Arriva in concerto, debutta come stilista e si è fidanzata. Grazia ha incontrato la postar argentina Martina Stoessel. Che ha cambiato pelle e ha già in mente la prossima mossa.
Quando Martina Stoessel apre la porta della suite dove mi ha dato appuntamento, mi sorprendo a esclamare, con lo stesso tono che avrebbe una zia invitata al pranzo della domenica: «Mamma mia, ma quanto sei cresciuta?». Ovviamente, il suo staff mi guarda con perplessità. Lei, però, mi accoglie tra gridolini: «Ti ricordi?». E tutti si tranquillizzano.
Dimenticate la Violetta televisiva, quella tutta balli e gonnelline pastello che, fino a quattro anni fa, vanificava ogni mio tentativo di vedere in santa pace un telegiornale, costringendomi, invece, a lottare contro una figlia ipnotizzata dalla sua serie tv Disney. Ed è sparita pure l’adolescente che, più o meno nello stesso periodo, avevo conosciuto in Spagna sul set di un servizio di moda per Grazia, dove la cantante argentina aveva sparigliato e mescolato tutti i look pazientemente preparati dalla redazione. Capricciosa, avevo pensato. Anche se, ammetto, le sue scelte funzionavano.
La 20enne che ho davanti oggi è semplicemente Tini, come ormai tutti la chiamano: ha i capelli raccolti in una coda, indossa pantaloni maschili con le bretelle su una T-shirt bianca e anfibi slacciati. Tra pochi giorni arriva in Italia in concerto: il 28 marzo sarà al Forum di Assago, a Milano, e il 30 al Palalottomatica di Roma con il suo Tini-Got Me Started Tour, uno show pieno di energia, dove riper corre molti brani della sua carriera televisiva e come solista. Ma le novità non finiscono qui. La cantante, che continua a far parte della scuderia Disney, oltre alla musica, si allarga alla moda.
Debutta in questi giorni la sua prima collezione Tini by Martina Stoessel, una serie di abiti disponibile online per l’Italia.
E infine c’è un fidanzato, il giovane modello e imprenditore spagnolo Pepe Barroso Jr, che ha conosciuto l’anno scorso sul set del video Great Escape e che, da quel momento, non ha più lasciato: «Pepe studia a Los Angeles e non è sempre facile incontrarsi», dice di lui Tini. «È un ragazzo speciale, sempre presente quando si tratta di appoggiarmi nelle difficoltà e nelle piccole cose di tutti i giorni. Lo fa con un abbraccio o con una parola. Ed è sempre quella giusta».
Scommetto allora che ci saranno molti capi sexy nella nuova collezione.
«Sì, ma non nel senso più scontato. Ho pensato a uno stile rilassato, non aggressivo, dove le perle, che sono il filo conduttore, si mescolano alla pelle nera e a dettagli rock. Ma non mancano colori delicati e tagli morbidi. In testa avevo in mente una ragazza bella proprio perché non si vuole esibire a tutti i costi. In fondo anch’io sono fatta così. Se devo sedurre qualcuno, preferisco farlo con una scollatura accennata, con una gonna corta, ma femminile, non con la nudità sfacciata. E direi che, nel mio caso, ha funzionato».
Con gli album nati dalla serie televisiva sei diventata una star. Il primo video Born to Shine come Tini ha avuto un milione di visualizzazioni e l’anno scorso è arrivato il film sulla nuova vita di Violetta. Perché sentivi il bisogno di questa sfida nella moda?
«Non sono mai stata il tipo che resta ferma, che si accontenta delle cose sicure e che sa fare bene: l’assenza di rischi mi annoia. E in questi anni mi sento molto cambiata, più forte. Questi abiti sono anche un modo di raccontare la nuova me stessa. Non mi basta più indossare qualcosa che mi stia semplicemente bene, un vestito deve parlare di me. Prima di iniziare questa avventura, però, volevo sentirmi davvero sicura».
Qual è stato lo scoglio da superare?
«Immaginare il risultato finale. Quando compongo una canzone so bene dove voglio arrivare. La musica è il mio mondo. Con la moda era diverso, non avevo esperienza e mi sono appoggiata a persone che avessero le giuste competenze tecniche e che potessero aiutarmi a concretizzare le mie idee. Ho impiegato un anno ma alla fine ero davvero soddisfatta e ho messo la mia “firma” su ogni vestito: nelle stampe o nella fodera c’è sempre un riferimento stilizzato alla mia cagnolina Olga».
Questo è il momento delle influencer, di ragazze che, come Chiara Ferragni, Olivia Palermo o Alexa Chung, indossano e lanciano tendenze, poi copiate da tutti. Vuoi diventare una di loro?
«No, per ora mi sembra esagerato, punto a essere una influencer soprattutto con la mia musica. Certo, ci tengo molto che i miei abiti piacciano, ma che soprattutto non vengano considerati irraggiungibili dalle mie coetanee».
Tini, tu sei molto sottile, minuta: uno stile costruito su di te non è facile per tantissime ragazze.
«Ho molto riflettuto su questo tema delicato. La mia collezione è pensata per essere accessibile. Per esempio, vengo attaccata spesso per la mia magrezza. E il bullismo sui social di certo non aiuta molte ragazze ad avere una percezione corretta del proprio corpo. Però la vera bellezza per me concide con un fisico sano, sportivo, ma soprattutto amato e accettato, di qualunque taglia sia».
Chi sono le donne con uno stile che ti piace?
«Le modelle Sara Sampaio, Gigi Hadid e Cara Delevingne. Ma la migliore, secondo me, resta Taylor Swift. Lei è bravissima in tutto quello che fa: ha saputo pianificare perfettamente la sua carriera musicale, quella di attrice e in più è una vera icona di stile. Sarebbe bellissimo se lei notasse i miei abiti».
Non sei lontana dal suo successo. Come ti vedi tra qualche anno?
«Per me la musica e il lavoro sono fondamentali, ma conta molto la famiglia, vorrei avere dei figli e un amore che duri per tutta la vita. Sono questi i princìpi con cui sono cresciuta e in cui credo. E anche Pepe è un ragazzo molto tradizionale».
Tini si ferma un po’ a riflettere, poi afferra il cellulare. Penso che mi voglia far vedere la foto del fidanzato. E invece no, c’è ancora molto lavoro da fare, i concerti da preparare e probabilmente anche una prossima sfilata. Mi guarda con un sorriso furbo: «Non è che per caso tu hai qui il numero di Taylor Swift»?
© Riproduzione riservata