Un anno di cinema ricchissimo: ecco i film più belli usciti al cinema nel 2015 - da vedere subito, se ancora non l'aveste fatto
I film del 2015 hanno offerto molto ed è tempo di selezionare quelli che secondo noi sono stati i migliori, da vedere subito se ancora non l'avete fatto.
È stato un'annata molto ricca, anche e soprattutto per il cinema italiano, grazie al trio delle meraviglie Garrone-Sorrentino-Moretti, i grandi esclusi dal Festival di Cannes (purtroppo), ma non solo.
Branagh, Eastwood, Iñárritu, Anderson, sono solo alcuni dei grandi nomi che ci hanno intrattenuto in questi mesi con storie bellissime.
La scelta è stata difficile, ma ecco i nostri film preferiti dell'anno.
(Più in basso trovate anche i migliori film romantici).
I migliori film del 2015
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Selma È la primavera del 1965 quando un gruppo di cittadini afroamericani guidati dal reverendo Martin Luther King, sceglie la cittadina di Selma in Alabama per manifestare pacificamente contro la disuguaglianza e per ottenere il diritto di voto. Un film profondo, che ci fa riscoprire il valore che la politica può avere, oltre che regalarci un ritratto commovente di un grande uomo del nostro tempo.
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Youth Sorrentino parla di giovinezza, raccontando la nostalgia del passato, fatto di grandi successi, ma anche di luci e ombre di una vita che spesso viene vista e giudicata solo in superficie. La valenza spirituale del film lascia molto più che quella cinematografica, in cui troviamo il solito Sorrentino esagerato, questa volta anche alla sceneggiatura. Se lo aspettavamo al varco dopo il successo di «La Grande Bellezza», possiamo comunque dire che ha superato brillantemente la prova. Certo è che, i suoi haters, da questo film ne usciranno inferociti.
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Il racconto dei racconti Talento nostrano, Matteo Garrone si lancia questa volta in un’impresa non semplice: quella del cinema fantasy. Il regista recupera le celebri favole del napoletano Giambattista Basile per un film corale con protagonisti divi internazionali del calibro di Salma Hayek, John C. Reilly e Vincent Cassel. Non abbiate paura del risultato: Garrone è riuscito a rimanere fedele al suo immaginario cinematografico, anche in questa sperimentazione che, attraverso tre storie principali, ripercorre temi a lui cari come la trasformazione del corpo e l’inganno.
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Kurt Cobain: Montage of Heck La rabbia provata già in giovane età, l’amore, la dedizione alla musica e alla famiglia, la droga: sono questi i focus da cui Brett Morgen non sposta l’oggetto d’analisi in questo documentario che ripercorre la vita della rock star dall’infanzia alla fine. Le interviste di rito ad amici e parenti sono inframmezzate da immagini d’archivio e animazione. Il regista è un veterano di progetti video musicali, ma il rischio che cadesse facendosi molto male su una figura così ‘sacra’ era alto. Invece ≪Kurt Cobain: Montage of Heck≫ è da vedere.
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Vizio di Forma Non fatevi ingannare dal trailer accalappia pubblico, che lo farebbe sembrare un episodio di ‘Ocean’s’ made in seventies: «Vizio di Forma» è un film psicotico difficile da digerire. 'Doc' Sportello ( Joaquin Phoenix ), un hippie che a tempo perso fa il detective, viene adescato dalla sua ex fidanzata per indagare su un caso difficile che ha a che fare con il suo nuovo amante. Un classico alla Paul Thomas Anderson, con più piani d’interpretazione, tratto dall’omonimo romanzo di Pynchon.
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Foxcatcher Bennett Miller, già regista di «L’Arte di Vincere» con Brad Pitt, gioca un’altra volta la sua trama drammatica su un campo sportivo: quello della lotta. La storia è realmente accaduta ed è quella del miliardario americano John du Pont, interpretato da un irriconoscibile Steve Carell, e del rapporto morboso che instaura con il suo protetto Mark Schultz, campione olimpico che allena, ma da cui presto esige un rapporto esclusivo. Un film ansiolitico.
