Silhouette e colori anni 80, storie d'amore e un'estetica unica: ecco i motivi per scoprire un nuovo talento del cinema
Classe 1989, un Premio della Giuria alla 67° edizione del Cannes Film Festival e un Grand Prix vinto a due edizioni successive: Xavier Dolan è ufficialmente un regista da scoprire.
Nato e cresciuto in Canada, esordisce con il primo film nel 2009. J'ai tué ma mère è il titolo del lungometraggio che racconta le vicende di un figlio adolescente e di sua madre, una storia semi autobiografica scritta all'età di sedici anni. Il film viene selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2009, dove vince tre premi.
Da quel momento in poi la strada si Xavier è in continua ascesa, l'anno successivo presenta un nuovo lavoro e arriva nel 2016 con ben cinque film, di cui l'ultimo da poco nelle sale italiane, "È solo la fine del mondo".
« Penso che tutto sia possibile per coloro che sognano, osano, lavorano sodo e non mollano mai. »
Ma Xavier non cura solo la regia, il suo impegno nel cinema è a 360 gradi. Dalle sceneggiature, al montaggio e persino all'interpretazione di alcuni ruoli chiave nei primi lavori, si conferma sul grande schermo come artista completo. Attore sin da bambino, doppiatore per le versioni francesi di Stan in South Park, è scelto da Louis Vuitton come testimonial per la campagna maschile Primavera-Estate 2016.
I film del regista canadese raccontano spaccati di vita reali, ambientati nei luoghi a lui più familiari e toccano corde emotive profonde. Basterebbe solo questo per convincervi a guardare tutta la sua filmografia. Ma vogliamo darvi un ulteriore input: l'estetica incredibile che Dolan crea in ogni suo lavoro.
Reminiscenze che spaziano dal cinema alla moda, ogni scena sembra uscita da un video musicale - il famoso video Hello di Adele è opera sua - o da un clip di moda. Il livello di glamour raggiunge le stelle.
Xavier Dolan: i capi da copiare ai suoi film
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