Prima di additare grassi e carboidrati fate il punto sul vostro stile di vita: 8 errori comuni che fanno ingrassare (da evitare per non litigare con la bilancia)
Siete soggetti a strani e inspiegabili fenomeni di lievitazione del girovita (robe che neanche l'Area 51 e i cerchi nel grano) nonostante pesiate ogni fusillo e abbiate rinunciato alle tentazioni al punto da cambiare canale anche di fronte ai cooking show?
In realtà una spiegazione c'è ed è anche molto semplice: a farci ingrassare non sono solo i grassi e gli zuccheri, che certamente hanno un ruolo non da poco, ma anche gli stili di vita e le scelte alimentari, che incidono “silenziosamente” sulla bilancia.
E allora, ecco 8 errori (che prima o poi tutti commettono) che vi fanno aumentare di peso.
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1. Fate tutti i giorni colazione al bar
Fare un pit-stop al bar di fiducia per brioche e cappuccino prima di entrare in ufficio o in università di sicuro è un buon modo per iniziare la giornata e assicurarsi il pieno di energie, ma alla lunga vi assicurerà anche una bella maniglia dell'amore.
Il croissant (o cornetto che dir si voglia) è realizzato con margarina (raramente con il burro), olio di palma, olio di cocco e sciroppi e contiene circa 400 kcal.
Insomma, una bomba ipercalorica di grassi saturi, dannosissimi per la salute (in primis per le arterie e il cuore) e per il peso-forma.
La soluzione?
Fare colazione a casa propria, con ingredienti “ragionati” accuratamente.
Via libera a cereali integrali, come fette biscottate e biscotti, un cucchiaino di marmellata, frutta di stagione e yogurt. Come accompagnamento potete scegliere una tazza di latte o di tè verde.
2. A pranzo mangiate spesso panini e piadine
Quante volte avete pensato: «A pranzo mangio un panino così rimango leggera e non ingrasso»? Niente di più sbagliato!
Spesso questi prodotti, che acquistiamo nei bar o nelle tavole calde, sono farciti con ingredienti ricchi di grassi saturi, sale e conservanti, come gli insaccati e le salse, e sono quasi del tutto privi di vegetali.
Possiamo concedercene uno ogni tanto ma la regola è sempre la stessa: variare.
La soluzione?
Se non abbiamo la possibilità di portarci il pranzo da casa (la famosa “schiscetta”), perlomeno eliminate le salse dal panino e prediligete quelli con più verdure, alternandoli con insalatone e piatti poco elaborati.
3. Mangiate velocemente e in maniera distratta
Un morso e un clic sul mouse, un morso e una lettura veloce sullo schermo, un morso e una telefonata di lavoro.
Se la vostra pausa pranzo è più o meno questa, è normale che ci sia qualcosa che non va quando salite sulla bilancia.
Mangiare senza prestare attenzione a ciò che si ingerisce non ci permette di percepire cosa abbiamo realmente nel piatto e quando lo terminiamo: in questo modo il senso di sazietà tarda ad arrivare e tendiamo, prima o poi, a trangugiare ciò che ci capita sotto tiro... per buona pace dei rotolini!
La soluzione?
È bene rispettare il metabolismo e la digestione – che sono più importanti di riunioni, mail e telefonate – e prendersi almeno una mezz'ora di tempo per gustare poco alla volta il cibo.
4. Fate gli abbinamenti sbagliati
Se vi state gustando un bel piatto di spaghetti con pomodoro e basilico, evitate di sbocconcellare anche il pane: questi due prodotti, infatti, contengono carboidrati, cioè zuccheri che incidono notevolmente sull'apporto calorico e sull'indice glicemico.
La soluzione?
Alla pasta potremmo abbinare un piatto di verdure, come spinaci, coste, pomodori, piselli o carciofi, perché le loro fibre sono in grado di controbilanciare piuttosto bene l'apporto di carboidrati, frenando l'aumento della glicemia nel sangue.
Il pane, invece, potremmo lasciarlo come accompagnamento a un piatto di carne o pesce.
5. Usate piatti troppo grandi
Date un'occhiata nella vostra dispensa: quanto misurano i vostri piatti?
Se sono di grandi dimensioni, infatti, potrebbero avere un ruolo nella vostra battaglia contro i chili di troppo.
Eccezion fatta per gli chef stellati, tutti tendiamo a riempire in maniera sostanziosa il piatto che abbiamo in tavola e ciò contribuisce a farci perdere il senso della misura. Tradotto: mangiamo tanto, forse troppo.
La soluzione?
Utilizzare piatti un po' più piccoli, e continuare a riempirli normalmente: in questo modo l'occhio viene “ingannato” da una fondina o un piano pieni, seppur di dimensioni limitate.
6. Siete troppo “modaioli”
Un aperitivo al giorno e ti becchi un rotolo tutt'attorno (alla vita).
Certo, resistere alla tentazione di un buffet ricco e variegato è davvero impossibile ma tra una tartina e un'oliva ascolana si nascondono ingredienti grassi, estremamente salati e molto calorici.
Non solo: spizzicare qua e là prolunga il senso di sazietà e dunque siamo portati a fare più refill al piatto. Per non parlare poi dei cocktail alcolici che sono un concentrato di zuccheri.
La soluzione?
Ogni tanto possiamo anche concedercelo ma non deve diventare un'abitudine.
Meglio sostituire l'aperitivo con un pasto completo, accompagnato da un calice di vino rosso o da una birra, che sono molto più salutari dei cocktail.
7. Mangiate sempre un dolcetto a fine pasto
Se il vostro peccato di gola è il dessert a fine pasto, dovete cambiare registro.
Che siano confezionati o fatti in casa, poco importa: i dolci contengono grandi quantità di zuccheri, che innalzano i valori della glicemia nel sangue e sono nemici del girovita.
La soluzione?
Ogni tanto, per regalare qualche soddisfazione al palato, potremmo addentare un cubetto di cioccolato fondente, che protegge il sistema cardiovascolare e migliora la circolazione sanguigna. Ma non trasformatelo in un'abitudine.
8. Andate a dormire subito dopo cena
Piazzarsi davanti alla TV o rintanarsi sotto alle coperte subito dopo aver mangiato favorisce l'accumulo di grassi e non consente di smaltire le calorie del pasto.
La soluzione?
Dopo cena l'ideale sarebbe attendere almeno tre ore prima di coricarsi. Inoltre bisognerebbe cercare, per quanto sia possibile, di fare un po' di moto leggero, come ad esempio una camminata o una pedalata, anche sfruttando la cyclette o la passeggiata del cane, da allungare per il benessere di entrambi.
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