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Wild «Wild» dalla trama potrebbe sembrare ‘il solito road movie’: una ragazza, interpretata dalla brava Reese Witherspoon , dopo la morte della madre, perde il controllo su se stessa e sulla propria vita. Per questo decide di affrontare i 1600 Km della Pacific Crest Trail in totale solitudine: metafora di un’espiazione personale che sta affrontando. Il regista Jean-Marc Vallée ce lo racconta con semplicità, ma grazia rara, facendoci dimenticare la trama un po’ trita.
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American Sniper Il bel Bradley Cooper interpreta Chris Kyle, cecchino leggendario a servizio degli Stati Uniti, nonché personaggio realmente esistito. Un film che racconta la guerra dal punto di vista di chi crede davvero che possa servire a costruire un mondo migliore, ma che poi si deve scontrare con una semplice verità: la violenza porterà con sé solo altra violenza.
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Quel fantastico peggior anno della mia vita In origine il titolo era «Me & Earl & the Dying Girl», che già raccontava perfettamente la storia di questo piccolo, ma delicatissimo indie movie premiato al Sundance Film Festival. Greg e Earl sono amici da una vita: mentre decidono cosa fare del loro futuro, tra college e problemi in famiglia, entrano in contatto con la fragile Rachel. Preparate i fazzoletti.
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The Visit Rebecca ha quindici anni e ha deciso di realizzare un film che ripercorre la vita della madre. La donna, molti anni prima, se n’era andata di casa in seguito a circostanze misteriose di rottura e mai più avvicinata ai propri genitori. Spronata a cercare risposte direttamente dai nonni sull’accaduto, Rebecca parte con il fratello Tyler e conosce per la prima volta i due anziani e all’apparenza tranquilli progenitori. ≪The Visit≫ è il primo film ben fatto di Shyamalan da anni: a metà tra urla e risate, un horror semplice di trama, ma originale in messa in scena e narrazione.
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Whiplash Se non fosse per lo ‘spiegone rivelatore’ che il direttore d’orchestra fa al suo allievo batterista per giustificare i comportamenti tenuti durante tutto il film, «Whiplash» sarebbe stato quasi un film memorabile. Detto questo, il regista è bravissimo a mettere in scena questa parabola di sudditanza e terrore che il maestro innesca nell’alunno, portandolo sull’orlo della follia, supportato da un ottimo cast: dal giovane Andrew Neyman al veterano J.K. Simmons, Premio Oscar e Golden Globe come Miglior Attore Non Protagonista per questo ruolo.
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Crimson Peak Immaginario gotico per questa storia d’amore e fantasmi firmata Guillermo Del Toro («Il labirinto del fauno», «Pacific Rim»). Inizio Novecento, NYC: Edith (Mia Wasikowska), mentre ancora affronta la scomparsa della madre, si innamora ricambiata del giovane e affascinante imprenditore Thomas Sharpe. L’improvvisa e misteriosa morte del padre, la porta a sposarsi con lui e a trasferirsi nella sua casa a Crimson Peak, dove vive con la solitaria e misteriosa sorella.
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Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza Non avvicinatevi a questo film se non vi piace il nonsense. Terzo capitolo della Living Trilogy di Roy Andersson, il film è una messa in scena corale di trentanove quadri che si focalizzano su tematiche come vita, morte, sciocchezza, follia ecc. raccontate con metafore visive tanto grottesche, quanto ironiche, argute e filosofiche.
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Birdman Premio Oscar come Miglior Film del 2014, «Birdman» racconta la storia di un attore (Michael Keaton), la cui fama è legata solo ad un personaggio - un supereroe - interpretato anni prima e da cui vuole un riscatto intellettuale. Per questo, si improvvisa regista di un’opera di Carver, ma ce la farà davvero? Sullo sfondo il teatro, gli attori coinvolti nell’opera con le loro storie private (Edward Norton campeggia su tutti) e il metacinema. Se proprio dovessimo trovare qualcosa da ridire, ci focalizzeremmo sulla leziosità registica di Iñárritu che, dalla storia ad incastri passa al finto piano sequenza, come se fare qualcosa ‘in più’ fosse un dovere.
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Inside Out ≪Inside Out≫ è l’ennesima conferma di casa Pixar: intimo, sensibile, divertente e visivamente immenso, ci racconta la storia del passaggio dall’infanzia all’adolescenza di una ragazzina di undici anni. L’abilità della casa d’animazione ancora una volta non è solo tecnica, ma anche teorica e rappresentativa: Tristezza, Gioia, Rabbia, Paura e Disgusto sono i sentimenti impersonificati, quelle emozioni che guidano la giovane protagonista nella sua difficile trasformazione.
