Fotogallery Autunno/Inverno 2013: temi e must-have da Milano
...
Il meglio del meglio dalle presentazioni della settimana milanese. Spunti e proposte di stile per investire in anticipo sull'autunno/inverno 2013-14
Il meglio del meglio dalle presentazioni della settimana milanese. Spunti e proposte di stile per investire in anticipo sull'autunno/inverno 2013-14
A conclusione della lunga kermesse milanese ci si propone lo stesso disarmante interrogativo: cosa andrà per il prossimo inverno? Gli addetti ai lavori, profeti improvvisati, si affannano a rispondere. Azzardando previsioni che, per fortuna, non sono mai univoche. L'offerta dei marchi è tanto estesa e la mescolanza degli stili tanto diffusa che stilare una lista onnicomprensiva è pura ingenuità. Suggerire temi forti, con beneficio d'inventario personale, è la sola strada percorribile. Perché nella moda di oggi, diciamocelo chiaro, va tutto e il contrario di tutto.
Maglieria tanta, irrinunciabile coccola nei rigori di stagione. Ballantyne se la gioca con stampe geometriche sul cashmere pregiato, rilanciando il cardigan a girocollo, e soffermandosi sui modelli più gloriosi del suo archivio. Senza però che questo significhi chiudersi alla novità, come testimonia la collaborazione con Matthew Williamson. L'estro del britannico si palesa in un caleidoscopio di grafismi a tinte vivaci che riscrivono i tradizionali motivi a losanghe e Fair Isle. Lana, corposi piumini e colli in montone cesellano i capispalla di casa Woolrich John Rich & Bros , arricchiti di speciali trattamenti waterproof. Veicola l'idea del rigore e della compostezza la nuova collezione di Bianchetti, una prova di sartorialità ridotta all'osso con capi versatili e sofisticati senza impegnare troppo. Impazza la pelle da Bruno Magli , e non poteva essere diversamente: gonne plissé e bluse eleganti di semplicità, più qualche effetto speciale con il metallizzato; ai piedi décolletée sontuose di velluto e cristalli. Opulenza nei dettagli che ritroviamo da Luisa Spagnoli , che con tuniche in raso damascato, stole e colbacchi da saga russa. Gonne a palloncino dagli anni '80, smoking dal guardaroba di lui: per L'Autre Chose la regola è inventare inconsueti accostamenti; tratti salienti il velluto e la seta, le stampe civettuole di gatti bicolori, più qualche manciata di borchie sui mocassini. Gioisce nell'abbandono alle memorie d'infanzia la collezione di I'm Isola Marras , tratteggiata nei colori del mosto e delle foglie secche attraverso cappotti che ricordano gli intrecci dei tappeti, scialli di un'eleganza tutta rurale, pantaloni dalle stampe tanto mosse e variegate da sembrare camouflage. Parola-chiave di Tombolini è invece la leggerezza, per tailleur e completi che avvolgono le forme nei tessuti più squisiti. Volume che si complica con la varietà di tagli e sovrapposizioni, negli abbinamenti fra cappotto di grande formato e leggings aderenti: la ricetta stilistica di Atos Lombardini riesce fresca e seducente, merito anche delle felpe-gioiello e delle citazioni tecniche. Di gusto eclettico e colto la donna di Malìparmi , a suo agio con stampe policrome e suggestioni etniche; più risoluta e concisa quella di Allegri , che gioca d'astuzia del nero su nero, jacquard su jacquard, per una linea di soprabiti d'impeccabile precisione. Inclina alla raffinatezza, riletta secondo filtri contemporanei, la collezione di Luigi Borbone : eccentricità dada e lavorazioni al laser, grafismo déco e guizzi di pelle rockettara sono i mordenti che graffiano la pulizia della silhouette. Una prova eccelsa quella di Galitizine by Sergio Zambon , che s'avvia ad essere non più capsule ma organica collezione: l'ineludibile pigiama palazzo si somma a cappe e cappotti squisiti che gettano un ponte tra l'eccentricità colta dei quartieri alti newyorkesi e il fasto vagamente orientale di Venezia. Da Jet Set ? Lo sportivo deluxe qui di casa predilige seta che sembra nylon e jersey doppiato che sembra neoprene, con inserti di volpe; per capi dalla vocazione ultracontemporanea, ma sempre dannatamente chic. Bally stupisce gli ospiti accogliendoli in un immaginario hotel ghiacciato. Nelle nicchie dell'allestimento i mocassini e le brogue tipicamente maschili si dotano di tacco e suole carrarmato, mentre tra le borse spiccano i gloriosi modelli Papillon dal disegno intrecciato e la novità della Camera Bag in vitello-ispirata appunto alle borse per attrezzatura fotografica.
