Tunisi Fashion Week: alla scoperta della cultura tunisina
Tradizione, cultura e futuro: vi raccontiamo l'evento tunisino dedicato alla moda e al costume
La Tunisia ha un rapporto molto stretto con la tradizione tessile, i costumi antichi vengono indossati durante cerimonie specifiche come il matrimonio, per esempio, e ricoprono un ruolo centrale nella storia del Paese.
La Tunisi Fashion Week non è dunque un evento anomalo, al contrario un'ottima possibilità per raccontare il percorso dei designer e mostrare le novità in fatto di tessuti e lavorazioni tipiche del luogo.
Quando si parla di tipicità, per esempio, ci si riferisce a luoghi come il Souk, la parte antica al centro della città, dove si susseguono vie sempre più strette colme di negozi e baracchini, tra le mete preferite dai turisti. Eppure, nonostante l'omogeneità di certi prodotti, è possibile ancora scovare boutique artigianali dove vengono venduti quei capi artigianali a cui la moda stessa si ispira.
Le Balgha, le cosiddette slippers, ricamate, intrecciate o in semplice cuoio, sono uno dei tanti esempi di una storia del costume che ha radici profonde.
La tradizione incontra il contemporaneo
Nella cornice unica dell'antico anfiteatro romano di Cartagine abbiamo assistito a quattro giorni di show, incontri e presentazioni scoprendo la forte spinta creativa degli stilisti locali. L'attenzione ai tessuti e alla loro lavorazione è parte del patrimonio creativo della Tunisia ed è facile riconoscerla nella maggior parte delle collezioni, nonostante gli input e le ispirazioni siano diversificate.
Il tema scelto per la stagione è The NewNorm, la spinta è verso il contemporaneo, uno sguardo attento su quello che accade attorno al Paese, e, nei migliori dei casi un equilibrio tra radici ed estro creativo. Come nel caso di Achraf Baccouch, tra gli stilisti più acclamati dal pubblico, che per la nuova stagione si ispira ad Alice in Wonderland e ai suoi personaggi grotteschi, portando in passerella vere e proprie opere d'arte.
La moda dell'Academic jeune créateur Sidi Bou Said
Tra le visite più interessanti durante il nostro soggiorno a Tunisi, c'è sicuramente l'Academic jeune créateur Sidi Bou Said, un luogo magico dove una classe di 40 studenti è seguita, passo per passo, da insegnanti qualificati e dove si impara a progettare un abito, cucirlo e a confezionarlo.
Tra una Bouganville e una scaletta a chiocciola color celeste - il quartiere è Sidi Bou Said, dove per legge i cittadini mantengono i colori tipici del luogo, ovvero il bianco e il celeste - i proprietari ci mostrano ogni stanza raccontandoci la passione e l'impegno nel portare avanti questo progetto.
Elite Model Look: una sfida
L'ultima sera è parzialmente dedicata al concorso di Elite Model Management, Elite Model Look. L'obiettivo è quello di scovare due volti, uno femminile e uno maschile, per rappresentare la Tunisia. Uno scouting che Elite fa periodicamente in varie nazioni per ampliare la proposta dei talent.
I vincitori lavoreranno per due anni sotto contratto con l'agenzia - Claudia Schiffer, Linda Evangelista e tra le più nuove Kendall Jenner sono tutte modelle Elite -, decisamente un'ottima opportunità che gli permetterà di muovere i primi passi verso una carriera da modelli professionisti.
La ragazza vincitrice si chiama Syrine, viene da una famiglia tradizionale di Tunisi ed è sempre stata supportata dalla madre: "Ha sempre voluto sfilare sin da quando era una bambina", ci racconta emozionata.
Tunisi è la città in cui passato e presente convivono cercando di trovare nel quotidiano un equilibrio sano, la tradizione non vuole frenare il progresso e il progresso non vuole cancellare la tradizione. E l'impegno della città e della sua gente ne sono la prova.
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