Fotogallery Love Couture: la moda che racconta il sentimento
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L'amore attraverso la moda e le sfilate
Amore è la parola che più ricorre nelle nostre conversazioni. Questo perché il nostro immaginario si è formato nell’amore romantico, diffuso in tutti gli strati sociali attraverso le storie di miti e modelli presenti nella letteratura occidentale, come ad esempio Tristano e Isotta, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca. La dimensione esistenziale dell’amore è da sempre contemplata dall’essere umano, ma in tempi recenti il significato intrinseco di amore ha subito uno slittamento, per cui spesso si confonde con una relazione passionale e idilliaca, che gli inglesi chiamano “flirt”.
I Greci utilizzavano quattro termini per descrivere i vari aspetti dell’amore: eros il sentimento, l’emozione, che si nutre della mancanza dell’altro, quindi anche passione infuocata, indomabile; philia l’amore che semplicemente si rallegra per la presenza dell’altro, l’amicizia; storgé l’amore per i membri della propria famiglia; agàpe l’amore universale, disinteressato, smisurato. Elvis negli anni Cinquanta scrisse dell’eros in “Love Me Tender” e in “Can’t Help Falling In Love” regalando colonne sonore a molti sentimenti vissuti e immaginati, qualche anno dopo, spinti dal vento degli anni Sessanta, i Beatles composero “All You Need is Love” l’inno dell’amore agàpico.
In questo senso anche la moda ha sempre dato il suo contribuito interpretativo: c’è chi si è lasciato conquistare dall’aspetto romantico e nostalgico del sentimento tout court, chi ha cercato nella sintesi grafica dei simboli l’aspetto ludico dell’amore, chi ne ha fatto una vera e propria filosofia di vita, tanto da sviluppare un immaginario estetico, che confluisce nelle arti parallele alla moda.
Iconografia dell’amore: il cuore, la rosa rossa.
Nell’immaginario collettivo i simboli che riconducono all’amore sono essenzialmente il cuore, soprattutto rosso, e la rosa indiscutibilmente rossa. Il significato del cuore come simbolo dell’amore non è frutto della contemporaneità, infatti, cuore, in ebraico leb, indica prevalentemente la sede della vita intellettiva e dell’interiorità (volere – decidere – amare). Nell’antichità l’origine del valore simbolico alle rose, risale al mito di Adone, amato da Afrodite (Venere) dal cui sangue sbocciarono le prime rose, rosse. Percepire l’amore è sempre stato apparentemente più accessibile per gli esseri umani, rispetto al cercarne una definizione, per cui l’arte, grazie al suo naturale tendere al sublime, continua a orientare l’iconografia di questo sentimento verso nuovi simboli. Le passerelle ne sono valida testimonianza, tra grafismi, ricami, texture, le cromie che oscillano tra il classico e il contemporaneo, ispirazioni che si traducono in giochi di parole e d’immagini, spesso mescolate tra loro. Ogni stilista attinge al sentimento in modo diverso, ma tutti sembrano proprio dirci che è l’amore a muovere le cose.
L’elogio all’amore: Elio Fiorucci e Agatha Ruiz De La Prada.
In virtù della sua rivoluzione d’amore iniziata tanti anni prima nel negozio di piazza San Babila, dove tutti quelli che entravano venivano avvolti da una nuvola di benessere, Elio Fiorucci creò Love Therapy, un luogo affettuoso per cuori selvaggi e cervelli liberi. Love Therapy è ormai più di un progetto creativo, è uno stile di vita, libero dagli schemi della moda, che esprime, attraverso capi semplici su cui spiccano cromatismi decisi e vivaci, un linguaggio tenero ed evocativo. Precorritrice di questa filosofia Pop e Neo Pop che elogia l’amore in tutte le sue forme, è anche Agatha Ruiz De La Prada. Affascinata dall’arte e dagli artisti, decide di voler lanciare sulle passerelle il desiderio di un mondo più felice. La sua inarrestabile creatività le permise sin da subito di creare un mondo proprio, nato dall’incontro tra avanguardia e classico, tra Pop Art e Surrealismo. Le sue collezioni, infatti, sono caratterizzate da immagini come l’uovo, l’occhio, la gabbia, il bacio, il cuore, quest’ultimo simbolo per eccellenza della sua moda, che ripercorrono le tematiche principali del surrealismo ovvero l’amore, il sogno e la follia, la liberazione dalla convenzione sociale. Il concentrato di eccentricità della designer spagnola, si esprime soprattutto nella palette colori dove predominano il rosso e il fucsia.
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