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Non essere cattivo Ostia, metà anni Novanta. Vittorio (Alessandro Borghi) e Cesare (Luca Marinelli) sono amici da una vita e trascorrono le loro giornate campando di espedienti. Si drogano, bevono e il loro sport preferito è attaccar briga con chiunque, fino al giorno in cui Vittorio si innamora di Viviana e decide di cambiare. L’ultimo film di Claudio Caligari (L’odore della notte, Amore tossico), ultimato da Valerio Mastrandrea, è uno scorcio nella vita di periferia; è semplice, ma immenso; è narrativamente quello che troppo spesso manca al nostro cinema.
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Ex Machina Caleb (Domhnall Gleeson) è stato scelto dal proprietario dell’azienda informatica per cui lavora (Oscar Isaac) per un grosso esperimento. Giunto nella costruzione in cui questi vive isolato dal mondo, Caleb scopre che l’uomo si è dedicato per anni alla creazione di un’intelligenza artificiale e che lui è lì per testarla. Veste classica e surplus psicologico per questo sci-fi con protagonista la bella Alicia Vikander nei panni dell’intelligente androide. ≪Ex Machina≫ riflette sui diversi approcci umani e i conseguenti risvolti al mondo robot: di chi ne prende le distanze considerandoli solo oggetti e di chi, invece, finisce per non distinguerli dai propri simili.
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The Lobster Surreale e ipnotico, il quarto film del regista greco Yorgos Lanthimos («Dogtooth», «Alps») è una metafora sul ‘tempo amoroso’, sulla paura di rimanere soli dopo una certa età tipica del mondo occidentale, dove sembra obbligatorio categorizzare tutto, perfino i sentimenti: fidanzato, single, in cerca, sposato. Una delle migliori conferme di quest’anno.
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Mad Max: Fury Road Quarto capitolo della saga cult, uscito a distanza di trent’anni dall’ultimo episodio (Mad Max - Oltre la sfera del tuono, 1985), «Mad Max: Fury Road» è l’opera più sorprendente di quest’anno. George Miller ha saputo prendere un personaggio intoccabile per i cinefili e dargli sia una nuova vita ( Tom Hardy è stato sostituito allo storico Mel Gibson) sia una sua contemporaneità. Nonostante Mad Max sia un personaggio rilevante nella storia, la vera protagonista è l’eroina femminile interpretata da Charlize Theron: la ribelle Furiosa. Un film che è riuscito a darci molto di più di quello che ci saremmo già aspettati.
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I migliori film romantici del 2015
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Paper Towns La (ex) top model Cara Delevingne si è data alla recitazione. Ognuno la legga con il tono che preferisce. Tratto dal romanzo teen-cult di John Green, «Città di carta» è la classica storia di due amici d’infanzia che si perdono di vista perché al college lei è la più figa, mentre lui il più nerd. Ma lei ha bisogno di un socio per una vendetta. Allora da chi va? E lui secondo voi cosa fa? Come finisce?
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Cinquanta sfumature di Grigio L’attesissimo primo capitolo cinematografico del mommy porn più celebrato degli ultimi anni si è rivelato abbastanza deludente in materia erotica (in altri film si vede molto di più), ma non sentimentale. Mr. Grey è il Principe Azzurro che tutte le donne vorrebbero - infatti, forse per fortuna, non esiste nella realtà - e Anastasia vive la sua favola… sadomaso.
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Nessuno di salva da solo Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca sono rispettivamente Gaetano e Delia: a relazione terminata, la coppia si trova in un ristorante per decidere come dividersi le vacanze con i figli. L’astio iniziale, man mano si trasforma in ricordo: quello di un amore che si stenta a capire come sia iniziato, ma di cui ancora si sente il profumo che fu nell’aria.
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The divergent series: Insurgent È stato in «Divergent», primo capitolo della teen-saga creata da Veronica Roth, che abbiamo conosciuto la coppia Tris - Shailene Woodley e Four - Theo James. Il loro amore ‘vorrei, ma non posso’ ha lasciato un po’ inebriate anche le più adulte - lui, diciamocelo, è un pezzo di ragazzo - di carica erotica, replicando l’ormai celebre ‘meccanismo Twilight’. Questo secondo episodio non aggiunge granché al tutto, ma loro ci piacciono sempre molto.
