Fotogallery Tendenze per la Primavera-Estate 2014
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... tribale, pink, optical e molto altro. Trend e segreti della moda della PE 2014
Le quattro settimane della moda per la primavera-estate 2014 sono terminate all’insegna delle grandi novità, come il cambio della direzione creativa di Louis Vuitton, dove dopo 16 anni Marc Jacobs lascerà il posto, a quanto dicono le voci, a Nicolas Ghesquière (ex-Balenciaga). Un’altra volta uno stilista italiano è stato scelto invece per disegnare la linea francese Rochas. Alessandro dell’Acqua, già mente creativa della sua linea N.21, sostituirà Marco Zanini, che a sua volta sarà responsabile del nuovo volto della storica maison Elsa Schiaparelli, di proprietà di Diego Della Valle.
Anche dal punto di vista dello stile ci sono molte novità per la prossima PE 2014. Dopo qualche anno che assistiamo a inclinazioni minimal, ornamenti astratti ed essenziali, si annuncia un ritorno in grande stile alla decorazione e all’esuberanza, declinata in svariati temi come il folk, il preppy, la disco e il tribale. Questa stagione si avvicina di nuovo alla moda tematica e propone collezioni decisamente più creative, coraggiose e divertenti.
IL NUOVO FIGURATIVO
L’arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, in particolare quelli basati sulle figure umane. Prendono così forma sugli abiti estivi fisionomie di dipinti, disegni e fotografie che rappresentando volti femminili. Nel caso di Antonio Marras è lo stilista stesso l’artefice del disegno, mentre Aquilano.Rimondi partono dalle opere di Paul Gauguin e Miuccia Prada s’ispira allo stile dei murales di Diego Rivera. (Da sinistra: Aquilano.Rimondi , Antonio Marras , Prada , Jean-Charles de Castelbajac , Giles )
OP ART
Le configurazioni geometriche dei cerchi, quadrati e triangoli esibiti su outfit rigorosamente bianco/nero creano inediti effetti ottici. Alla razionalità dei colori si aggiunge la precisione matematica di motivi ripetitivi che creano look improntati rigore. (Da sinistra: Derek Lam , Emanuel Ungaro , Edun , Rodarte , Balmain )
DISCO GLAM
La mostra sulla carriera di David Bowie ‘David Bowie Is…’, tenutasi quest’anno al Victoria&Albert Museum di Londra, ha sicuramente ispirato alcuni stilisti nella ricerca e riproposizione del grande tema disco glam anni settanta, del quale Bowie è il massimo esponente e personificazione. Indispensabile per un look a tema sono i materiali metallizzati e riflettenti, che nel caso del completo di Tom Ford richiamano persino la superficie di una disco-ball. (Da sinistra: Haider Ackermann , Tom Ford , Gucci , Marc by Marc Jacobs , Lanvin )
SPORT COUTURE
Da molte stagioni osserviamo la tendenza street wear declinata nella ricerca dei nuovi volumi over e reinterpretazioni di capi iconici come la varsity jacket, la storica giacca americana delle squadre sportive. Per la prossima estate lo spirito sportivo incontra l'anima couture, attraverso costruzioni elaborate nella interpretazione di ampi volumi e l’utilizzo di tessuti preziosi nell' atletico colore bianco. (Da sinistra: Balenciaga , Francesco Scognamiglio , Giambattista Valli , Trussardi , Alexander Wang )
GRAFICA TRIBALE
Colori saturi e primari, una vivace confusione di motivi, patchwork di simboli e "grossolani" colpi di pennello sono gli ingredienti delle stampe che richiamano un'estetica tribale. Christopher Kane e Missoni creano pattern che assomigliano alla pittura rupestre, realizzati con segni e lettere moderni. L’energia primitiva si scatena con energetiche pennellate di tinte primarie sugli abiti di Céline, mentre l’intenso caos multicolore di Jil Sander e Chanel ricorda del tribalismo africano. (Da sinistra: Christopher Kane , Jil Sander , Céline , Chanel , Missoni )
REBEL AT HEART
