Cinquanta Sfumature di Nero: ah, quindi (buon) sesso e amore possono convivere
Cinquanta Sfumature di Nero è esattamente il porno d'amore che scriverebbe una donna, con l'idraulico che in realtà è un miliardario e ti chiede di sposarlo
Durante la stesura del copione di Cinquanta Sfumature di Nero dev'essere successo qualcosa, tipo che E.L. James l'ha approvato dopo aver visto un DVD di Dumbo, perché per tutto il film, trasposizione cinematografica del secondo romanzo erotico della firma per eccellenza del porno per signore, c'è un retrogusto disneyano che non permea allo stesso modo nemmeno le commedie romantiche con Patrick Dempsey.
Il nuovo Cinquanta Sfumature è al cinema (dal 9 Febbraio) e ribalta tutto quello che potreste pensare di trovarvi davanti.
La trama
Li avevamo lasciati davanti a un ascensore che si chiude in faccia a Christian Grey (Jamie Dornan), li ritroviamo con un'Anastasia Steele (Dakota Johnson) che fa la preziosa per più o meno quattro minuti e un iPhone in regalo prima di riprenderselo indietro.
(Esattamente come avrebbe fatto chiunque altra, tra l'altro, essendo che lui è un miliardario estremamente figo che pensa sia normale farti un bonifico di 24mila euro prima di colazione e dopo un orgasmo solo perché gli gira così).
Quindi, insomma, lei fa la preziosa quel tanto che basta per portarsi a casa un kit completo della Apple e poi i due decidono di riprendere in mano la relazione - questa volta senza contratti scritti e con, in cambio, solo sincerità.
Poi decidono di aspettare a far sesso e in effetti passano circa venti minuti - non di film, nella storia - prima che ci facciano (finalmente) vedere la prima inquadratura del sedere nudo di Mr Grey, che ritroviamo in splendida forma e riconfermiamo essere (il sedere di Dornan) un elemento chiave del cast per la riuscita del film almeno quanto (se non di più) gli altri attori nella loro interezza fisica.
Si vede più sesso (credibile)
Da quel momento, che rispetto al primo film risulta molto anticipato, i due iniziano a sbattersi allegramente e reciprocamente su ogni superficie orizzontale e verticale a disposizione, con una frequenza invidiabile e facendoci vedere numerosi scorci su entrambi i corpi nudi.
Il fatto è che, più che un sadico con la sua sottomessa, Christian e Ana in questo secondo capitolo della saga sembrano due adolescenti che hanno da poco scoperto le gioie del sesso e ogni momento è buono per mettersi le mani addosso, perché va bene che l'attesa del piacere è essa stessa piacere, ma tra l'attendere e il sesso non è che ci sia tanto da star qui a discutere.
Dunque, se il fil rouge del primo capitolo erano stati frustini e il morso del labbro, qui il ritmo viene scandito dal meno romanzato lancio della mutanda.
Meno sesso? Più sesso? La sensazione è di vederne di più (ma vai a sapere se ci si può fidare della memoria), più che altro perché quello che si vede questa volta è sesso vero, replicabile per buona parte a casa - e non perversioni fatte a cavallo di strani macchinari fin troppo simili a quelli che si usano nel Pilates per rassodare adduttori e glutei.
A proposito di Mr Grey
Un titolo alternativo del film sarebbe potuto essere qualcosa tipo «Jamie Dornan e i suoi deltoidi», perché Mr Grey nei due anni in cui l'abbiamo perso di vista deve aver fatto parecchia palestra e la regia sapientemente si applica nel farcelo notare appena può.
Se di Ryan Gosling in «La La Land» abbiamo detto che da solo valeva il film, di Jamie Dornan in questo secondo capitolo non possiamo dire altro che oltre che il prezzo del biglietto vale pure quello dei pop corn. (E senza nemmeno doverlo stare a sentire mentre canta).
Ha la barbetta, ha gli occhi meno a palla, è molto spesso nudo.
Il ruolo che interpreta in compenso è se possibile ancora meno credibile di quello proposto in «Cinquanta Sfumature di Grigio» perché se (con fantasia e molto ottimismo) possiamo concepire che esista un personaggio come quello di Christian Grey, farci credere che sia possibile cambiare un uomo al punto da trasformare uno scapolone arrapato in uno che ti supplica di andare a convivere... boh, nemmeno nei Disney arrivano a tanto e di sicuro non è quello che ci ha insegnato Sex and the City.
La nuova Anastasia Steele
Anastasia dal canto suo è cresciuta e si è evoluta: ha un lavoro che, vabbé, il capitolo raccomandati lo affronteremo in altra sede, e ha imparato a scegliersi le mutande - nel senso che è passata da quelle da educanda in cotone ingrigito a più valide alternative in pizzo e voile.
In compenso, continua a essere fastidiosamente incontentabile - mi ami ma non sai cucinare il peperone, vuoi che venga a vivere con te ma non posso toccarti il quarto dito del piede destro, mi hai regalato un appartamento ma non mi parli mai dei tuoi traumi infantili - e a non sapersi depilare.
Nel primo capitolo ha fatto clamore il controluce della coscia ricoperta di peli che per quanto biondi erano decisamente troppi e nettamente fuori luogo, nel secondo fa capolino un baffetto che se vi ci vedesse la vostra estetista altro che manette e stanza rossa: cera calda e uno strappo secco.
In sostanza: è da vedere?
Sì, probabilmente sì. Anche solo per guardare una storia d'amore. O perché tra un orgasmo e un'inverosimile ex fidanzata che si capisce che è cattiva dal fatto che ha le occhiaie, si ride abbastanza, già che la nuova sceneggiatura ha reso entrambi i protagonisti più simpatici di quanto non fossero nel primo episodio della saga.
Certo, forse più che col fidanzato è da andarci con le amiche - durante la visione d'anteprima a ogni inquadratura di Grey senza camicia si sono alzate ole da stadio, ma se ne avete uno molto paziente magari acconsente ad accompagnarvici.
Poi però voi non rinfacciategli la pancetta.
I numeri delle sfumature a confronto
Libri alla mano c'è anche chi ha affrontato la cosa in modo scientifico, per un paragone tra i due capitoli letterari della saga.
Quelli di Stylight, piattaforma di moda e lifestyle, hanno messo nero su bianco il confronto a colpi di frusta e morsi sulle labbra e il risultato è l'infografica che vedete qui sotto, in cui si scopre che le nuove 50 shades non sono poi così tanto darker rispetto alle precedenti anche quando si parla del libro.
Meno sculacciate e frustate e più baci: che la storia più hot della letteratura si sia trasformata in una storia d'amore senza che nemmeno ce ne fossimo accorti?
Le foto dal set
In attesa di vederlo al cinema, se volete sbirciare nel dietro le quinte del film, ecco le immagini arrivate dal set durante i mesi di ripresa a Vancouver.
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