Sfilate 2015: l'ispirazione è Wes Anderson
Non più di una settimana fa Grand Budapest Hotel di Wes Anderson portava a casa 4 statuette (miglior costumi, scenografia, trucco e colonna sonora) durante la cerimonia degli Oscar. Da New York a Milano anche la moda, con le sfilate per l'Autunno-Inverno 2015, celebra il regista texano e le sue storie stralunate.
Vi raccontiamo le ispirazioni estetiche più evidenti, scopritele passo per passo nelle gallery.
PRADA
Partiamo da Prada , con una delle collezioni più colorate e squisitamente retrò delle ultime stagioni. Solo noi abbiamo pensato ad Agatha di Grand Budapest Hotel e Suzy Bishop di Moonrise Kingdom?
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FENDI
Da Fendi invece il pensiero è volato subito al tenero Richie Tenenbaum e alla sua impeccabile divisa da tennis, rivisitata per l'occasione in chiave modernista. Alzi la mano chi non vuole una fascetta per capelli per il prossimo autunno o almeno un cappotto che ricordi la divisa del Lobby Boy del Grand Budapest Hotel.
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GUCCI
La collezione di Alessandro Michele da Gucci può essere legittimamente interpretata come un'ode alle atmosfere tipiche dei film di Wes Anderson: il look con pelliccia e basco rosso fa subito Gwyneth Paltrow nei panni di Margot Tenenbaum, ma anche Suzy di Moonrise Kingdom e, perché no, Max Fischer di Rushmore, film del 1998 con Jason Schwartzman protagonista. I completi maschili morbidi, invece, ci hanno riportato a Il treno per il Darjeeling (2007) insieme a Adrien Brody, Owen Wilson e Jason Schwartzman.
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LACOSTE
La tendenza, in ogni caso, parte da lontano e più precisamente da New York, dove Felipe Oliveira Baptista ha mandato in passerella per Lacoste la più citazionista delle collezioni, in un felice mix fra riferimenti al fondatore del marchio e al suo legame con il tennis e richiami ai soliti Tenenbaum di Anderson. Ci sono le tute rosse di Chas, Uri e Azi, i camel coat à la Richie ma anche le tute celesti che ricordano quelle di Bill Murray in Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). Cosa si può chiedere di più?
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Per chi non ne avesse abbastanza di atmosfere zuccherose e tinte pastello, consigliamo il libro di recente uscita The Wes Anderson Collection: The Grand Budapest Hotel, di Matt Zoller Seiz. Secondo Seiz: «Il Grand Budapest Hotel è come una torta a dodici ripiani e mentre la stai divorando, non pensi a tutto il lavoro necessario per prepararla». Questo libro promette di raccontarvelo, lo trovate qui .
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