7 errori che non vi fanno trovare l'amore (se lo state cercando)
Dal tradimento cronico alle aspirazioni da crocerossin*: ecco i sette errori più comuni e reiterati in amore, da riconoscere ed evitare se si vuol dare un taglio ai circoli viziosi più deleteri
Non occorre essere Freud per riconoscere che gli errori in amore che commettono molte persone – uomini e donne, indistintamente – consistono nel mettere in atto schemi comportamentali ben precisi, destinati a venire reiterati ogni volta in cui ci si imbarca in una nuova relazione.
Nella maggioranza dei casi infatti si tratta di abitudini deleterie, che scattano quasi in automatico, faticose da riconoscere e ancora di più da estinguere.
Certo è che un’attenta osservazione dall’esterno può aiutare a smascherarle e affrontarle, tenendo però bene a mente che «le strisce di una tigre sono difficili da cambiare».
Leggete quali sono gli errori in amore più comuni e, se vi riconoscete in qualche schema, avrete già fatto il primo passo per uscirne.
I 7 errori in amore più comuni (e come smettere di commetterli)
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Lo schema del tennista (aka "non sapete stare da soli")
Esattamente come una pallina in mano a Serena Williams o al nostro amato Berrettini, ci sono persone che rimbalzano di diritto e di rovescio - non su un campo da tennis, bensì da una relazione all’altra, senza accettare un (sano) periodo di solitudine tra i vari rapporti che collezionano.
Il loro modus operandi rimane ai più un vero mistero: escono da una storia apparentemente devastante, e in tempo zero ne hanno già ricominciata un’altra.
Capacità di adattamento? Inclinazione al compromesso? O forse terrore dell’isolamento? Schiere di single incalliti continuano a domandarselo, tacciandoli con un laconico «non sanno proprio stare da soli». E probabilmente hanno ragione.
Lo schema di Don Draper: l'infedeltà come stile di vita
Che abbiate o meno seguito Mad Men poco conta: la fama del suo protagonista Don Draper in qualità di fedifrago seriale travalica i confini dei fan della serie tv in questione.
La scuola di pensiero – e di azione – «draperiana» è infatti universale, e presuppone l’assuefazione di un individuo al tradimento, nonostante costui (o costei) sia impegnato in una relazione stabile.
L’infedeltà in questi casi diventa uno stile di vita, senza che vi sia un particolare motivo o avvenimento che la scateni: il problema di costoro è che tradiscono appunto senza un perché, fedeli soltanto al loro schema, che viene reiterato anche quando vengono colti in flagrante ed eventualmente perdonati. Irrecuperabili.
Lo schema crocerossa, sempre a voler salvare un (nuovo) caso umano
«Ti prego, salvami!». No, non è l’implorazione della classica bellezza di turno da salvare in un film di supereroi, ma l’invocazione che i crocerossini sentono martellare nella loro mente appena iniziano una relazione con qualcuno.
Un qualcuno che – tra l’altro – non ha il benché minimo bisogno di essere strappato a un imminente pericolo, ma lo schema a cui si attengono non ammette eccezioni.
E così, animati da una passione senza precedenti, iniziano il loro lavoro da infermieri provetti, proteggendo il malcapitato dai mali del mondo. Si tratta di una missione, alla quale dedicano anima e corpo, che promette in cambio la consegna di un perfetto essere umano iper-collaudato. E che è (nella maggioranza dei casi) destinata a fallire.
Gli errori in amore più frequenti
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Lo schema del centometrista, che se non deve inseguire non si diverte
Sempre di sportivi si parla, e che sportivi. I centometristi sono degli agonisti nati, specializzati in quella disciplina in cui lo scatto e la velocità contano più di ogni altra cosa: amano la sfida, la competizione, e per loro i corteggiamento deve essere serrato, rocambolesco, per certi versi hollywoodiano.
Il premio finale? L’agognata conquista dell’amata – o dell’amato – vissuta come un inarrivabile e faticoso traguardo, che ha però donato un senso alle loro altrimenti vuote giornate. Cosa succede dopo aver eroicamente trionfato? Semplice, si annoiano. E iniziano la ricerca di un’altra «preda».
Lo schema dell’avatar: trovatevi un hobby vostro!
È un grande classico, nel quale cadono anche gli individui all’apparenza più forti e risoluti, che – nel momento in cui iniziano una relazione – finiscono per diventare la fotocopia (o l’avatar, per l’appunto) della persona insieme alla quale stanno, annullandosi completamente.
A nulla valgono i vari inviti ad aprire gli occhi, a ritornare a essere se stessi, a dimostrare un minimo di carattere: si tratta di uno schema destinato a ripetersi all’infinito, e chi ne è vittima scomparirà sempre dietro l’ombra dei propri inconsapevoli «carnefici». A meno di non investire una consistente somma in una buona ed efficace psicoterapia.
Lo schema di Mark Zuckerberg (o delle chat infinite che finiscono in niente)
Nell’epoca dei social network, non poteva mancare colui (o colei) che confonde di proposito la realtà «reale» con quella virtuale, illudendo tutti – su Facebook, Instagram & co – di condurre un’esistenza fighissima, impegnatissima e da vero socialite.
Duemila e passa «amici», eventi mondani (presumibilmente) presenziati dal primo all’ultimo, posizioni lavorative (volutamente) ingigantite e un’opinione per qualunque cosa accada nel mondo fanno di questi personaggi delle piccole star del web. Dopo intense e prolungate chat, una volta in cui inizia la fatidica frequentazione, crolla anche quel muro di (auto)inganni in cui loro per primi hanno creduto. E finiscono per rivelarsi per ciò che sono, ovvero dei disadattati 1.0.
Lo schema di P. Diddy, che pensa di dover comprare l'amore
«My love don’t cost a thing», cantava nel lontano 2001 Jennifer Lopez, allora fidanzata con P. Diddy. O forse è meglio chiamarlo Puff Daddy. Diddy. Sean Combs. Puffy. Beh, poco conta, dato che non è questo il punto.
La bella Jennifer si lamentava del proprio uomo, che anziché starle fisicamente ed emotivamente vicino, la riempiva di borse, vestiti e gioielli per dimostrarle il suo amore. E come lui molti altri, non appena incontrano quella che reputano essere la donna perfetta, mettono in atto un ricatto perverso sommergendola di regali costosi, quasi a voler comprare lei, la sua fedeltà e la sua «dedizione alla causa».
È uno schema che ovviamente nasconde una totale insicurezza, oltre a una completa incapacità di amare: una volta in cui lo smaschererete, però, magari evitate di buttare anelli, collane e baguette di Fendi da un’auto in corsa. Quelli, per fortuna, sono per sempre.
** E se vi steste autosabotando? Ecco come scoprirlo e come smettere di farlo **
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