Un'altra tendenza trova le sue origini in una mostra di quest’anno, quella del Metropolitan Museum a New York:‘Punk: Chaos To Couture’. L’aspetto punk e grunge del trend è già stato esplorato nella stagione invernale ma continua il suo viaggio nell'aspetto aspetto rock nella PE 2014. Un tema che parla di ribellione giovanile e che trova le sue origini alla fine degli anni Cinquanta in film come ‘Gioventù bruciata’ con James Dean. L’uso della pelle nera, richiamo al classico chiodo, è d’ordinanza, aggiungendogli aspetti più recenti come la trasparenza delle camicie e abbellimenti di borchie e fibbie dorate. (Da sinistra: Balmain, Isabel Marant , Versace , Kenzo , Saint Laurent )
TENTAZIONE TRASPARENZA
Femminilità eterea che si trasforma in un moderno look urbano attraverso capi quasi minimalisti. Realizzati con strati di trasparenze nelle nuance del bianco, creano segni grafici dove traspare il colore della pelle. Sono outfit impalpabili e sensuali, che diventano ‘street wear light’ grazie alla razionalità nella costruzione. (Da sinistra: Edun, Lacoste , Iceberg , Erdem , Calvin Klein )
POP COLOR BLOCK
Divertente, spensierata e con un richiamo alla coloratissima moda degli anni Ottanta, così si presenta anche questa stagione in passarella l’onnipresente e ricorrente tema del color-blocking. Parola chiave sono i colori accesi come il giallo canarino, il rosa shocking, il turchese, l’arancione e molti altri, che insieme formano attraverso spazi lineari e diagonali un caos organizzato, che piacerà a chi adora essere notato. (Da sinistra: Emanuel Ungaro, Roland Mouret , Roksanda Ilincic, Jeremy Scott , Fausto Puglisi )
FOLK AL FEMMINILE
Come il disco glam anche il tema folk appartiene alla cultura degli anni Settanta, il decennio che nelle referenze delle mode passate sembra essere il preferito dagli stilisti. Motivi floreali ricamati, stampe piazzate e nastri all’uncinetto d’ispirazioni folcloristiche e gitane sono abbinati ai colori allegri del arcobaleno su abiti e tuniche candidi, che diventano look estivi spensierati e freschi. (Da sinistra: Valentino , Alberta Ferretti , MSGM , Mulberry , Manish Arora )
LA TRIBù DELLA MODA
Abiti bianconeri composti da una moltitudine di piumaggi e frange irradiano, attraverso disegni grafici astratti, un'energia pura ed effetti tridimensionali. Elementi di un immaginario collettivo che riconduce all’abbigliamento primitivo delle tribù africane e che fanno apparire chi le indossa come moderne amazzoni. (Da sinistra: Chanel, Céline, Alexander McQueen , Missoni, Erdem)
PREPPY IN PINK
Con lo stile preppy si intende un mood bon ton giovanile che si è creato nelle università della Ivy League negli USA a partire degli anni Cinquanta, che predilige un look femminile, ma innocente, attraverso l’uso dei colori tenui come il rosa e capi d’abbigliamento da ‘brava ragazza’ come abiti, camicette e gonne. La prossima primavera-estate propone diverse varianti e interpretazioni di questa tendenza, sempre nei toni delicati toni del rosa. (Da sinistra: John Galliano , Chanel, Prabal Gurung , Balmain, Preen )
LA T-SHIRT PARLANTE
Dillo con una maglietta! Le ‘statement’ t-shirts non sono una novità nella moda, ma è sorprendente quanti stilisti le abbiano utilizzate questa stagione. Dando spiegazione sul tema della sfilata, come nel caso di Christopher Kane che le ha riempite di fiori e petali. O Vivienne Westwood, che per la sua seconda linea, ha tenuto di dirci che dovremmo prestare più attenzione al riscaldamento globale, mentre nella sempre ironica collezione di Moschino veniva detto ‘Niente’. (Da sinistra: Jean-Charles de Castelbajac, Kenzo, Christopher Kane,Vivienne Westwood Red Label)
DIANA MUREK è l'autrice del blog intothefashion.com
© Riproduzione riservata
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