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Hungry Hearts Quella tra Mina - Alba Rohrwacher e Jude - Adam Driver avrebbe tutti i motivi per essere una splendida relazione: si conoscono nel bagno di un ristorante cinese a NYC, dove rimangono intrappolati, si innamorano, convivono e, dopo poco, aspettano un bambino. Peccato scoprire solo a posteriori che lei ha un sacco di turbe legate all’alimentazione, con cui cerca di crescere il figlio; tanto, non solo da allontanare Jude, ma addirittura convincerlo che la ragazza sia un pericolo per la vita del bambino. Ansiolitico, ma Adam Driver è al massimo del suo fascino.
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Jupiter, Il destino dell’Universo Non passerà certo alla storia tra i film memorabili dei Wachowski. Visivamente potente, è però povero nello sviluppo di trama e personaggi. Al centro di questo fantasy c’è il personaggio di Jupiter, interpretato da Mila Kunis, una ragazza che sogna un futuro migliore, non sapendo che il cambiamento è dietro l’angolo. Caduta vittima di un manipolo di alieni, verrà salvata da colui che diventerà mira delle sue attenzioni: Caine Wise - Channing Tatum. Ma non è finita. Insieme a lui tenta di riprendersi ciò che le aspetta nell’Universo: il potere.
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Le regole del caos Kate Winslet è protagonista di questo dramma sentimentale in costume nelle vesti di Sabine De Barra, donna non nobile, che si troverà a lavorare al cospetto di Luigi XIV su uno dei giardini principali di Versailles. È durante questo incarico che incontra e si innamora dell’artista di corte André le Notre (Matthias Schoenaerts): lei viene attratta dall’aria malinconica di lui, lui dalla forza di lei. Un film originale, anche se troppo fastoso e teatrale, a tratti.
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Love is All Qual è stato il primo bacio al cinema? «Kiss In the Tunnel» del 1899. E il primo appuntamento? E poi come si è evoluto ‘l’amore da grande schermo’, dai filmini di famiglia alle prime nozze gay? Il regista Kim Langilotto si è posto queste domande davanti all’immenso archivio nazionale del British Film Institute, ma non solo, da cui ha attinto a piene mani scene poi montate e musicate da Richard Hawley (ex frontman dei Pulp). Il risultato è un excursus temporale e sociale sull’amore romantico. Emozionante.
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Accidental Love Alice Eckle ( Jessica Biel ) è una cameriera che sta ricevendo la proposta di matrimonio dal fidanzato ad una cena, quando un operaio che stava aggiustando una decorazione, le cade addosso con una sparachiodi. Ne parte uno che le si va a conficcare nel cervello senza possibilità di rimozione. Nessun problema, se non fosse che alla ragazza si risveglia uno strano appetito sessuale. A metà tra commedia e film romantico, «Accidental Love» non verrà ricordato tra i capolavori di O. Russell («Il Lato Positivo»), ma comunque un buon intrattenimento. E poi c’è Jake Gyllenhaal: serve dire altro?
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Adaline, L'eterna giovinezza Con reminiscenze narrative a «Il curioso caso di Benjamin Button», il film del giovane regista Lee Toland Krieger racconta la storia di una donna che, dopo un incidente d’auto, diviene immortale. Passano decenni tutti uguali fino a quando incontra Ellis, un trentenne con cui è attrazione a prima vista e il cui amore ha radici lontane. Un po’ impensabile per trama, ma comunque ben realizzato.
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La teoria del tutto È a una festa all’Università di Cambridge, dove lei studia Lettere e lui Fisica, che Stephen (un bravissimo Eddie Redmayne, premio Oscar come Miglior Attore Protagonista per questo ruolo) e Jane (Felicity Jones) si incontrano. È subito colpo di fulmine e l’inizio di una storia pronta a durare nel tempo. Quel tempo, che è anche la materia d’analisi di Stephen, il cui obiettivo è trovare una formula che dia un senso a tutte le forze dell’Universo. La vita lavorativa dei due si incrocia con quella privata, tra figli, malattia e infermità, tra scienza e religione.
