Simone Rocha: lezione di semplicità
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Pochi solidi modelli, una vestibilità androgina e rigorosa. È la carta vincente giocata dalla giovane Simone Rocha per l'autunno-inverno 2011
Pochi solidi modelli, una vestibilità androgina ed essenziale. È la carta vincente giocata dalla giovane Simone Rocha per l'autunno-inverno 2011
Il talento c'è ed è fuori discussione. E solleva Simone Rocha dall'accusa semplicistica di essere figlia di cotanto padre, quel John Rocha stilista e designer di oggetti che ha guadagnato a Dublino una nuova reputazione in fatto di moda. Nella stessa città Simone ha frequentato il National College of Art and Design, prima di approdare a Londra sui banchi del Central Saint Martins. Con all'attivo una capsule collection per Topshop, una vetrina d'onore da Selfridges (per un mese) sulla londinese Oxford Street e un debutto che ha strappato entusiastici consensi, le scommesse sul futuro di questo astro irlandese si accettano tutte a cuor leggero.
La collezione dell'inverno 2011 ha dissipato, se mai ce ne siano stati, gli ultimi scetticismi. La forza sta tutta nella semplicità e nella coerenza dell'ispirazione. Trasparenza, innanzitutto. La camicia è ridotta ad uno scheletro diafano, con maniche di velo e colletto abbottonato bene in vista; doppiata in velo anche la gonna, ed è un'azzeccata iniezione di femminilità. Altrove, invece, le giacche sono mascolini doppiopetti e i cappotti scivolano dritti, concedendosi solo qualche innesto di pelliccia. Il nero dell'abitino in pelle e dei pantaloni dalla finitura lucida regola il tutto con un pizzico di pepe rock, stagliandosi contro una selezione cromatica che alterna il beige al corallo e al cipria.
Menzione speciale per le scarpe. Stringate da uomo a tutti gli effetti, sopraelevate da un tacco in plexiglass di rara bellezza.
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