Giudizio Universale: vestite per il Purgatorio
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Purgatorio, o anche la sala d'attesa del Paradiso. Armatevi di santa pazienza, ci sarà da aspettare parecchio. Un bell'orologio e una bella lettura vi aiuteranno ad afforntare lo scorrere delle ore, anzi dei secoli... Ma ricordate, siate morigerate, anche nel look! Niente eccessi, meglio minimal e sobrio, solo così potrete aspirare a cambiare aria (e cielo)...
Dress code: Minimal, quasi una vera e propria divisa da collegio. Le apparenze qui contano eccome quindi "Less is more!" niente lustrini, paillettes etc... Meglio un look da educande per dimostare che voi il Paradiso ve lo meritate sul serio
L'accessorio must: Data l'attesa un orologio è d'obbligo. Come un elegante Rolex Datajust in acciaio. Unico vezzo concesso è il quadrante rosa...
Il libro: Thierry Couldert, Café Society: Socialites, Patrons and Artists 1920-1960, Flammarion. Il bel mondo dorato che si consuma nell'ozio di ville da sogno e coltiva l'ideale della perfetta raffinatezza. Artistocratici e milionari, mecenati e artisti all'avanguardia. Tra di loro anche Barbara Hutton, l'ereditiera milionaria capace di spese folli e slanci di generosa filantropia. Quanto basta per meritarsi il Purgatorio.
La vostra canzone: I'm waiting for the man dei Velvet Underground & Nico. Siete in attesa che compaia Dio e vi mandi da una parte o dall'altra, intanto siete nel luogo di transizione per eccellenza. E ascoltate questo mitico pezzo. L'"uomo" di cui parla Lou Reed non ha davvero nulla di sacro, ma vi accontentate.
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