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Il racconto dei racconti Una regina fa di tutto per avere un figlio. Due anziane donne ingannano un re erotomane. Un sovrano organizza un torneo per dare la figlia in sposa, ma verrà punito dalla sorte. Il desiderio che consuma è uno dei temi che animano questo film corale tratto dalle favole di Giambattista Basile in «Lo cunto de li cunti». Una riflessione sull’origine dell’amore e dell’attrazione.
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Giovani si diventa Ben Stiller e Naomi Watts sono protagonisti di questa insolita storia d’amore che racconta una crisi di mezza età tra marito e moglie.
Mentre i coetanei iniziano a sfornare figli loro, non potendone avere, legano con una coppia di ventenni hipster la cui vita sembra così semplice e perfetta da far invidia.
Mentre i nodi vengono al pettine, i due si accorgono che, forse, è solo la propria noiosa, ma confortevole, comodità borghese a renderli davvero felici. -
Tutto può succedere a Broadway Sono molte le risate che vi farete guardando questa storia di amori ed equivoci con protagonisti Owen Wilson, Imogen Poots, Jennifer Aniston, Quentin Tarantino e molti altri. Con un ritmo di battute che ci ricordano un 'Woody Allen d'annata’ il regista Peter Bogdanovich ci intrattiene e ci incalza per due ore. Per una serata di puro relax.
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Un disastro di ragazza Il re della commedia a stelle e strisce Judd Apatow non smentisce il suo fiuto in fatto di risata e costruisce un film attorno al personaggio di Amy Schumer, la stand-up comedian più hit del momento. La biondissima interprete si cala nei panni di una cinica giornalista che non crede nella monogamia, ma che dovrà ricredersi dopo l’incontro con Aaron Conners, un medico sportivo delle star su cui avrebbe dovuto scrivere un pezzo cinico e disincantato dei suoi.
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Carol Piccolo strappo alla regola per questo film che uscirà coi primissimi giorni dell’anno nuovo. Cate Blanchett e Rooney Mara sono le protagoniste di una profonda storia d’amore ambientata nell’America della Guerra Fredda, dove l’omosessualità era ancora trattata come un disturbo della personalità. «Carol» è la storia di due donne che provano ad avere un’esistenza imposta, ma che trovano contro ogni avversione il coraggio di ribellarsi, abbracciando la libertà.
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Quel fantastico peggior anno della mia vita In origine il titolo era «Me & Earl & the Dying Girl», che già raccontava perfettamente la storia di questo piccolo, ma delicatissimo indie movie premiato al Sundance Film Festival. Greg e Earl sono amici da una vita: mentre decidono cosa fare del loro futuro, tra college e problemi in famiglia, entrano in contatto con la fragile Rachel. Preparate i fazzoletti.
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Cenerentola Trasposizione del classico animato di casa Disney, «Cenerentola» è stata una delle sorprese positive di quest’anno. Non solo Branagh ha saputo modernizzare, senza stravolgere, la favola originale - Cenerentola non aspetta il Principe, lo incontra e accade prima del ballo - ma ha reso la favola una magia possibile per le principesse d’oggi (di ogni età). La sua Cenerentola, infatti, è una donna che non ha paura di vivere, indipendente, gentile, testarda e, ovviamente, innamorata.
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Crimson Peak Immaginario gotico per questa storia d’amore e fantasmi firmata Guillermo Del Toro («Il labirinto del fauno», «Pacific Rim»). Inizio Novecento, NYC: Edith (Mia Wasikowska), mentre ancora affronta la scomparsa della madre, si innamora ricambiata del giovane e affascinante imprenditore Thomas Sharpe. L’improvvisa e misteriosa morte del padre, la porta a sposarsi con lui e a trasferirsi nella sua casa a Crimson Peak, dove vive con la solitaria e misteriosa sorella.
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The lobster Surreale e ipnotico, il quarto film del regista greco Yorgos Lanthimos («Dogtooth», «Alps») è una metafora sul ‘tempo amoroso’, sulla paura di rimanere soli dopo una certa età tipica del mondo occidentale, dove sembra obbligatorio categorizzare tutto, perfino i sentimenti: fidanzato, single, in cerca, sposato. Una delle migliori conferme di quest’anno.
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