Vetements: la collezione Primavera-Estate 2016 e qualche curiosità
Tra i brand più interessanti del momento, vi raccontiamo qualche curiosità e vi consigliamo alcuni capi da acquistare subito
Ieri sera, nel quartiere parigino di Belleville, ha sfilato la collezione Vetements per la Primavera-Estate 2016. La location scelta è un ristorante cinese, la varietà degli ospiti ampiamente diversificata. E l’atmosfera è, in una parola, unica, diversa da tutto quello che gli show per la prossima stagione hanno offerto finora.
La motivazione? Una ventata di creatività e di diversità inaspettata. Dietro al brand un gruppo di designer con a capo due fratelli, Demma e Guram Gvasalia, il primo responsabile della direzione creativa, il secondo maggiormente concentrato sulla parte commerciale.
I look di Vetements per la Primavera-Estate 2016
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I ragazzi che disegnano le collezioni -giunte ormai alla quarta stagione- sono tutti giovani, hanno lavorato e assimilato la moda in Maison del calibro di Margela e Louis Vuitton e, soprattutto, non hanno il terrore di mettersi in gioco. Al contrario, è proprio il rischio ciò che li stimola maggiormente e li aiuta ad alimentare la loro estetica così impattante.
Il risultato della critica non poteva che essere positivo, il messaggio che trapela è fondamentalmente positivo, un lavoro di squadra come non se ne sentiva parlare da tempo. Gli abiti proposti riprendono e rivisitano, in chiave chiaramente contemporanea, quel movimento anti-fashion sviluppato verso la fine degli anni 80 da alcuni dei migliori studenti di Anversa.
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Per questo anche la collezione che ha sfilato ieri non è, per così dire, facilmente assimilabile. Si tratta piuttosto di una moda lontana dai canoni commerciali, una moda che va letta tra le righe, va capita e approfondita. E per farlo ci vuole tempo.
Ecco qui l'intera sfilata.
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