Per seguire il suo sogno di ballare Paola Calliari ha girato il mondo. Poi un’insegnante ha messo un freno alla sua passione. Ma lei, invece di abbattersi, ha scelto il set. E adesso recita nei due film del momento. «Perché solo con la fatica», dice, «puoi capire a che mondo appartieni»
«Sono una stakanovista solo perché prepararmi molto mi dà sicurezza». E in effetti, il curriculum di Paola Calliari, attrice e ballerina, 25 anni, nata a Trento, fa impressione. È single («Da ragazza dicevo a mia madre che i fidanzati erano una perdita di tempo»), determinata e perfezionista.
Pratica ginnastica artistica dall’età di 7 anni, danza contemporanea da quando ne aveva 15 e continua a seguire corsi in giro per il mondo, da New York a Gerusalemme, dal Canada all’India.
Dopo piccole parti in tv, come nella fiction Un passo dal cielo 3, sta per arrivare sul grande schermo con due film: The Startup, nelle sale, e, dal 13 aprile, Moglie e marito.
Paola Calliari
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In The Startup è Emma, una ballerina. E Matteo il suo fidanzato, le chiede che senso abbia tutta quella fatica, se sa già che non diventerà mai étoile. Lei che cosa risponde?
«Che il senso sta in ciò che la fatica fa di te».
La sua impresa più grande?
«Recitare. Mi ha aiutato ad affrontare difetti e sconfitte, senza rinunciare ai miei sogni. È dura accettare i tuoi limiti».
Quali sono i suoi?
«La danza. A Gerusalemme, una volta l’insegnante mi ha detto: “Dio non ti ha dato i piedi per ballare”».
Che effetto le ha fatto vivere in un Paese perennemente sotto attacco?
«Ero andata per studiare danza, ma ho imparato molto. Ho capito che cos’è la vera paura, ma ci ho fatto anche l’abitudine. Tocchi da vicino la rabbia, la guerra. Prendi il bus e pensi bene a dove sederti. Ragioni di più su ciò che significa vivere. E, una volta tornata a casa, ho apprezzato profondamente quello che ho».
Photo: Francesca Marino
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