Justin Bieber cerca casa a Beverly Hills ma i residenti non lo vogliono
Justin Bieber non riesce ad affittare casa a Beverly Hills perché i residenti non lo vogliono nel quartiere: ecco cosa sta succedendo
Justin Bieber sta cercando di affittare casa a Beverly Hills, ed è disposto a spendere più di centomila dollari al mese, ma nessuno del quartiere lo vuole a causa della sua reputazione come inquilino.
Secondo le dichiarazioni di Page Six, il cantante è in cerca di una villa, ma è costretto a vivere in hotel ormai da mesi, proprio perché i proprietari delle enormi magiorni hollywoodiane non hanno intenzione di lasciargliene una in gestione, nemmeno per quelle cifre.
Tutta colpa dei suoi precedenti.
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Dove vive adesso Justin Bieber
Ormai da qualche tempo Justin quando non è in tour vive in a Beverly Hills e per questo sarebbe interessato a trovare una casa in cui trasferirsi.
Purtroppo, a causa delle sue numerose vicessitudini finite su tutti i giornali negli anni, è costretto a vivere da mesi in un hotel della zona, dove viene riferito essere un "residente semi-permanente" visto che ha prenotato una sistemazione per l'intero anno.
Il rifiuto di Beverly Hills
Secondo quanto riportato da Page Six,
«Justin vorrebbe affittare un’enorme dimora, ma molti dei proprietari di Beverly Hills che hanno case da affittare si sono uniti e sono concordi nel non voler affidare la loro casa a lui.
Si potrebbe pensare che sia un ottimo affare averlo, visto quanto pagherebbe (ha offerto 100mila dollari al mese), ma lui e il suo entourage hanno la pessima reputazione di distruttori di case».
La vita in hotel
È una persona all’interno del mercato immobiliare a spifferare i retroscena al sito americano, aggiungendo che in questo periodo
«Justin ha preso residenza nel suo hotel, dove a diversi ospiti è capitato di incontrarlo a colazione, con i suoi tatuaggi e i suoi pantaloni larghi».
Ma che cosa ha combinato?
Nonostante Justin negli ultimi tempi stia cercando di cambiare vita, anche grazie a una riabilitazione spirituale, la sua brutta nomina lo precede.
Nel 2015, sempre a Beverly Hills, la villa presa in affitto in occasione dei Grammy, in cui tra gli ospiti, oltre a Justin c’erano anche Nicki Minaj, French Montana e Chris Brown, è stata distrutta.
Per non parlare del celebre egg-gate, il lancio di uova ai danni della casa del suo vicino a Calabasas che è costato al cantante 80mila dollari di risarcimento.
Risultato: per le polemiche Bieber ha dovuto vendere la villa, acquistata successivamente da Khloé Kardashian, e ha dovuto partecipare a dei corsi di gestione della rabbia.
Il ritiro dalle scene
Lo scorso luglio ha fatto discutere la scelta di Justin di voler rinunciare alle rimanenti date del Purpose Tour, attribuita a circostanze impreviste.
Secondo molti il cantante era ormai esausto, dopo 18 mesi in giro per il mondo senza sosta.
Per altri le ragioni andrebbero ricercate nel suo avvicinamento alla Hillsong Church, la chiesa evangelica pentecostale australiana.
Il periodo buio
L’ipotesi più probabile è che Justin non volesse ritrovarsi sul punto di avere un nuovo esaurimento nervoso, come già accaduto anni fa, all’apice del successo.
Un periodo buio, che il suo manager ha da poco condiviso con il Wall Street Journal:
«Fu peggiore di quanto la gente potesse pensare. Fu un vero inferno.
Alcuni pezzi grossi dell'industria discografica mi dissero di lasciar pardere Justin e di concentrarmi su qualcun’altro.
Ma quando aveva 13 anni gli ho promesso che non l'avrei mai abbandonato, così ho mantenuto la parola».
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