Vardoui Nazarian: intervista designer russa
Fotogallery Vardoui Nazarian: intervista designer russa
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Oggi scopriamo Vardoui Nazarian, giovane designer armena di nascita ma russa d'adozione che ci racconta cme nascono le sue collezioni
Fa il suo ingresso nello showroom senza far rumore e, dopo aver dato uno sguardo veloce agli appendiabiti carichi dei vestiti della sua ultima collezione, si siede al mio fianco e chiede al commesso di portarci una tazza di caffè. Indossa un outfit particolarmente vivace per un giorno lavorativo a Mosca: ampia gonna blu lunga fino ai piedi e cappotto rosso acceso, che creano un piacevole contrasto con gli orecchini d’argento. Eccola qui, di fronte a me: Vardoui Nazarian, la giovane stilista russa le cui collezioni sono state presentate pochissimi giorni fa alla fashion week “Cycles & Seasons by MasterCard” qui a Mosca. Aggiunge un po’ di latte al suo caffè e comincia a raccontarmi di sé...
Vardoui è nata in Armenia, dove ha vissuto fino ai 14 anni, quindi si è trasferita a Mosca. Ecco che cosa ricorda di questo periodo della sua vita: “Frequentavo una scuola scientifica in Armenia, avevo anche partecipato alle “olimpiadi” scolastiche di fisica e chimica, ma dopo il trasferimento a Mosca ho deciso che mi sarei dedicata alla moda. Per tre anni di seguito ho cercato di frequentare l’università mentre imparavo a cucire, è stato un periodo davvero duro, ma dopo 6 anni di studi, nel 2007, sono riuscita a laurearmi ”. L’anno successivo Vogue Russia le ha dedicato un servizio di moda, utilizzando quasi esclusivamente i capi delle sue collezioni.
Oggi, Vardoui trova l’ispirazione negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, anche se fino a poco tempo fa confessa di aver provato un amore folle per il periodo Art Déco. “In realtà, per lo più la mia ispirazione viene dalla musica: adoro il jazz e lo ascolto sempre quando devo ideare e dar forma alle mie nuove collezioni. Un’altra delle mie fonti di ispirazione è l’architettura armena: è veramente magica, molto diversa dall’architettura russan e del resto dell’Europa.”
Nei lavori di Vardoui c’è sempre una traccia della cultura armena; un uccello fantastico appartenente alle leggende armene è diventato un simbolo del suo brand: “Nella letteratura armena l’immagine di un uccello è ricorrente quasi in ogni opera: è una sorta di leitmotiv della nostra cultura, simboleggia la rinascita e, naturalmente, la libertà”.
Quando le chiedo che cosa dobbiamo aspettarci dalla sua prossima collezione, Vardoui esita, poi risponde: “I capi avranno una certa lunghezza, e poi voglio recuperare l’uso nell’abbigliamento di piccoli dettagli di pizzo fatto a mano”. E speriamo di vedere presto le collezioni di Vardoui anche alle Fashion Week europee.
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