Dalle pagine di The Bespoke Dudes dà voce all'arte nobile del su misura. Attitudine naturale per chi, come Fabio Attanasio, arriva da Napoli, capitale della sartoria maschile. Studioso appassionato del bel vestire, modello riconosciuto di guardaroba impeccabile, a lui abbiamo chiesto una definizione di stile
ELEGANZA MASCHILE
È sotto gli occhi di tutti. Si sta progressivamente tornando a parlare di eleganza maschile, di artigianato, di quel “bello classico” che per decadi era caduto nell’oblio di un’alta moda troppo lontana dalla realtà. Le sartorie e le aziende che producono artigianalmente in Italia stanno vivendo un periodo di nuovo splendore, sostenute da una domanda crescente, esigente ed educata alla qualità.
Si parla anche del concetto di “nuovo gentleman”, ma cosa vorrà significare davvero quest’espressione? Basterà essere eleganti nel vestire? La Treccani definisce gentiluomo “chi, pur non essendo nobile di nascita, rivela educazione fine, indole cavalleresca, modi signorili e rettitudine di costumi”. Ecco, in questa definizione non ci sono riferimenti al modo di vestire.
fabio attanasio brera
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NOVELLI GENTLEMEN
L’eleganza del vestiario, infatti, può essere estrinsecazione di un animo elegante, ma anche un mero guscio vuoto, un bellissimo e inutile orpello. Si dice che non c’è eleganza senza educazione, senza cultura – da non confondere con quella accademica – eppure in molti oggi limitano colpevolmente questo concetto al solo aspetto esteriore, dimenticando l’importanza di quella sostanza che altro non dev’essere se non il sostegno, l’impalcatura della forma.
Attenzione, questa sostanza non deve necessariamente estrinsecarsi in conoscenze approfondite di fisica quantistica o geopolitica comparata, perché in realtà basta molto meno. In altre parole, oltre a tornare a metterci il doppiopetto e le pochette, sarebbe opportuno anche riesumare certi atteggiamenti mentali, quei vetusti modi vivendi come il tener fede ai patti, onorare i debiti, mantenere la parola data, rispettare le famose “regole del gioco”, dalla vita privata a quella lavorativa. Sarebbe auspicabile, insomma, tornare a parlare di un’eleganza di pensiero, oltre che di veste.
fabio attanasio aulenti
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IL RUOLO DEI BLOGGER
Invero, non si abusa solo di termini quali gentleman o eleganza, perché oggi – nella fossa di miseria umana e culturale in cui tutti brancoliamo – bisogna fare i conti anche con il fenomeno del blogging. C’è, infatti, chi – dall’oggi al domani – decide di aprire un profilo sulle piattaforme social più comuni e arraffa pseudo prosseneti al solo fine di rinnovare gratis il guardaroba e alimentare il proprio ego.
Questa totale assenza di contenuti rappresenta il lato negativo del fenomeno che – come sempre – fa più rumore e scalpore, attirando comprensibilmente le ire funeste di certi giornalisti o comunicatori del settore che si sentono minacciati da questi nuovi player del mercato. Non tutti quelli che usano questo strumento, però, auspicano di vestirsi gratuitamente; alcuni portano avanti il proprio progetto con dedizione, mossi da un’autentica passione.
fabio attanasio arco
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LA SFIDA DELL'ONLINE
I modi di fare comunicazione, in aggiunta, stanno cambiando e lo strumento “blog” - quando non gonfiato da lettori fantasma - permette di raggiungere un’audience targettizzata e quantificabile con trasparenza. Duole constatare, però, che molte aziende italiane non sanno nemmeno come rapportarsi a queste figure “nuove” del panorama maschile, perché di fatto non c’è ancora una diffusa educazione all’online che permetta di discernere le mele marce nel mare magnum della rete. A conti fatti, non si può che salutare con entusiasmo questo rinascimento dell’eleganza classica maschile, ma per capire l’evoluzione del suddetto fenomeno non resta che affidarsi al tempo. Lui sì che è un galantuomo.
© Riproduzione riservata
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