Citizens of Humanity: viaggio alla scoperta del denim Made in Usa
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Abbiamo scoperto l'universo del brand denim di LA, tra sogni, jeans e surf
La settimana scorsa sono stata invitata a Los Angeles da Citizens of Humanity (CofH) per esplorare il loro sorprendente mondo fatto di denim di qualità. Fondatore del brand, nato nel 2003, è il parigino Jerome Dahan, che ha lavorato per lunghi periodi per marchi denim come Guess e Lucky oltre a essere stato il co-fondatore (nel 1999) del colosso del jeans Seven for all Mankind. Il nome, “Cittadini dell’umanità”, è preso da una celebre battuta del Presidente USA nel film Armageddon : “Mi rivolgo a voi stasera, non in veste di Presidente degli Stati Uniti, non come leader di una nazione, ma come cittadino dell’umanità”. Oltre ad aver trovato l’ispirazione per questo nome così evocativo, Dahan applica il suo talento creativo alla definizione dell’estetica di CofH, un immaginario che mescola una sensibilità French pop anni 60 e tutto il fascino solare del Sud della California. Pensate a Jane Birkin, Françoise Hardy e Brigitte Bardot che prestano un po’ del loro appeal seduttivo alla cultura surf e skate e alla street art californiane.
All’incrocio tra le tendenze delle passerelle internazionali e la tradizione del jeans vintage, la direzione creativa di CofH combina il talento di Dahan e quello dello stilista Noam Hanoch, nato a Gerusalemme e cresciuto a New York City. Hanoch, già titolare di una sua linea in vendita da Patricia Fields, ha scoperto la passione per la moda nelle disco newyorchesi, dove ha vissuto quel momento magico condividendolo con grandi della moda del calibro di Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Jean Paul Gaultier e Marc Jacobs.
Con l’intento di posizionare CofH all’avanguardia nel settore del denim di qualità, nel 2006 Dahan invita Adriano Goldschmied, collega e amico di lunga data, a dirigere il reparto di Ricerca e sviluppo del prodotto. Goldschmied è una vera celebrità nell’industria del jeans, soprannominato il “padrino del denim” per aver creato il denim di qualità in Europa e per averlo introdotto negli Stati Uniti. Goldschmied, nato in Italia, è uno dei fondatori di Diesel (1978) e creatore di diverse linee di denim, come la prestigiosa collezione 1969 di Gap.
Questo dream team del jeans, insieme a una schiera di collaboratori altrettanto talentuosi, sta creando un’ampia gamma di modelli casual e contemporanei caratterizzati da vestibilità vintage e sofisticate e da lavaggi incredibilmente innovativi. Mi sono divertita un mondo provando diversi modelli della prossima collezione PE13 nello show room del marchio. Li ho trovati sorprendentemente morbidi, di ottimo taglio, proposti in lavaggi e stampe fantastiche e con una vestibilità eccellente. La PE13 propone un lato più morbido del denim, ispirato alla Parigi degli anni 80 e 90, con colori pastello che vanno dalla lavanda al giallo sole, fantasie floreali e stampe di spighe di grano. I miei tagli preferiti sono Dylan (morbido boyfriend), Avedon (ultra skinny), Emmanuelle (boot cut con taglio slim) e Carlton (alla caviglia con gamba slim). Potete provarli anche voi: on-line su net-a-porter o, di persona, a Milano da Gio Moretti.
È stato incredibile vedere con i miei occhi tutto il lavoro che porta alla produzione di un paio di CofH. La quantità di trattamenti e di mani che operano su ciascun paio, e l’impressionante processo sviluppato dal brand per realizzare jeans davvero di qualità. E poi è stato incantevole vedere Jerome e Noam sempre uno al fianco dell’altro, impegnati in un continuo scambio di idee; e osservare Adriano ballare al ritmo della macchina laser nel laboratorio prototipi, oppure del tutto a suo agio nella lavanderia dove i jeans vengono lavati e trattati. Benvenuti nel mondo di Citizens of Humanity.
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