Tod's amplia la gamma dei suoi squisiti manufatti con capispalla in nappa soffice, preziose giubbe in pelle nera e astrakan, e una nuova compagna fedele dove riporre segreti e tutta quanto il necessaire: la borsa Sella, pregiata di pellami morbidissimi, anche nella variante in cavallino. Protagoniste da Valextra le sfumature calde e vagamente hippy del camoscio per la Sally, in veste tracollina o a spalla, e l'indispensabile e capiente shopper Smile che regala un sorriso alle affamate di spazio e comodità. Arnoldo & Battois rileggono i capisaldi della loro linea smorzandone le cromie: il pitone si fa opaco, i finimenti non più dorati ma d'ottone, la nappa scura e oleosa come una pittura cinquestesca. Di Zagliani resta l'ineguagliabile selezione di materia pregiata e il disegno che corteggia il grafismo déco degli anni '20 milanesi: Gatsby squadrata, la tracolla Romeo, la più piccola Giulietta sono i tre modelli di punta, accanto ad altri che sfoggiano fraseggi di borchie, geometrie di metallo, incrostazioni di swarovski. Da Bulgari la vocazione del gioielliere cesella l'inconfondibile Isabella Rosellini, istoriandola con stilizzazioni bicromatiche, e accompagna il debutto della recente Lipstick clutch: la clip di chiusura rievoca un rossetto con pastiglie di ametista e pietre dure, su nappa e lucertola. Si conferma una stupefacente colorista Paula Cademartori con le sue creazioni a tarsia di pellami, ispirate questa a volte nei ramage floreali e nella modularità dei rombi a rilievo alle più tipiche fascinazioni art-nouveau.
In fatto di scarpe emergono indicazioni multiple e affascinanti. Alla Londra di Kensington e Carnaby Street guarda Alberto Guardiani , con plateau e pantofole che accordano il tartan alla vernice, pied-de-poule digitalizzato in stampe optical per lo stivaletto, borchie che punteggiano l'iconica Lipstick. E la pump Flutterby? In nero e antracite ineccepibili, ma col vezzo di piccoli swarovski. Tentazioni decadenti da Jimmy Choo , con tomaie in camoscio traforato, pavé di cristalli, fioriture in pelle color bronzo e dei mozzafiato pon pon di pelliccia sulla décolletée bicolore. Forme maschili e femminili convergono da Santoni , con la serie Tuxedo in pelle lucidata e cavallino a chiazza di leopardo, ma non mancano effetti metallizzati e tagli arditi per ankle boot e sandali che riecheggiano il futuristico anni '60. Così dicasi per Fratelli Rossetti , tutto teso a disciplinare i fasti eccentrici della swinging London in un grafico e suggestivo bianco e nero. Architetture da calzare le proposte di Sergio Rossi , con la scocca a gabbia dorata che s'incastona tra suola e stiletto e dà luce al pitone. La biblioteca Marciana di Venezia offre spunto a Ballin per le sue creazioni: reti sui tronchetti che ricordano le antiche librerie, pieghe sovrapposte di camoscio come volumi rilegati, profili in rilievo a contrasto come i fregi delle auguste sale. Per Casadei l'ispirazione oscilla sempre verso irresistibili seduzioni fetish, con lo stiletto killer Blade e i modelli lucidi di vernice allacciati da mini-listini, senza tralasciare il punk-glam del nero con l'oro. Gioca la carta di una derby in vitello spazzolato Church's , aggiungendovi una friangia e borchie brunite per farla più grintosa. Fatalona e sensualissima, la donna di Alberto Moretti preferisce stivali striati da ciuffi di pelliccia rossa, scollate in cavallino maculato con tanto di fiocco, per poi scendere dai tacchi e infilarsi comodo pantofole in velluto con broche di cristalli. Intensi blocchi cromatici e scacchiere op-art individuano l'inverno di Gianvito Rossi , per stivaletti beatle, sandali d'ineguagliabile eleganza, cuissard e pump in vitello spazzolato. Più mocassini in stampa camouflage.
© Riproduzione riservata