Se volete arrivare preparati alla notte degli Oscar (che è il 4 Marzo), ecco i dieci film da vedere assolutamente al cinema
Domenica 4 marzo, al Dolby Theatre di Los Angeles, si terrà la 90° edizione dei Premi Oscar.
Per l’Italia quella del 2018 è un’edizione speciale, visto che Luca Guadagnino e il suo Chiamami col tuo nome sono candidati a ben quattro statuette, tra cui quella per il Miglior film.
Nella stessa categoria gareggia anche Guillermo del Toro e il suo La forma dell’acqua, che ha fatto il botto di nomination: ben tredici.
Trionfatore ai Golden Globe e candidato a sette premi Oscar, 3 manifesti a Ebbing, Missouri ha un sacco di fan sia nella critica sia nel pubblico, soprattutto per la splendida interpretazione di Frances McDormand che speriamo si aggiudichi la statuetta come Miglior Attrice Protagonista.
Gli Oscar 2018 vedranno sfidarsi titoli davvero interessanti: ecco i dieci film da vedere al cinema prima degli Academy per arrivare preparati.
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Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino
Luca Guadagnino («Io sono l’amore», «A Bigger Splash») firma il suo film più emozionante.
«Chiamami col tuo nome» è candidato a quattro premi Oscar: Miglior Film, Migliore Attore Protagonista (il giovanissimo Timothée Chalamet), Miglior sceneggiatura non originale (James Ivory, tratta dall’omonimo romanzo di André Aciman) e, infine, Miglior Canzone («Mystery of love», di Sufjan Stevens).
L’unica categoria su cui abbiamo qualche dubbio ce la possa fare è la seconda: Chalamet è bravissimo, tanto da essere presente a questa edizione degli Oscar anche con «Lady Bird» di Greta Gerwig, ma si scontra con l’interpretazione magistrale di un attore straordinario come Daniel Daniel Lewis per P.T. Anderson, che crediamo non possa avere rivali.
Al cinema dal: ora in sala
La forma dell’acqua, di Guillermo del Toro
Sono 13 le statuette per cui Guillermo del Toro è stato nominato ai prossimi Academy Award.
Tra questi Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista (Sally Hawkins).
La bellissima favola romantica dalle tinte dark, che vede protagonisti una ragazza sordomuta e un leggendario mostro marino dai poteri sovrannaturali - e per questo conteso, in piena Guerra Fredda - è in assoluto la favorita di questa edizione.
Se l’Academy, però, dovesse decidere di perseguire la strada intrapresa negli ultimi anni, atta a favorire il valore politico contemporaneo di un film piuttosto che la sua chiave più ottimista-spettacolare (l’anno scorso «Moonlight» ha battuto il super favorito «La La Land»), «La forma dell’acqua» potrebbe rimanere un po’ a bocca asciutta dalle premiazioni.
Al cinema dal: mercoledì 14 febbraio
3 manifesti a Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh
Trionfatore agli ultimi Golden Globe, «3 manifesti a Ebbing, Missouri» è candidato a 7 premi premi Oscar, tra cui Miglior film, Miglior attrice protagonista (Frances McDormand) e, incredibile, sia Sam Rockwell sia Woody Harrelson per il Miglior attore non protagonista.
Il film racconta di una donna che, per sollecitare la Polizia locale a fare chiarezza sullo stupro e l’omicidio di sua figlia adolescente, acquista gli spazi di di tre grossi cartelloni pubblicitari posizionati all’ingresso della cittadina in cui vive e vi pubblica alcuni provocatori interrogativi diretti agli agenti assegnati alle indagini.
Il gesto innesca una prevedibile catena di violenza e inaspettate reazioni delle parti coinvolte.
Al cinema dal: ora in sala
Lady Bird, di Greta Gerwig
Greta Gerwig è un talento speciale del cinema contemporaneo: lo ha già dimostrato diverse volte come attrice («Frances Ha», «20th Century Women») e ora lo conferma con il suo debutto alla regia.
«Lady Bird» è un racconto di formazione e un’inedita storia sul rapporto madre-figlia splendidamente interpretato da Saoirse Ronan, che infatti è candidata agli Oscar come Miglior attrice protagonista.
Dopo la frecciatina delle all male nominees di Natalie Portman sul palco dei Golden Globe consegnando il premio per la regia, ci aspettavamo che il film della Gerwig venisse nominato nella stessa categoria agli Academy Awards.
Riuscendo a rimanere focalizzati solo su un’analisi del film, però, non crediamo che «Lady Bird» possa vincere. Accadrà solo se l’Academy prediligerà altre motivazioni, più politiche, come criterio d’assegnazione della statuetta.
Al cinema dal: giovedì 1 marzo
Scappa - Get Out, di Jordan Peele
Il film di Jordan Peele candidato a quattro premi Oscar - Miglior film, Miglior regia, Migliore attore protagonista, Daniel Kaluuya, e Miglior sceneggiatura originale - è uscito in Italia a maggio dello scorso anno.
