16 cattive abitudini da abbandonare dopo i 30 anni
Quando di anni ne avevate quindici (o 25) era un conto, ma compiuti i 30 anni (e oltre) ci sono una serie di cattive abitudini che dovreste abbandonare il prima possibile per vivere (più) felici e appagate, oltre che più belle e in salute.
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Brutte abitudini a livello caratteriale che dettano i rapporti con gli altri o vizi (ben) poco sani che vi siete concesse senza badare alle conseguenze.
Conseguenze che però, più presto che tardi, vi presenteranno un conto non proprio economico.
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16 cattive abitudini da abbandonare una volta compiuti i 30 anni
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1. Mangiare a orari improbabili
Che fossero le quattro del mattino, le cinque del pomeriggio o metà mattinata non era importante: ogni momento era ok per concedersi qualsiasi tipo di snack dolce o salato.
Non che adesso dobbiate patire la fame – anzi – ma è ora di iniziare a ripiegare su opzioni più salutari e uno stile di vita più equilibrato.
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2. Spendere soldi che potreste non avere
Croce e delizia di tutte le patite di shopping che tendono ad abusare di quel fantastico «pagherò» concesso dalle carte di credito.
Peccato che, a volte, il plafond stabilito superi i risparmi sul conto, e chiedere aiuto ai propri genitori o decidere di vivere per un mese ad acqua e gallette ipocaloriche per compensare le uscite non costituisca più una valida alternativa.
3. Fumare
Davvero dobbiamo dirvi che prima smettete, meglio è?
4. Trascorrere intere giornate sul divano
Soprattutto nel weekend, a godersi intense maratone di binge watching o anche semplicemente a «non fare nulla in particolare».
La spiccata attitudine a ciondolare che avete coltivato con passione negli anni si rivelerà la perdita di tempo più seccante in assoluto, e onde rattristarvi senza soluzione a fine giornata a causa della vostra inconcludenza, è meglio abbandonarla una volta per tutte.
5. Preoccuparsi (troppo) delle opinioni altrui
Cercate di prenderne coscienza il prima possibile: nessuna di voi riuscirà mai ad accontentare tutti con le proprie decisioni.
Il che, in un certo senso, vi risparmierà una dose consistente di tempo speso nel tentativo di rendere ogni persona felice, facendovi concentrare maggiormente sulla vostra, di felicità.
Il che non significa diventare di colpo egocentriche, ma capire fino a che punto gli altri possono influenzarvi con le loro opinioni, e iniziare a dare più retta al vostro istinto e giudizio.
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6. Esagerare col junk food
Non siamo qui a fare la paternale, ma è bene prendere confidenza con alcune dolorose verità, come ad esempio il fatto che il metabolismo dei quindici o dei vent’anni non si somiglia per niente a quello che viene dopo.
Meglio ridurre i peccati di gola per evitare di piangere lacrime amare quando per chiudere i jeans vi toccherà trattenere il respiro.
7. Mangiarsi le unghie
E con loro cuticole, pellicine e chi più ne ha, più ne metta.
Incolpate l’ansia, il nervosismo, un vizio acquisito, ma il risultato rimane sempre lo stesso: oltre che decisamente brutte da vedere, le unghie mangiucchiate costituiscono un pessimo biglietto da visita.
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8. Non mettere la protezione solare
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la convinzione che con la protezione solare non ci si abbronzi non solo è falsa, ma è estremamente dannosa.
La vostra pelle vi sarà immensamente grata, perché soltanto così le eviterete macchie, rughe ed inestetismi.
Vi serve una spinta in più? Ripetetevi le parole di Coco Chanel come un mantra: «La natura ti dà la faccia che hai a vent’anni, è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant’anni».
9. Saltare la colazione
Spesso è una (cattiva) abitudine che si prende negli anni del liceo, quando rinunciare anche solo a dieci minuti di sonno per concedersi una veloce colazione sembra un peccato mortale.
Eppure gli esperti sostengono che si tratti del pasto più importante della giornata, e a ragione: saltarla significa arrivare all’ora di pranzo con una fame giurassica, e fare i conti con un cervello che va a rilento, perché privo degli zuccheri necessari per funzionare.
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10. Alzare il gomito troppo spesso
Quando c’è da far festa è sacrosanto farlo, a venti come a trenta e a cinquant'anni.
Però, a prescindere dagli effetti dannosi degli alcolici di cui questa non è la sede per approfondire, la resistenza all’hangover si affievolisce col tempo, e le sue conseguenze (devastanti, in alcuni casi) a livello fisico e umorale superata una certa età non lasciano scampo.
Preferite il vino ai super alcolici e limitatevi a uno o due bicchieri. A stomaco pieno.
11. Trovarsi invischiate in relazioni tossiche
È una cosa che fa male a qualsiasi età, ma crescendo diventa solo più difficile uscirne indenni e con i nervi saldi.
Sbarazzatevi quindi di chi – anziché amarvi e rendervi pienamente e genuinamente felici – vuole fare perno sulle vostre insicurezze e paure per legarvi a lui.
L’amore, quando funziona, è una cosa semplice: lasciate gli struggimenti e i patemi a chi ha tempo (ed energie) da perdere.
12. Essere sempre in ritardo
Se avere la nomea di ritardatarie quando si è ventenni può costituire una sorta di «marchio di fabbrica» su cui ironizzare, andando avanti con gli anni e all’aumentare delle proprie responsabilità, questo rischia invece di diventare un enorme problema.
Non solo sul lavoro, dove a parte qualche sporadico imprevisto è comunque inammissibile, ma anche nelle relazioni interpersonali.
Non stupitevi se un giorno arriverete a un appuntamento con la consueta mezz’ora di ritardo, e non troverete nessuno ad attendervi: ve la sarete cercata.
13. Procrastinare
Qualsiasi cosa, dalle lavatrici, al cambiare una lampadina, rifare i soprattacchi delle scarpe o riordinare i file sul computer.
Non è più tempo di continuare a ripetersi «sì, poi ci penserò», perché le cose tenderanno sempre più ad accumularsi, e doversi occupare di tutto all’ultimo momento diventa una fonte inesauribile di stress… di cui non avete assolutamente bisogno.
14. Non dormire abbastanza
Sia chiaro, non è che se non dormite almeno otto ore per notte crolla il mondo, ma questo vi rende inevitabilmente più nervose e meno produttive il mattino seguente.
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Senza diventare intransigenti o paranoiche, cercate di tutelare un po’ di più il vostro sonno, perché mente e corpo ve ne saranno riconoscenti: lo sapete che così facendo aiutate anche il metabolismo a essere più veloce e reattivo?
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15. Mentire
Anche se tutte le bugie che dite ricadono in quella macro-categoria delle bugie bianche – e dunque innocue – lo stress fisico e mentale che deriva dalla paura di venire colte in flagrante è il medesimo.
La sincerità, anche quando è difficile da esprimere o brutale da metabolizzare, in questi casi costituisce sempre la via migliore da perseguire.
16. Credervi migliori di tutti
Non è così, e soprattutto va bene così.
Non siete Wonder Woman, ma avete debolezze su cui lavorare e punti di forza da valorizzare: anziché iniziare un’inutile competizione con chi è più in gamba di voi, cercate di prendere esempio, capendo dove e cosa potete imparare per migliorarvi.
Spesso sono proprio l’umiltà e la consapevolezza dei vostri limiti a regalarvi la lucidità e l’atteggiamento giusto per diventare la persona che desiderate essere.
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