Fotogallery Plùs Que Ma Vìe: formale rivisto e corretto
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Con il progetto Plùs Que Ma Vìe Andrea Lazzari rilegge l'abito maschile. Alterando stereotipi e prospettando soluzioni futuribili
Con il progetto Plùs Que Ma Vìe Andrea Lazzari rilegge l'abito maschile. Alterando stereotipi e prospettando soluzioni futuribili
Neo-formale. Suggerire il senso del progresso e dell'innovazione senza tradire una classicità di fondo. L'antitesi più stimolante del guardaroba maschile è per il giovane Andrea Lazzari, classe 1991 e un diploma alla Marangoni, l'origine di tutta una concezione estetica. Purezza del disegno, un'eleganza che sappia vivere di tessuti sartoriali non meno che di tecnici ad alta prestazione, tradizione e anelito sperimentale fusi in una formula contemporanea. Uno sforzo che dura da meno di due stagioni- Plùs Que Ma Vìe nasce infatti nel giugno 2013-, ma che non ha mancato di suscitare interessi a diverse latitudini. La prima collezione ha sfilato sulle passerelle di Parigi e San Pietroburgo, la seconda a Copenaghen. E già si parla di un invito alla Vancouver Fashion Week.
Labyrinth. Il tema della collezione Autunno Inverno 2014 rilegge l'archetipo del labirinto. È la metafora del perdersi per ritrovarsi, dell'affrancarsi da limiti e sbarramenti imposti per guadagnare una via d'uscita nel segno della creatività personale. Nei capi questo dualismo si ripropone nell'accostamento di lane d'alta confezione alla serie di tartan e stampati: quadrettature e reticolati che ripropongono l'immagine del dedalo e individuano sezioni e pannelli visivamente a contrasto sugli abiti di gusto minimale. Il cotone e la seta in giochi di sovrapposizione, la maglieria sovradimensionata, le rifiniture al neoprene infondo un'anima streetwear alla pulizia meticolosa del sartoriale.
© Riproduzione riservata
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