantasie erotiche».
FOLLESA: «Ridiamo molto, il che rende anche Agata una bambina molto felice».
La vizierete anche un po’...
PISANI: «Gioco moltissimo con lei, tanto che, tra i due, il bambino sembro io! Però so bene che è importante fin da ora delineare i rispettivi ruoli».
FOLLESA: «Non è una bambina viziata. Al massimo, quando non sta bene, la facciamo dormire con noi nel lettone».
E che cosa vi aspetterete da lei, quando crescerà?
PISANI: «Il rispetto per il frutto del proprio lavoro. Provengo da una famiglia umile e, con i guadagni di Zelig, ho comprato una casa per me e una per i miei genitori».
Siete entrambi molto impegnati. Qualcuno vi aiuta in casa?
PISANI: «A darci una mano ci pensano i nonni e una tata. Cerchiamo di delegare il meno possibile perché, in questa fase, Agata ha bisogno di noi».
FOLLESA: «Però non rinunciamo ai viaggi: l’anno scorso l’abbiamo portata in Svezia».
Voi vivete a Milano. Avete mai desiderato cambiare città?
PISANI: «Lo faremo, a Parigi, prima dell’estate. Inizialmente solo per qualche mese, poi, se dovesse piacerci, in maniera più stabile».
Perché proprio lì?
FOLLESA: «Perché ci sentiamo come a casa».
E se da adolescente Agata fumasse marijuana, come i personaggi di Capsula e Nucleo (che hanno regalato popolarità ai Pali e Dispari, ndr)?
PISANI: «Da ragazzo l’ho fatto anch’io, ma poi mi è passata. Più che altro cercherei di farle capire che per vivere bene non servono le droghe».
FOLLESA: «Sarei terrorizzata: ho fumato un solo spinello nella mia vita e sono stata male. Spero di trasmetterle valori e interessi più forti».
Siete pronti ad allargare la famiglia?
PISANI: «A livello razionale sarei spaventato, ma poi proporrei di festeggiare con un sushi, come quando ho saputo dell’arrivo di Agata».
FOLLESA: «Fosse per me, vorrei quattro figli!».
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