Normcore: la non-tendenza del 2014
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Qualche riflessione sulla non-tendenza e 20 capi per un normo-shopping
Negli ultimi mesi se n’è sentito parlare ovunque, dal New York Times , a ELLE USA , passando per Fashionista.com e Vogue.uk . Ognuno ha detto la sua. Ma che cosa vuol dire davvero vestirsi normcore? Abbiamo fatto qualche riflessione e una cernita di venti capi must have per abbracciarne i fondamenti. The plainer, the better.
ALEXA SI RIFIUTA
Alexa Chung, proprio nell’intervista rilasciata al portale Fashionista.com, ha dichiarato di sentirsi in qualche modo “offesa” da tale definizione quando riferita al suo stile personale. Non è poi così difficile immaginarne la ragione, basti pensare che il termine normale è etimologicamente opposto a particolare, aggettivo con cui è comunemente definito quel quid di savoir faire ed eleganza di cui la Chung è portavoce. La semplicità è di colpo minimizzata e, come se non bastasse, paragonata alla massa, magari a quei turisti americani che si aggirano per le città d'arte. La bellezza della diversità viene sostituita dalla par condicio dell'uguaglianza. Voi come la prendereste se foste in lei? Ecco, appunto.
IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE
Ma socialite indignate a parte, fonte di dibattito è il concetto che sta alla base della tendenza: vestirsi normali significa davvero essere alla moda nel 2014? Non esattamente. La differenza che risiede tra il look di un bancario, mettiamo nel suo giorno libero, e quello di una modella a spasso per mercatini vintage, seppur sottile, c'è, esiste. Un paio di vecchi jeans e una maglia bianca dipendono pur sempre dalla persona che li indossa. Più una questione di portamento e attitude individuale, insomma. E no, non troverete nessuno dei due in qualche boutique del centro.
TENDENZA O NON-TENDENZA?
Concludendo, che la tendenza sia o meno tale resta una questione piuttosto aperta. C'è chi la intende alla lettera, e chi invece ne percepisce l'interpretazione modaiola. Asserendo alla seconda opzione, è facile intravedere le reminiscenze di movimenti passati, quali la trascuratezza del grunge e la pulizia del minimalismo. Il fatto di preferire un paio di sneaker, o di ciabatte, al posto di un paio di tacchi a spillo, è di per sé rilevante ai fini di comprendere il cambiamento, nonché la direzione, che molti stilisti stanno percorrendo.
SHOPPING
Ma che il fenomeno vi interessi o meno, vi consigliamo venti capi e accessori per "normo acquisti":
Jeans cropped, Acne
Maglione grigio, Helmut Lang
Stivali con tacco largo e basso, Ann Demeulemeester
Orologio da polso, Swatch
Sneakers color camello, New Balance
Maglia con collo ampio, Rag&Bone
Shopper in pelle nera, Maison Martin Margiela
Jeans comodi, Current Elliot
T-shirt bianca a maniche lunghe, T. by Alexander Wang
Giacca soprabito nera, R13
Maglia con collo e dettagli in ero, Jil Sander
Pantaloni Capri, Marni
Turtleneck grigio scuro, Rick Owens
Ballerine ultra flat, Collection Privée
Zaino in tela impermeabile, A.P.C.
Blazer blu navy, Zara
Occhiali da vista con montatura tartaruga, Moncler
Giacca di jeans, American Apparel
Nere e leggerissime, Nike
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