La pizza è l’alimento più amato e mangiato del mondo, oltre che Patrimonio culturale dell'Umanità Unesco: 10 curiosità che non conoscete
Se c’è una parola universale, un vero e proprio assaggio di quell’esperanto che avrebbe dovuto unire i popoli di tutto il globo terracqueo, quella è senza dubbio pizza.
Dalle piramidi agli igloo passando per i trulli e le villette a schiera, non c’è coordinata geografica o abuso edilizio che non conosca la parola pizza. Ma soprattutto il suo sublime gusto, da poco riconosciuto (si parla di quella napoletana) Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall'Unesco,
Ecco tutto quello che avreste voluto sapere sulla pizza* (*ma non avete mai osato chiedere al vostro pizzaiolo).
** La Regina Elisabetta ha mai mangiato la pizza? **
10 curiosità sul piatto più amato al mondo
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1. La prima pizza risale agli etruschi
La pizza ha origine antichissime, addirittura si pensa che già gli Etruschi ne facessero delle grandi scorpacciate.
Il suo nome infatti deriverebbe da pinsa, participio passato del verbo latino pinsare che significa pestare, schiacciare, riferito dunque alla forma.
La primissima attestazione del vocabolo pizza è datata prima dell'anno Mille, come "pizza de pane": una focaccia che accompagnava carne, pesce o verdure, citata da parecchi autori cinquecenteschi.
2. Come la conosciamo oggi è nata a Napoli
Ma l’archetipo della pizza che conosciamo oggi nasce a Napoli: nell’allora capitale del Regno spagnolo datato Seicento andava un casino! Era bianca, condita con aglio, strutto e sale grosso nella versione economica oppure con caciocavallo e basilico in quella premium.
3. Il pomodoro è arrivato nel 700
Nel Settecento, quando il pomodoro fa il suo ingresso trionfale nella cucina campana e italiana in generale, la pizza diventa rossa e il suo profumo invade prepotentemente la città dei Borbone.
4. Ha avuto successo prima in America che in Italia
Anche se a molti risulterà blasfema l’ultima frase, è un dato di fatto che questo food sia diventato una rockstar negli States.
Si tratta dell’Effetto Pizza: in sociologia indica quando un fenomeno locale ha successo prima all’estero rispetto al paese d'origine, dove torna da protagonista soltanto in un secondo momento.
Il primo a parlarne fu l'antropologo Agehananda Bharati che formulò l’Effetto Pizza nel 1970 per spiegare come la popolarità dello yoga in occidente avesse contribuito a farlo conoscere anche in patria, esattamente come successe alla pizza.
5. La prima pizzeria è nata a New York nel 1905
Partiamo dalla prima pizzeria di New York, che ha aperto i battenti nel 1905 da un'idea di un nostro trisnonno, l'emigrante Gennaro Lombardi. A soli 15 anni dall’invenzione in Italia della Margherita (rimasta da noi un po’ in sordina e relegata alla realtà partenopea di allora), lo sbarco della pizza nella Big Apple fu un successo strepitoso. Tutta la Grande Mela ne voleva un morso.
6. La più popolare in America è la pepperoni
Oggi la pizza più popolare negli Usa è la Pepperoni, al salame piccante.
7. La prima venduta online è di Pizza Hut
La prima pizza via web risale invece al 1994, anno in cui un punto vendita della catena Pizza Hut a Santa Cruz (California) aprì un sito web in cui era possibile ordinarla online. Nacque così il primissimo esempio di e-commerce al mondo.
8. L'inventore di Google aveva fallito con la pizza
Pizza e web vanno a braccetto anche per un’altra curiosa storiella: a metà degli anni Novanta, un ragazzo mise in piedi un servizio che permetteva di ordinare la pizza via internet, sfruttando il fax dei ristoranti. Fu un fallimento disastroso. Ma grazie a quel flop oggi siamo qui. Il ragazzo di cui sopra era Sergey Brin che, dopo la delusione con la pizza, creò un’altra delle cose più famose della storia, forse seconda solo alla pizza: Google.
9. La più costosa della storia
Sempre rimanendo in campo rete, il primato per il conto della pizza più salata va a Laszlo Hanyecz, un programmatore che nel 2009 ha pagato per due pizze a domicilio la bellezza di 10mila bitcoin (che oggi equivalgono a più di 390 milioni di euro).
10. Esiste la dieta della pizza
Si tratta di un regime ipocalorico da 1200 kcal che va seguito per una settimana e che consente di consumarla a pranzo o a cena.
Basta saper scegliere quella giusta, ossia quella ricca di verdure grigliate o con solo pomodoro, bandendo totalmente dall’impasto salumi, carne e uova.
Ci sarebbe poi una versione light, studiata da un’equipe di scienziati, nutrizionisti e ovviamente pizzaioli che sono riusciti a toglierle il 30% di calorie, senza modificarne il sapore. Come? Cambiando la farina: non più di grano ma di cereali e legumi, più equilibrati e salutari dal punto di vista nutrizionale.
** Mangiare la pizza (seguendo queste regole) fa bene alla salute **
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