Paris Fashion Week: le tendenze della primavera-estate 2013
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Le tendenze della prossima stagione dalle passerelle parigine
La Settimana della Moda di Parigi è quella che chiude le quattro settimane internazionali. Per la primavera-estate 2013 la fashion week parigina ha confermato alcuni dei trend più importanti, ma è stata anche capace di aggiungere notevoli novità.
Sembra infatti che a Parigi gli eventi black tie siano al ordine del giorno e richiedano un tuxedo sempre pronto nel armadio, se si considera la quantità di outfit visti in sfilata e dedicati a questo stile. Un grande classico della Ville Lumière sono sempre le collezioni iper-romantiche, molto femminili ed estremamente dolci, tanto che quest'anno anche le passatelle delle maison note per il mood cupo o intellettuale come Givenchy e Balenciaga erano piene di ruches e volant.
IL SEXY SERIOSO
Olivier Rousteing per Balmain disegna la sua terza collezione e s’ispira alla cross-culture dei primi Anni Novanta creando look unisex-sexy, con la giusta tensione fra maschile/femminile e oversize/slim. Da
Balenciaga il direttore creativo Nicolas Ghesquière ha avuto un' intuizione simile sulle sue silhouette, esplorando anche altri opposti con abiti morbidi realizzati con materiali rigidi.
PASTEL ROMANCE
Le ruches, più precisamente le maxi-ruches, sono una delle grandi tendenze della prossima estate (a Milano nella collezione P/E 2013 di Gucci, ad esempio) e che a Parigi vede coinvolto inaspettatamente il lavoro di Riccardo Tisci per Givenchy , in una sinfonia di colori pasetello e quella sempre ultra-femminile di Chloé , disegnata da Clare Waight Keller.
ELEGANZA ANGELICA
La fragilità poetica delle collezioni di Maison Martin Margiela e di Ann Demeulemeester si traduce sulla passarella in fluidi abiti larghissimi e lunghissimi dalle nunace impalpabili e quasi sbiadite, e che creano
un look da giorno in stile "angelo caduti dal cielo": drammatico e delicato allo stesso tempo.
IL GIOCO A SCACCHI
La prossima primavera-estate sembra davvero la stagione dei grafismi geometrici: tutto ciò che è una riga o un quadrato diventerà must have. Marc Jacobs per Louis Vuitton ne fa la sua ossessione, con il Damier, disegno a scacchi distintivo della maison e presente da sempre sulle borse e accessori, su abiti e completi. La collezione di Karl Lagerfeld per Chanel , questa volta molto giovanile e divertente, è uno giocoso studio di proporzione e lunghezze dei capi oltre a colori felici e chiari, ispirati dal libro ‘The Lover’ di Marguerite Duras e dalla sua protagonista adolescente .
TUXEDO DECONSTRUCTED
Lo smoking è stato un grande protagonista delle sfilate parigine, ma l'approccio più diverso lo si notava da Alber Elbaz per Lanvin e nella collezione di Ennio Capasa per Costume National . Entrambi gli stilisti l'hanno reinterpretato attraverso la decostruzione dei singoli elementi, giocando sul contrasto Bianco e nero che ne evidenzia le linee.
LA SAHARIANA DI YVES
Si sapeva che questa Paris Fashion Week avrebbe atteso con grande aspettativa la sfilata di Yves Saint Laurent che vede il nome cambiato dal nuovo direttore creativo, Hedi Slimane, in Saint Laurent . L’ispirazione di questa prima collezione sono gli Anni Settanta, dove il capo iconico di Yves, la sahariana, viene reinterpretata in una versione lunga di camoscio, destinata di diventare l'IT-abito della stagione. Urban safari è in effetti una macro tendenza della prossima estate, proposta anche a New York e Milano, e nella collezione di Stuart Vevers per Loewe, che vede, oltre a sahariane e giacche, anche lavorazioni e colori che richiamano quest'estetica.
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