Personalizzabile e super efficace: il Bullet Journal, disponibile sia come agenda che come app, è il metodo che darà una svolta organizzativa alla vostra vita
Se amate organizzare le cose per bene, abbiamo il vostro paradiso.
Se nella lista dei vostri buoni propositi c'è la voce imparare a organizzarmi meglio, abbiamo la soluzione che vi serve.
Il punto di incontro tra i due mondo si chiama Bullet Journal ed è stato creato da Ryder Carroll a Brooklyn, NYC.
Si tratta in pratica di un metodo (più che di un'agenda) che sta spopolando moltissimo e che permette di organizzarsi e organizzare tutti gli impegni in modo flessibile e personalizzabile, sia per il lavoro che per la vita personale.
Guardate il video per capirne il funzionamento.
Funziona veramente?
L'obiettivo del Bullet Journal realizzato da Ryder Carroll è: "Track the past, organized the present and plan for the future" (che tradotto significa "Monitora il passato, organizza il presente e pianifica il futuro").
Un suo grande pregio è l'estrema flessibilità che permette di scoprire pian piano il metodo perfetto per ognuno di noi.
Come avete potuto notare dal video, l'impegno iniziale è piuttosto faticoso: dovrete creare le griglie, trascrivere calendari, progettare la pagina e così via.
Ma una volta fatte le fatiche iniziali,il Bullet Journal si rivela, nella pratica, un procedimento abbastanza semplice.
Dovrete solo tenere a mente tre diversi metodi per segnare e registrare sul taccuino le varie cose:
- azioni (rappresentate con un puntino), ossia i compiti da svolgere
- eventi (rappresentati con un cerchietto), cioè gli impegni di varia natura
- note (rappresentate da una linea), cioè i fatti, le idee e i pensieri da ricordare ma che non richiedono un’azione precisa.
Da cosa è composto il Bullet Journal?
Il Bullet Journal è composto da diverse parti.
In primis troviamo l'indice (dove va presa nota di tutte le sezioni che si inseriranno e i rispettivi numeri di pagina), seguito dalle keys (cioè la legenda dei simboli usati) e dal future log (cioè una vista ad ampio raggio sulle cose importanti da fare nei prossimi mesi).
Ad organizzare in modo serrato le nostre attività saranno le sezioni monthly log e daily log, spazi dedicati per pianificare e tracciare le attività che dobbiamo portare a termine.
Non deve essere perfetto
Nonostante questo sia un metodo volto a cercare la perfetta organizzazione della vita, non deve essere perfetto di per sé.
Il Bullet Journal come sistema di organizzazione personale per essere più efficaci e produttivi è nato con uno stile minimal, molto semplice ed essenziale.
Nella pratica, però, molte persone amano decorare le proprie agende e quindi hanno portato questo stile anche sul Bullet Journal.
Va infatti tenuto a mente che il Bullet Journal è un metodo di organizzazione sartoriale, quindi sta a ognuno trovare la dimensione in cui si sente più a suo agio.
In generale, però, ogni sistema di organizzazione funziona meglio se è piacevole, quindi un minimo di cura è importante.
Perché piace così tanto?
Sicuramente, un grandissimo pregio del Bullet Journal è la sua flessibilità, in grado di adattarsi alle esigenze e ai diversi metodi di ognungo di noi.
Avere un Bullet Journal vi aiuterà a tenere traccia di tutte le scadenze, le cose da fare e le informazioni importanti, sia per l'ambito lavorativo sia per quanto riguarda la vita personale, come le finanze e la salute.
Inoltre, una delle "regole" del Bullet Journal è che è permesso posticipare le attività che non si riescono a completare e persino spostare gli obiettivi tra diversi mesi.
Non è una situazione ideale, ma è del tutto normale.
Dove trovarlo?
Questo magico taccuino si può comprare direttamente dallo store del sito ufficiale, oppure su siti come Amazon e Ebay, per una cifra che si aggira tra i 20/25 euro.
Per i nativi digitali che non sono più abituati a segnare la propria "to-do-list" su della carta fisica, Ryder Carroll ha sviluppato anche una App, Bullet Journal Companion (3,49€), che però, a quanto dichiara l'App stessa, è stata disegnata per accompagnare il Bullet Journal cartaceo, non per sostituirlo.
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