La sua presenza così massiccia in tutte le categorie principali, lo rende un caso: «Scappa - Get Out» è un horror/thriller, genere non spesso preso in considerazione dall’Academy.
Attraverso la satira, il film racconta cosa voglia dire essere neri nell’America d’oggi.
Chris e Rose (Allison Williams) sono una solida coppia interrazziale. Quando i due vanno a trovare i genitori di lei, conservatori della borghesia americana che abitano in un’isolata villa di campagna, Chris capisce da subito che c’è qualcosa che non va, a partire dalla servitù, interamente di colore, presente in casa.
Al cinema dal: solo nei cinema d'essai
Il filo nascosto, di Paul Thomas Anderson
«Il filo nascosto» è l’ultima interpretazione della memorabile carriera come attore di Daniel Day- Lewis, che ha già annunciato da tempo il suo ritiro dalle scene.
Essendo l’ennesima prova della sua bravura, ci auguriamo gli venga riconosciuta in questa edizione degli Academy Awards.
D’altronde, l’unico che davvero potrebbe mettergli i bastoni tra le ruote nella corsa all'ambita statuetta come Miglior attore protagonista è Gary Oldman per «L’ora più buia».
«Il filo nascosto» esce nelle sale italiane il prossimo 22 febbraio.
È una sontuosa e morbosa love story che ha come sfondo il mondo sartoriale dell’alta moda londinese anni ’50, impersonificata dall’elegante e narcisista Reynolds Woodcock.
Al cinema dal: giovedì 22 Febbraio
Dunkirk, di Christopher Nolan
Sono otto le nomination agli Oscar per «Dunkirk».
Il film di Nolan è un’esperienza immersiva nel celebre episodio storico avvenuto nel maggio 1940 sulle spiagge della cittadina francese da cui il titolo, su cui si stiparono migliaia di soldati inglesi, assediati dalle forze tedesche, senza possibilità di fuga.
«Dunkirk» non crediamo possa vincere per il Miglior film, ma Nolan si meriterebbe l’Oscar per la regia.
Inoltre, siamo certi che «Dunkirk» avrà moltissimo successo nelle ‘nomination tecniche’, soprattutto quelle relative al sonoro.
Al cinema dal: solo nei cinema d'essai
The Post, di Steven Spielberg
L’ultimo lavoro di Steven Spielberg è il racconto del riscatto di un personaggio femminile splendido come lo è stato quello di Katherine Graham, che dopo la prematura scomparsa del marito, si trovò a dirigere il Washington Post dal 1963, diventando la prima donna editore di un grande gruppo.
La sua ascesa viene raccontata attraverso la difficile decisione di Katherine di pubblicare documenti top secret sulle implicazioni militari e politiche degli Stati Uniti nella guerra in Vietnam.
Anche se Meryl Streep, come sempre, l’Oscar come Migliore protagonista femminile se lo meriterebbe anche, quest’anno preferiamo tifare per Frances McDormand con «3 manifesti a Ebbing, Missouri» o Margot Robbie con «I, Tonya».
Al cinema dal: ora in sala
L’ora più buia, di Joe Wright
Il regista Joe Wright è famoso per i suoi film in costume: suoi sono «Pride & Prejudice» (2005), «Espiazione» (2007) e «Anna Karenina» (2012), tutti interpretati da Keira Knightley.
Il suo «L’ora più buia» è un thriller politico con protagonista un irriconoscibile Gary Oldman nei panni di Winston Churchill, ruolo che gli ha già valso un Golden Globe come Migliore attore in un film drammatico.
1940: mentre l’Europa si sta piegando all’avanzata di Hitler e l’esercito inglese è in balia di quello tedesco sulle spiagge di Dunkirk, la Camera britannica chiede le dimissioni del Primo Ministro Neville Chamberlain, a cui succede Winston Churchill.
Candidato a 6 primi Oscar, tra cui Miglior Film, «L’ora più buia» ha di sicuro una grande interpretazione di Oldman, che potrebbe essere l’unico a dare del filo da torcere a Daniel Day-Lewis come Migliore attore protagonista.
Al cinema dal: ora in sala
Coco, di Lee Unkrich e Adrian Molina
«Coco» è un film d’animazione meraviglioso che tutti dovrebbero vedere, soprattutto coi più piccoli, perché insegna quanto siano preziose la memoria e la famiglia, senza però dimenticare i sogni personali.
Miguel è un ragazzino messicano con una grande passione per la musica. Purtroppo, però, a casa sua è bandita dopo che un antenato irresponsabile, aveva abbandonato la moglie Imelda e sua figlia Coco, bisnonna di Miguel, per inseguire i suoi sogni artistici.
Il Dias de los muertos, stanco di queste restrizioni, Miguel ruba una chitarra da una tomba per partecipare a un concorso, trovandosi però catapultato nel regno dei morti, dove dovrà riuscire a saldare i conti della sua famiglia col passato.
Candidato come Miglior film d’animazione, crediamo che «Coco» non abbia rivali in questa categoria.
Al cinema dal: ora in sala
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