I libri da leggere se volete ritrovare il buon umore
Quando si è giù di tono non c'è cosa migliore che un buon libro per ritrovare il buon umore: ecco i titoli da leggere per riuscirci
I libri sono amici fidati, anche quando si ha bisogno di ritrovare il buon umore dopo una giornata o un periodo no.
Basta scegliere il titolo giusto, chiudere la porta dei pensieri negativi e aprire le pagine della storia in cui ci si vuole immergere.
A tal proposito vi consigliamo alcuni libri divertenti, più o meno noti, che non potranno fare a meno di ridarvi il sorriso.
(Continua sotto la foto)
Gattoterapia, di Giorgio Pirazzini
Imitare i gatti per avere una vita migliore: è questo che ci dice Giorgio Pirazzini in «Gattoterapia» (Baldini & Castoldi).
Il romanzo racconta la crisi di coppia di Claudia e Lorenzo, che spinge quest'ultimo a trovare una soluzione.
La troverà, per l'appunto, nella gattoterapia, che insegna a vivere imitando i gatti, la loro sensualità, indifferenza ed eleganza.
Ad aiutarlo, uno strano gruppo di persone e un gatto, Iago.
Meno cinque alla felicità!, di Virginia Bramati
In «Meno cinque alla felicità!» (Mondadori) Virginia Bramati racconta la storia di Costanza Moretti, giornalista finanziaria che vive a New York ma decide di tornare nella natia Italia in occasione delle feste natalizie, nonostante il parere contrario del suo capo-amante.
La donna sente in continuazione una voce, quella del padre morto da poco, che sembra spingerla a compiere una missione segreta entro Natale.
Oltretutto, appena tornata, troverà la madre e la sorella che non stanno lasciando andare l'attività di famiglia, ma hanno affittato una stanza a un uomo misterioso.
Il diario di Bridget Jones, di Helen Fielding
Un classico che non tramonta mai è «Il diario di Bridget Jones» di Helen Fielding (Rizzoli), e se avete visto il film senza leggere il libro rimediate immediatamente.
Protagonista, come ben sapete, è una single pasticciona che racconta in un diario (con un tono tragicomico) la sua vita di un anno, tra un lavoro in tv e l'incontro con due uomini, molto diversi tra di loro, ma ugualmente affascinanti.
Volevo solo andare a letto presto, di Chiara Moscardelli
In «Volevo solo andare a letto presto» (Giunti) Chiara Moscardelli ci presenta Agata Trambusti, una giovane donna ipocondriaca e un po' nevrotica, che vive a Roma e lavora in una casa d'aste.
È una fan delle telenovelas brasiliane: forse perché la madre, una hippie fissata con la cristalloterapia, da bambina le ha vietato varie cose tra cui la televisione.
Un giorno, nel corso di un sopralluogo per la valutazione di alcuni quadri, conosce Fabrizio Calcaterra: un uomo misterioso, il cui destino pare legato al suo.
La ricetta segreta dell'amore, di Beth Ciotta
La protagonista de «La ricetta segreta dell'amore» di Beth Ciotta (Sperling & Kupfer) è Chloe Madison, trentenne chef dal fisico da modella, che dopo una delusione amorosa decide di lasciare New York per rifugiarsi in un paesino chiamato Sugar Creek.
Qui a darle ospitalità è una tenera e vivace vecchietta di nome Daisy, che assisterà anche all'incontro delle ragazza con l'affascinante Devlin Monroe, con cui potrebbe nascere una dolce love story.
Ti ricordi di me?, di Sophie Kinsella
Nei momenti bui non può mancare un libro di Sophie Kinsella.
In particolare vi consigliamo «Ti ricordi di me?» (Mondadori), la divertente storia di Lexi che un giorno si sveglia in un letto d'ospedale con la memoria ferma ai venticinque anni.
In pratica si è scordata gli ultimi tre anni in cui è diventata una manager di successo e si è sposata con un miliardario, quindi dovrà riabituarsi alla sua vita.
Non buttiamoci giù, di Nick Hornby
Un altro autore che vale sempre la pena rileggere è Nick Hornby.
Tra i libri consigliati «Non buttiamoci giù» (Guanda), dove veniamo catapultati a Londra la notte di Capodanno, in cima a un palazzo.
È qui infatti che quattro persone, prima sconosciute, si trovano con la stessa intenzione, ovvero quella di buttarsi (ognuno per i propri motivi).
Insieme però troveranno il modo per scendere le scale e continuare a vivere.
Non sono quel tipo di ragazza, di Lena Dunham
È invece una sorta di auto-ritratto «Non sono quel tipo di ragazza» di Lena Dunham (Sperling & Kupfer).
Con il suo stile inconfondibile, l'attrice-autrice racconta una quotidianità fatta di situazioni a volte complicate (come il sentirsi sole e in sovrappeso o il trovare sempre i fidanzati sbagliati), in cui qualunque donna si può ritrovare.
Al centro però c'è un messaggio importante: bisogna sempre avere il coraggio di essere se stesse.
Io non sono ipocondriaca, di Giusella De Maria
Con «Io non sono ipocondriaca» (Mondadori) Giusella De Maria, ci fa entrare nel mondo di Nina, giovane donna che vive a Sorrento dove si occupa di catering.
È bella, intraprendente, ma anche un'ipocondriaca acuta e non ammette di esserlo.
Un giorno però, nel corso di un attacco, incontra un brillante chirurgo chiamato Marcus che rischia di far sparire ogni sua malattia immaginaria.
Nudi e crudi, di Alan Bennett
Divertentissimo è «Nudi e crudi» di Alan Bennet (Adelphi), in cui un avvocato londinese e sua moglie si ritrova la casa svaligiata dai ladri.
Quest'ultimi però gli portano via la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer.
La coppia cercherà di far luce sull'accaduto, rimanendo coinvolta in un vero rompicapo.
© Riproduzione riservata