Christophe Pillet: «Traduco l'immaginario Lacoste per la generazione di oggi»
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In anteprima a Parigi la collezione autunno-inverno 2012 di occhiali Lacoste. A introdurcela è il designer degli accessori Christophe Pillet, che paragona il suo lavoro a quello di un attore: «Il marchio è come un palcoscenico già pronto. Io ci recito la storia più appropriata»
In anteprima a Parigi la collezione autunno-inverno 2012 di occhiali Lacoste. A introdurcela è il designer degli accessori Christophe Pillet, che paragona il suo lavoro a quello di un attore: «Il marchio è come un palcoscenico già pronto. Io ci recito la storia più appropriata»
René Lacoste, sportivo ma anche valente inventore, sarebbe ben contento d'indossare un modello della serie Magnetic Frames. Con quelle aste che si prolungano e si allacciano sulla nuca grazie ad una furba chiusura magnetica sono un bell'esempio di praticità. E di stile sempre à la page, ma senza strafare. Perché poche icone contemporanee possono vantare il fascino di una storia che si conserva fedele allo spirito delle origini. Marchon , che ha in licenza l'eyewear per Lacoste , ci si mette di puntiglio per assicurare una qualità di fattura eccellente. Il frontale in metallo, per dirne una, affonda in un iniettato di nylon che molto più stabile del consueto acetato. Nel modello ad aviatore, poi, la montatura sfoggia una speciale finitura piqué, marchio di fabbrica della celebre chemise. Come a dire che la tradizione non si tocca ed è motivo di vanto. Dello stesso avviso è Christophe Pillet, che quegli occhiali ha disegnato. L'abbiamo incontrato in rue de Castiglione, quartier generale di Lacoste, per saperne di più. E lui, onore al merito, ci ha risposto in un italiano impeccabile.
Che cosa fa un designer?
Oggi, più che mai, carica oggetti preesistenti scrivendovi delle nuove storie. E così facendo ricrea il mondo che ci circonda.
E un designer di Lacoste che storie scrive?
Non inventa niente, è già tutto pronto. Traduce una storia vecchia di anni per la generazione di oggi. Come un attore a cui venga dato un palcoscenico e lui si mette a recitare il ruolo che sente più adeguato a quello scenario.
Il primissimo ricordo che lo lega al marchio.
I miei genitori erano entrambi insegnanti di ginnastica. Sono cresciuto con le polo Lacoste ed un coccodrillo sul cuore.
E la moda che effetto le fa?
In fondo non la vivo. Esprimo idee sui prodotti e, senza voler suonare irrispettoso, la definizione di moda non m'interessa professionalmente.
In cosa si riconosce la firma di Christophe Pillet?
Francamente spero si riconosca il meno possibile. Nel mio lavoro ricevo domande diverse da parte di clienti diversi in momenti diversi. Non vedo come attraverso questa smisurata varietà si possa giungere ad un risultato unico senza essere disonesti. Certo, c'e poi una mente che guida la penna sulla carta bianca, un punto di vista che comuque ammette dei punti di convergenza. La semplicità, ad esempio. Esprimersi in modo complicato pregiudica la comprensione di un pubblico più vasto. E l'eleganza, ovvio. Perché mi piace il ben fatto, il ben tagliato, il ben cucito.
Che cosa rende speciali gli occhiali Lacoste?
Appartenere ad un marchio di moda che non viene dalla moda. René Lacoste non era uno stilista con una visione ideale della silhouette femminile e maschile, ma un giocatore che ha inventato dei vestiti per una precisa esigenza di prestazione. Uno sport aristrocratico come il tennis degli anni '30 prevedeva una rigida etichetta di stile, ma a monsieur Lacoste importava soprattutto vincere. Ecco dunque il binomio fondamentale, praticità ed eleganza. Con una spiccata spinta all'innovazione. Sono valori che ritrovi in un casco, in una polo, così come in un paio di occhiali Lacoste.
Come vestirebbe oggi René Lacoste?
Nelle foto lo si vede sempre in abiti chic ma rilassati, con attitudine da dandy. Amerebbe di sicuro i materiali nuovi, ma rinunciando alla stravaganza personale.
L'atleta Lacoste.
Non è solo il suo modo di giocare che conta. È piuttosto la capacità di incarnare lo spirito del marchio, si capisce. Dopo Adrien Brody sarà Gustavo Kuerten, uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, a rappresentare Lacoste nelle prossime campagne.
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