Fotogallery Le Cult 1944: ritorno all’essenza
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La profumeria nobile di Lino Armentano ispira le fragranze di Le Cult 1944
La profumeria nobile di Lino Armentano ispira le fragranze di Le Cult 1944
Più di una trentina di passaggi precedono la creazione di un profumo Le Cult 1944. Nel laboratorio di Lino Armentano, alle porte di Milano, tutto è svolto con premura artigianale. Al posto dei vasi in vetro scuro di un tempo le taniche blu, dove maturano le fragranze senza rischio di ossidarsi con la luce. Si attende che gli olii essenziali "si spacchino", cioè che si diffondano nell'alcol e si stabilizzino in una miscela armonica. Di tanto in tanto si agevola il processo con un bastone di mogano, come per accarezzarne le molecole odorose, prima di saggiarne la riuscita. «Ogni progetto va incontro a una serie di sperimentazioni preliminari, lungo un arco di cinque settimane di macerazione. Si studiano il fondo, il corpo e le note di testa e si cerca di misurarne l'effetto sulla pelle. I profumi virano diversamente secondo l'acidità del pH personale, per questo motivo andrebbero provati e scelti con estrema pazienza».
Quando si è certi del risultato, il profumo viene filtrato attraverso un cono di carta a grana sottile che ne trattiene residui e impurità. Agli occhi deve risultare limpido e brillante prima di essere infialato, in flaconi di vetro serigrafati a mano e asciugati in forno apposito. Ogni elemento, dalla ghiera alla pompa di pescaggio, è di schietta produzione italiana. «Così come il nebulizzatore a rosa, che assicura uno spruzzo uniforme e avvolgente. Voglio che le mie creazioni producano una scia, una fascinazione potente, il sortilegio di un istante che ti fa sognare».
E di tanto in tanto anche Lino sogna, specie al mattino presto, quando le percezioni dell'olfatto sono più pure. In un ricordo d'infanzia la memoria di certi mattini al mare di Puglia, l'abbandono improvviso in un giardino assolato, immagini di città e di esotismi lontani. Ecco l'abbozzo di un nuovo profumo, tanto complesso da trascendere la nozione del maschile e del femminile. Un'avventura lenta e affascinante, disseminata di gesti d'amore. «E di incontri fortuiti che ti indicano la strada. Come quando in un mobile ottocentesco comprato a Parigi ho rinvenuto un flacone antico, di altissima profumeria. Sull'emozione di quella scoperta, sul rispetto di un arte secolare troppo spesso minacciata dallo svilimento commerciale, si fonda tutto il senso di Le Cult 1944». Di questi valori si fa portavoce la raffinata campagna, sviluppata da Casa Italiana del Lusso e visionabile in anteprima qui su Grazia.it.
© Riproduzione riservata
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