Il tocco lieve di Sandro Gaeta
L'estate nelle Egadi, il candore della luce e del cotone. La Primavera-Estate 2016 di Sandro Gaeta ama la leggerezza
Quello che un bimbo farebbe con carta e matite colorate, Sandro Gaeta lo esprime nel tessuto. C'è del candore nelle sue camicie indossate come casacche, nei pantaloni ampi come quelli dei pescatori. Merito degli anni in Accademia di Belle Arti, a Palermo. E delle sue radici isolane, impresse nel cuore e nella fantasia.
La Primavera-Estate 2016 di Sandro Gaeta
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Di certe mattine a Levanzo, lì dov'è cresciuto, Sandro Gaeta recupera il bianco del sale e dell'intonaco a calce. Ma non mancano le sete e gli stampati, con i motivi rubati alla cravatteria; i foulard, da sciogliersi nella brezza d'estate. «Mi diverte, poi, tracciare come dei rebus di colore». Profili di cicale, foglie astratte e alghe marine sulla tela microforata. Un po' Magritte e un po' Mirò.
Credit photo: Alessandro Vergata
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