Borsalino: amori a prova di bombetta
Fotogallery Borsalino: amori a prova di bombetta
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E soprattutto di fedora. Grazie al marchio italiano sinonimo di cappello in tutto il mondo
E soprattutto di fedora. Grazie al marchio italiano sinonimo di cappello in tutto il mondo
“Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive di ricordi o no”. All'epoca di Oscar Wilde, autore della citazione, ciò era particolarmente vero. Le vedove vittoriane siglavano il ritiro dal mondo indossando una cuffietta molle, allacciata al mento con un fiocco: il cosiddetto bonnet. Niente a che vedere col cilindro rigido, virilmente strutturato, dei signori della buona società. Da una lato la femminilità segregata e remissiva, dall'altro il consueto maschilismo spaccone.
La leggendaria storia di Borsalino ha in qualche modo ricucito lo strappo, imponendo tanto agli uomini quanto alle donne il suo stile sempreverde e facendo scoccare l'amore all'ombra di un fedora. Come succede agli indimenticabili Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca. Due cuori e una falda di feltro.
Dal capostipite Giuseppe Borsalino, provetto cappellaio nell'ottocentesca Alessandria, alla realtà di un marchio oggi acclamato sui cinque continenti il segreto per una testa chic è sempre lo stesso. Feltro finissimo, oppure paglia schiarita dal sole e dallo zolfo per il classico panama Montecristi. Con la novità di un lino spalmato che non teme pioggia né macchia. Tanti i colori, unico il requisito per indossarli: la personalità. Che poi è l'anticamera di ogni seduzione.
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